Sussidio Disoccupazione 2016: importo, novità e requisiti per richiederlo, ecco a chi spetta

Pubblicato il 12 Giu 2016 - 3:43pm di Ubaldo Cricchi

Ci sono novità molto importanti per quanto riguarda la Naspi, ovvero il sussidio di disoccupazione: al termine dell’ultimo Consiglio dei Ministri è stato diffuso un comunicato secondo cui lo stato di disoccupazione è compatibile con lo svolgimento di rapporti di lavoro subordinato e autonomo entro determinati limiti di reddito; vediamo a chi spetta e quali sono i requisiti per richiedere il sussidio di disoccupazione 2016.

Naspi: a chi spetta? Le novità per i lavoratori con redditi inferiori a 8.000 euro

Affinché lo svolgimento di lavoro autonomo o subordinato sia compatibile con il riconoscimento della Naspi è necessario che il lavoratore non ne ottenga delle somme che gli facciano superare la misura del reddito non imponibile. In altri termini, il sussidio di disoccupazione può essere erogato anche a chi svolge un lavoro ma ha un reddito inferiore agli 8.000 euro. La Naspi viene erogata dall’Inps ed è la nuova indennità di disoccupazione che è stata introdotta con il Jobs Act e che riguarda coloro che , per motivi a loro non imputabili, hanno perso il loro posto di lavoro subordinato. Ci sono poi dei casi particolari in cui l’indennizzo viene riconosciuto, ovvero quello del lavoratore licenziato che accetta l’offerta di conciliazione, quello della lavoratrice che presenta le dimissioni durante la maternità (dimissioni per giusta causa) e quello del lavoratore licenziato per motivi disciplinari.

Sussidio disoccupazione: i requisiti

L’aver perso involontariamente la propria occupazione rappresenta il requisito fondamentale per poter richiedere il sussidio di disoccupazione; a questo se ne aggiungono altri, ovvero essere in stato di disoccupazione, aver accumulato almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti e avere almeno 30 giornate di lavoro effettivo (anche non consecutive) nei 12 mesi precedenti al periodo di disoccupazione. Non possono essere calcolati (perché non coperti da contribuzione effettiva) i giorni di malattia e infortunio sul lavoro, la cassa integrazione e le assenze per congedi e permessi per l’assistenza a soggetti con handicap gravi.

Durata, importo e modalità per richiedere l’indennità all’Inps

L’indennizzo può essere erogato per un massimo di due anni se a favore dei lavoratori dipendenti ( la Naspi ha una durata pari alla metà delle settimane oggetto di contribuzione -non figurativa- negli ultimi quattro anni) e per un massimo di sei mesi per i precari e i collaboratori. L’importo dell’assegno, erogato tramite accredito su conto postale o bancario o con bonifico domiciliato presso Poste Italiane, viene definito in base ad un semplice calcolo. Si sommano tutte le retribuzioni imponibili a fini previdenziali relative agli ultimi quattro anni, si divide la cifra ottenuta per il numero di settimane di contribuzione e infine si moltiplica il risultato per il coefficiente 4,33. Il numero appena ottenuto rappresenta il reddito di riferimento su cui si effettua il calcolo del sussidio di disoccupazione, che è pari al 75% di questo importo. Se il reddito di riferimento è superiore ai 1.195 euro l’importo della Naspi sarà pari al 75% di 1.195 più il 25% della parte eccedente, ma la somma non può andare oltre il limite stabilito a 1.300 euro. A partire dal quarto mese in poi l’assegno viene ridotto del 3%.

La domanda per ottenere il sussidio di disoccupazione deve essere inoltrata entro 68 giorni dalla perdita del posto di lavoro. La richiesta deve essere inoltrata tramite il canale telematico (per utilizzare i servizi online del portale dell’Inps bisogna munirsi del Pin): si può fare in autonomia oppure ci si può rivolgere ai patronati o agli altri intermediari autorizzati.

Info sull'Autore

Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

3 Commenti finora. Sentitevi liberi di unirsi a questa conversazione.

  1. Carlo 17 Giugno 2016 at 16:54 - Reply

    Salve, io sono sia un lavoratore dipendente (contratto part-time a tempo indeterminato) che un libero professionista con p.iva.
    Il lavoro dipendente mi genera un reddito di 6000 euro annui. La p.iva l’ho aperta a dicembre scorso con un fatturato di 500 euro.
    Ho diritto anche io all’indennità di disoccupazione?

  2. Giuseppe Botta 1 Febbraio 2017 at 10:49 - Reply

    Salve volevo chiedere se posso aderire anche io all’indennità di disoccupazione ,
    o chiuso il negozio commerciale da due anni. Grazie

  3. Giuseppe Botta 1 Febbraio 2017 at 10:50 - Reply

    Spero in una vs.risposta. Grazie

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