Snb, pronto intervento sul Franco svizzero: la Banca centrale reagisce alla perdita record

Pubblicato il 6 Ago 2015 - 5:49pm di Daniele Celli

Il Franco svizzero è nel mirino della Snb. La perdita non è certo passata inosservata alla Banca centrale svizzera e neppure al mondo della politica, che attende una strategia di intervento ben chiara per rimettere in sesto il bilancio ed evitare serie problematiche.

La notizia della scorsa settimana relativa alla chiusura del primo semestre della Snb ha sicuramente riscontrato un certo interesse, tra gli addetti ai lavori e non. La perdita di 50,1 miliardi di franchi svizzeri è un dato interessante, specie se letto in prospettiva. Il 2014, infatti, si era concluso con un utile in positivo di 16,1 miliardi. Su questo ha inevitabilmente pesato il rafforzamento del franco svizzero, che in contro tendenza anche rispetto alla svalutazione dell’oro ha pesato su questo bilancio semestrale e non definitivo. E’ innegabile che la Banca centrale svizzera abbia un peso e una netta influenza sulle variazioni del franco. Le ragioni che spingono questo tipo di rafforzamento sono molteplici, spesso dettate da una linea dura nei confronti dell’Eurozona e dei mercati affini. Così, con un bilancio in rosso che si attesta sui 47 miliardi di euro al cambio attuale, la Snb ha creato una fluttuazione, che porterà ad un apprezzamento per quanto riguarda la divisa svizzera.

Franco svizzero, ecco la strategia della Snb

Si tratta di una strategia piuttosto complessa e non semplice da comprendere. In tutto questo gioca un ruolo cruciale la costante che sta rendendo l’euro più debole rispetto alla moneta unica. La Banca centrale svizzera perde quindi una cospicua parte di riserve in divise estere, a cui si somma anche una perdita in lingotti che corrisponde a 3 miliardi. Questo tipo di dinamica ha scatenato, come era comprensibile, gli investitori, che si sono subito lanciati in questo tipo di mercato. Bisogna tener presente che un tale genere di istituzione non ha l’obiettivo annuo di generare profitti per finalità di politica economica. Ciò rende la Banca centrale più libera di intervenire e di muoversi liberamente, dal momento che questi bilanci possono variare con cifre considerevoli.

Snb Franco svizzero

La notizia, come era comprensibile, ha allertato la politica, che già aveva ammonito la Snb per il suo operato nei mesi scorsi. Questo tipo di scelta rischierebbe, secondo alcuni analisti, di provocare una contrazione economica e l’aumento della disoccupazione. Una cosa del genere, in un altro Paese europeo sarebbe allarmante e non poco, ma non in Svizzera. Ricordiamo che il portavoce Walter Meier ha ammesso che si tratta di una perdita record. Più che altro, il passivo di bilancio potrebbe avere qualche ripercussione per le prossime elezioni previste per il 18 ottobre. Secondo gli economisti di Credit Suisse Group, “i trasferimenti dell’Snb possono trasformare il budget in surplus o deficit in molti cantoni. Viste le nostre stime sul calo del franco, sul rialzo dell’azionario, sul calo prezzi dei bond e sulla perdita di valore dell’oro nei prossimi mesi, riteniamo che la banca riporterà un profitto“.

Aumentano gli investimenti, aspettando l’intervento della Banca centrale svizzera

La responsabilità è da attribuire quindi a questo super franco, che ha causato qualche problema nel campo delle valute straniere. Analizzando bene il dato valutario, possiamo quindi affermare che il franco ha avuto una risalita pari al 13% nei confronti dell’euro. Il tentativo di pilotare l’inflazione si è dimostrato un errore strategico. Di conseguenza, sono in molti gli utenti che ultimamente optano per investimenti sul Franco svizzero, approfittando del momento estremamente favorevole.

Ora la domanda che tutti gli investitori si stanno ponendo è la seguente: riuscirà la Banca centrale svizzera a garantire un andamento positivo per il secondo semestre? Stando ai dati e ai precedenti la Snb potrebbe risolvere tutti gli affanni nel giro di qualche mese e ristabilire i prezzi nel medio termine, con il raggiungimento di tassi di inflazione positivi al di sotto del 2%. Si tratta di un trend abbastanza speculativo che potrebbe sviluppare nel prossimo semestre un eventuale profitto. Su questo potrebbe scommettere e puntare la Banca centrale. Quello che ora interessa maggiormente è però capire come reagirà a tutto questo il mercato valutario e nello specifico il Franco svizzero.

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Editore online, giornalista, esperto di Web Marketing, Affiliate Marketing e SEO. Proprietario e direttore responsabile di Corretta Informazione e diversi altri siti internet di news generiche e guide di economia. Scopre questo particolare lato del web nel 2010 come articolista, ottenendo nel 2013 l'iscrizione all'Ordine dei Giornalisti (albo pubblicisti). Laureato in Statistica Gestionale presso l'Università La Sapienza di Roma. Contatti: redazionewrt@gmail.com

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