Stonewall, recensione e trama del film che racconta la lotta per i diritti omosessuali nella New York del 1969

Pubblicato il 6 Mag 2016 - 4:50pm di Giacinta Carnevale

Recensione e trama di Stonewall, il film diretto dal regista Roland Emmerich che racconta le lotte che diedero vita al movimento dei diritti degli omosessuali nella New York di fine anni Sessanta. Nel cast tra i protagonisti troviamo Jeremy Irvine e Jonathan Rhys Meyers.

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Roland Emmerich porta al cinema la nascita del movimento LGBT in seguito ai fatti di Stonewall

Se avete in mente in andare al cinema per il week-end e non avete ancora deciso che film guardare, è da ieri nelle sale “Stonewall”, l’ultimo lavoro cinematografico di Roland Emmerich, regista di fama internazionale già autore di “Independence Day” e “The Day After Tomorrow”. La pellicola non è di quelle leggere visto che è ispirata ad una storia vera e narra le rivolte accadute a New York nel 1969 che portarono poi alla nascita del movimento dei diritti degli omosessuali. Un film che nonostante sia ambientato alla fine degli anni Sessanta risulta essere ancora oggi molto attuale soprattutto in Italia dove le lotte per i diritti della comunità LGBT continuano e solo pochi mesi fa il Parlamento italiano ha approvato la legge che regola le unioni civili anche tra persone dello stesso sesso. Per quanto riguarda invece quella sulla stepchild adoption, ovvero la possibilità di adottare il figlio del partner per una coppia gay, la strada da fare è ancora lunga e secondo le ultime notizie che giungono da Palazzo Chigi l’argomento verrà discusso più avanti con un disegno legislativo ad hoc.

Tornando a Stonewall, il film è uscito in diverse sale cinematografiche italiane (non in tantissime purtroppo come spesso capita per pellicole con questa tematica) il 5 maggio distribuito da Andler Entertainment ma è stato presentato in anteprima nazionale il 4 alla 31esima edizione del Torino Gay & Lesbian Film Festival. Il regista Emmerich ha raccontato che l’idea di realizzare una pellicola sui fatti accaduti a New York al bar Stonewall Inn gli è venuta mentre si trovava a Los Angeles per visitare il Gay & Lesbian Center. Il regista rimase molto colpito dai numeri dei giovani senzatetto appartenenti alla comunità LGBT e decise di dare il suo contributo attraverso la realizzazione di questo film. A vestire i panni del protagonista di Stonewall, Danny Winters, c’è Jeremy Irvine mentre il ruolo del co-protagonista, Trevor, è ricoperto dal noto attore irlandese, Jonathan Rhys Meyers. Nel cast troviamo inoltre Jonny Beauchamp (Ray/Ramona), Joey King (Phoebe Winters), Caleb Landry Jones (Annie), Matt Craven (Seymour Pine), Ron Perlman (Ed Murphy), Atticus Mitchell (Matthew) e Otoja Abit (Marsha P. Johnson).

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Stonewall nonostante sia un film che parli delle lotte dei diritti degli omosessuali, ha ricevuto diverse critiche da parte degli attivisti LGBT in quanto secondo loro la storia non sia stata mostrata così come è accaduta ma alcuni cambiamenti apportati alla trama hanno fatto storcere il naso a molti all’interno del movimento. Le proteste sono nate in quanto nella pellicola non viene data la giusta importanza al personaggio transgender black Marsha P Johnson che invece nel 1969 era tra le provocatrici e protagoniste delle rivolte. Sulla questione è intervenuto lo stesso regista Emmerich che ha ammesso di essere “sempre stato apertamente omosessuale e non ho subìto discriminazioni a Hollywood. Quello che non volevo era proprio l’etichetta di ‘regista gay’ in fronte, forse per questo mi sono buttato su generi cinematografici che tradizionalmente in cabina di regia hanno uomini macho ed etero”.

