Significato Latte+ di Achille Lauro: la spiegazione del testo

Pubblicato il 8 Set 2021 - 11:22am di Alessandra Corbo

Achille Lauro torna alla carica con un nuovo singolo. Tra tutte le tracce del nuovo disco “Lauro”, Latte+ è sicuramente il brano più spensierato e leggero della tracklist, uno dei brani più rappresentativi dell’intero album. Latte+ è stato anche uno dei brani che più ci hanno tenuto compagnia durante questa calda estate, con il suo ritmo incalzante e orecchiabile. Vediamo di cosa parla il testo di questa canzone e quale è il suo significato.

Testo Latte+: spiegazione e significato

La singolo Latte+ è la terza traccia dell’album e anche il terzo singolo in ordine di uscita, dopo Solo Noi (in radio da febbraio 2021) e Marilù (in radio da marzo 2021). Latte+, in rotazione su tutte le radio e le piattaforme di musica digitale a partire dallo scorso 11 luglio – in concomitanza con il compleanno di Achille Lauro – ha riscosso un discreto successo di ascolti e copie vendute, come quasi tutti i singoli pubblicati nella carriera di Achille Lauro.

I più attenti avranno sicuramente colto il voluto richiamo, anzi la citazione, al film di un maestro del cinema: Stanley Kubrick. In uno dei suoi più celebri film, Arancia Meccanica, i protagonisti sono soliti bere Latte+ e cioè una bevanda “rinforzata” a base di latte. L’intento espresso da Lauro nel suo brano non è tanto quello di celebrare il cocktail e il suo contenuto e tutto quello che ruota intorno a questo mondo, quanto quello di rendere in musica e a parole un immaginario visivo, colorato e incisivo, a tratti cinematografico e dal sicuro effetto visionario ed estetico.

Visività ed estetica: un connubio che è diventato, negli anni, anche la cifra stilistica dell’artista.

Il brano, seguendo le tematiche già affrontate in Maleducata (ultimo singolo dell’album 1969), diventa il manifesto di una generazione alla ricerca degli eccessi di giovani fuori dalle regole e dal controllo (È un cavallo pazzo / Come ‘sta gioventù) alla ricerca di risposte e desiderosi di imporsi anche a costo di bruciarsi presto e in fretta (Ci metto un milione d’euro / Su Varenne, su noi che moriamo presto).
Il messaggio di Latte+ è estremo, volutamente eccessivo e provocatorio, come una macchina da corsa lanciata a tutta velocità nel traffico di città.

Ecco quindi che l’artista, parlando di sé stesso in prima persona e poi ancora al plurale, è allo stesso tempo protagonista e portavoce di una generazione di giovani che desiderano vivere all’estremo la loro vita.

Solo così trovano il giusto contesto le immagini forti presenti all’interno del brano, come l’invito a buttarsi dall’Excelsior che equivale in realtà a buttare via la propria vita nel cesso, come recita la canzone.

Oltre ad essere manifesto, Latte+ è anche una dedica all’eccesso e all’incoscienza, ma quella salvifica e sana che caratterizza le nuove generazioni e le spinge alla tensione continua, come una corda continuamente tirata prima del lancio, come quell’adrenalina necessaria prima di tuffarsi (Potrei chiamarlo sbando / ma siamo molto di più… Potrei chiamarlo sesso / ma è solo un fuori menù…).

Fare scandalo, fare panico, spingersi all’eccesso, prosegue ancora il testo che culmina con il richiamo, nella strofa finale del testo, ad artisti e icone della musica del passato, che con la loro vita e la loro carriera artistica sono diventate leggende, come: Prince, un talento conteso tra eccesso e arte, che ha vissuto sulla sua pelle le sregolatezze della sua vita; Britney Spears, la ragazzina prodigio che dopo aver conquistato le classifiche planetarie ha terminato la sua carriera tra cliniche di riabilitazione e difficoltà economiche; le Spice Girls, simbolo del girl power e di una nuova figura di donna audace, indipendente e sregolata e, infine, Michael Jackson, leggenda vivente, la cui vita è stata segnata dalla solitudine e la difficoltà del convivere con il proprio (scomodo) personaggio.

Gli artisti che il cantante cita sono eroi ed eroine moderni, forse un po’ vittime del loro successo. Un successo a volte estremo e costellato di successi, altre volte, invece, dall’esito tragico. Sono questi gli artisti citati e a cui Achille Lauro guarda come esempi di quella vita vissuta sempre al limite e in una rincorsa costante, e come simboli di chi è riuscito, a qualunque prezzo, a spingersi un po’ più in là dell’uomo comune.

A ribadire il concetto espresso nel brano, contribuisce anche il video musicale che accompagna il brano e che sembra fatto apposta per raccontare per immagini quello che la canzone vuole comunicare a parole. Il “documovie” anzi, il videoart, come definito dallo stesso Achille Lauro che lo ha diretto e prodotto personalmente è disponibile sulla piattaforma Youtube.

Come ha spiegato in diverse occasione lo stesso Achille Lauro, il video di Latte+ non è un vero e proprio videoclip musicale, ma un racconto per immagini che rappresenta un piccolo spicchio di vita vera dell’artista: senza filtri, senza finzione, senza recitazione. Il rimando al già citato film di Kubrick è evidente fin dalle prima immagini del video e dal titolo di testa che utilizza lo stesso font e gli stessi colori utilizzati per i titoli di testa del film. Poi, in una sequenza continua di scene appaiono: tuffi in piscine di lusso, automobili di grossa cilindrata (come la Ferrari 488 GTB), gioielli, abiti firmati, feste sfrenate, trucchi, abiti e scene divertite in compagnia di colleghi e amici che fanno parte della vita di Achille.

Tutte situazioni e momenti tratti dalla vita vera dell’artista, e della sua straordinaria (nel senso di “fuori dall’ordinario”) quotidianità. Immagini volutamente eccessive, sfrenate e forse, per i più perbenisti, anche scomode, ma sicuramente reali e schiette, in piena coerenza con il messaggio che l’artista vuole comunicare attraverso la sua musica.

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