Sulle accuse mosse dalla comunità LGBT al film e soprattutto alla sceneggiatura di Jon Robin Baitz ha detto la sua anche l’attore Jonny Beauchamp (Ray/Ramona) che ha dichiarato: “difendo il film di Roland dagli attacchi che circolano sui social media. Mi sembra che il punto di vista sui moti di Stonewall non sia così chiaro visto che molti dettagli non vennero mai approfonditi. Ma l’unica cosa su cui tutti sono d’accordo è che le rivolte hanno avuto inizio per mano di una lesbica trascinata via da cinque o sei poliziotti. È così che tutto è esploso”. In difesa di Stonewall è arrivata anche la voce di Jeremy Irvine, che interpreta il ruolo del protagonista Danny Winters, che si è detto orgoglioso del film e di come siano riusciti a realizzarlo. “Abbiamo girato il film con pochi mezzi e ne andiamo fieri.  Eravamo tutti così coinvolti durante le riprese, dal giovane direttore della fotografia Markus Förderer fino alla sartoria. Il viaggio di Danny è quello di ognuno di noi alla ricerca della propria identità”. L’attore prima dell’uscita della pellicola negli Stati Uniti aveva invitato il pubblico ad andare al cinema perché solo vedendo Stonewall avrebbe capito come la volontà di tutti sia stata quella di “rende onore ai movimenti gay e alla vera vita di chi ha combattuto per renderci liberi oggi”.

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Stonewall, trama e recensione del film sulla lotta per la libertà di amare

Dal 5 maggio è nei cinema italiani Stonewall, la pellicola del regista Roland Emmerich ambientata nella New York del 1969.  Protagonista della trama è il giovane Danny Winters (Jeremy Irvine) che vive insieme ai suoi genitori e all’amata sorella.; fin da quando è un ragazzino Danny capisce di essere “diverso” dai suoi compagni e di provare una certa attrazione per persone del suo stesso sesso e di essere innamorato da sempre di Joe con cui inizia una relazione segreta. Quando però i suoi genitori scoprono la verità, Danny è costretto ad abbandonare la sua casa e sua sorella e fuggire a New York dove si ritroverà senzatetto e farà la conoscenza di un gruppo di ragazzi di strada che lo introducono allo Stonewall Inn, un bar frequentato da gay, lesbiche e drag queen. Il locale non si rivelerà un posto sicuro e Danny, dopo aver avuto diverse storie facili tra cui quella con il bel Trevor (Jonathan Rhys Meyers, si ritrova al centro di disordini fuori controllo che daranno vita alla lotta per la conquista dei diritti civili degli omosessuali.

E’ strano e abbastanza triste che un film che tocca una tematica così importante ed è ambientato alla fine degli anni Sessanta, risulti ancora oggi così attuale. A distanza di anni sono stati fatti passi in avanti per avere diritti civili che fossero uguali e validi per ogni uomo e donna del mondo. Eppure nel 2016 sono tanti ancora i passi da compiere per raggiungere un traguardo che non andrebbe conquistato ma che ognuno di noi dovrebbe semplicemente possedere: quella tanto sospirata libertà di amare un’altra persona senza distinzioni di sesso, ideologia politica, razza o religione che sia. Il regista Roland Emmerich in Stonewall ha cercato di raccontare le vicende accadute in quel lontano 1969 a New York attraverso gli occhi e le testimonianze di un gruppo di amici che hanno vissuto sulla loro pelle quelle lotte e quelle battaglie. Ha provato a mostrare al pubblico le loro paure, i loro sentimenti, la vita che hanno dovuto affrontare dopo che le proprie famiglie li hanno cacciati dalle proprie case. Stonewall è una pellicola che emoziona ma che allo stesso tempo fa provare rabbia per quello che hanno subito quei ragazzi. Il cast di attori è stato scelto con cura e tra le performance che colpiscono di più c’è quella di Jonny Beauchamp che, nonostante sia al suo debutto al cinema, riesce ad essere alla pari di attori come Jonathan Rhys Meyres. Sono tutti elementi che fanno di Stonewall un film ben riuscito e che invitiamo ad andare a vedere con la speranza che riesca a far riflettere tutti coloro che ancora oggi discriminano il prossimo.

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Giornalista pubblicista, la mia passione per la scrittura nasce fin dai tempi del liceo. Attualmente scrivo di Cinema, Spettacolo, Musica e Moda e Cultura per CorrettaInformazione.it. Amo il calcio, la musica, le serie tv ed il cinema.

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