Torino Film Festival 2015, programma con quattro italiani tra i film in concorso: Suffragette in apertura

Pubblicato il 20 Nov 2015 - 8:05pm di Stefania Guarino

Il Torino Film Festival 2015 apre stasera i battenti con l’anteprima di Suffragette, la pellicola dedicata al movimento femminista sviluppatosi nei primi del 900 a Londra. Tanti i film in programma – 200 i titoli in totale – in questa edizione dedicata al regista, produttore, sceneggiatore e attore americano Orson Welles.

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Mancano poche ore all’inaugurazione ufficiale della trentatreesima edizione del Torino Film Festival che si terrà dal 20, oggi, al 28 novembre nella città della Mole Antonelliana. Nato nel 1982 come Festival Internazionale del Cinema giovani, il Torino Film Festival è una delle principali manifestazioni cinematografiche italiane, che volge spesso il suo sguardo al cinema indipendente e d’autore. Una rassegna metropolitana nella quale far convivere una proposta culturale di qualità con l’esperienza urbana del capoluogo piemontese. Una manifestazione che, sin dalla sua nascita, ha cercato sempre di dare spazio al cinema d’autore e di genere, alle panoramiche e alle retrospettive dedicate alle produzioni nostrane e internazionali nel tentativo di spostare l’attenzione anche su prodotti cinematografici trascurati o passati inosservati agli occhi del grande pubblico. Assunta nel 1997 la denominazione di Torino Film Festival, la manifestazione ha assunto, soprattutto nel corso degli ultimi anni, una crescente importanza, passando da “semplice rassegna locale” a evento che si muove, a pieno titolo, entro il contesto dei grandi festival internazionali.
Fondato da Gianni Rondolino, Ansano Giannarelli, Gianni  Vattimo e Fiorenzo Alfieri, il Torino Film Festival ha più volte cambiato direttore artistico, passando da Nanni Moretti a Gianni Amelio a Paolo Virzì per approdare a Emanuela Martini, direttrice artistica dal 2013.

Suffragette apre il ricco programma del Torino Film Festival 2015

Un calendario variegato e ricco quello di questo Torino Film Festival 2015. Film di respiro nazionale e internazionale contraddistinti, come nella tradizione della manifestazione, da qualità e spessore. Da Bella e Perduta, la pellicola scelta per la pre-apertura del TFF, presentata in anteprima nazionale lo scorso 18 novembre. Unico titolo italiano in concorso al Festival di Locarno, Bella e Perduta segna il ritorno di Pietro Marcello al Torino Film Festival che, nel 2009, aveva vinto il premio di Miglior Film al TFF con il documentario drammatico La bocca del lupo, a oggi l’unico film italiano ad aver vinto il festival.

La trentatreesima edizione del Torino Film Festival si apre ufficialmente stasera con l’anteprima nazionale – alle 21 all’Auditorium Giovanni Agnelli – di Suffragette di Sarah Gavron, la regista che sarà presente in sala insieme alla sceneggiatrice Aby Morgan. Meryl Streep, Carey Mulligan e Helena Boham-Carter protagoniste di questa pellicola che ripercorre la storia delle militanti del primissimo movimento femminista, nato nei primi del Novecento a Londra. “Un film dal soggetto sociale molto importante – ha dichiarato Emanuela Martini – che non potevamo di certo farci scappare”.

Suffragette fa parte della sezione Festa Mobile del Torino Film Festival, forse quella che contiene i titoli più suggestivi, interessanti e attesi. Tra questi segnaliamo Brooklyn (25 e 26 novembre presso la Sala 3 del Cinema Reposi; il 27 novembre nella Sala 3 del cinema Lux) – intenso dramma ambientato negli Anni 50, che ci racconta la storia di Eilis Lacey, immigrante irlandese a New York, divisa tra due città e tra due uomini che ama, entrambi, in egual modo – Burnt (Il Sapore del Successo), commedia con Bradley Cooper nei panni di uno chef, osannato e trattato come una rockstar, cui la vita, dopo un precipitoso declino, offre la possibilità di ricominciare a Londra; Hello My Name is Doris, divertente pellicola diretta da Michael Showalter, con Sally Field e la star di New Girl Max Greenfiled (lei una donna di mezza età che improvvisamente riscopre gli ardori dell’adolescenza grazie a un ragazzo molto più giovane); Me & Earl & the Dying Girl (Quel fantastico peggior anno della mia vita), film diretto da Alfonso Gomez-Renon, vincitore del premio del pubblico e del gran premio della giuria al Sundance Film Festival 2015. Protagonista della storia, Greg, un adolescente che decide di trascorrere il suo ultimo anno di liceo cercando di evitare il più possibile i rapporti sociali, passando la maggior parte del suo tempo girando filmati amatoriali con il suo amico Earl, e, costretto dalla madre, a stringere amicizia con Rachel, compagna di classe affetta da leucemia. Infine, sempre per la sezione Festa Mobile, da segnalare The Dressmaker(21 e 22 novembre Sala 3, Cinema Reposi; 23 novembre Sala 3, Cinema Lux) uno dei film più attesi quest’anno, con una strepitosa Kate Winslet. Tratto dall’omonimo romanzo di Rosalie Ham, The Dressmaker racconta la storia di Tilly, bionda e angelica ragazza che torna nell’umile paese d’origine per prendersi cura della madre. La sua nuova professione di stilista le permetterà di valorizzare le donne del luogo, riscattando non solo loro, ma anche se stessa, vendicandosi dei detrattori e dei torti subiti in passato, riuscendo, nel frattempo, anche a trovare spazio per l’amore.

Torino Film Festival 2015, quattro i film italiani in concorso

Tante anche le pellicole nostrane in programma nell’edizione 2015 del Torino Film Festival. Nell’immenso programma di questa rassegna, che si concluderà il 28 novembre, segnaliamo La felicità è un sistema complesso di Gianni Zanasi, lavoro che sarà proiettato il 22 novembre alle 19.30, alla presenza del regista e di Valerio Mastrandrea, Giuseppe Battiston, Paolo Briguglia, Filippo De Carli, Camilla Martini e Hadas Yaron, alcuni degli attori protagonisti; Antonia, di Ferdinando Cito Filomarino – pellicola che ripercorre gli ultimi dieci anni di vita della poetessa Antonia Pozzi, riconosciuta da Eugenio Montale come una dei più grandi poeti del Novecento – che sarà presentata da Filomarino, Luca Guadagnino, qui nelle vesti di produttore e appassionato delle opere della Pozzi, e dall’attrice protagonista Linda Caridi. Infine il film-documentario Luce Mia, toccante racconto, girato all’ospedale Mauriziano, della battaglia contro la leucemia: un viaggio dentro la malattia, raccontato attraverso gli occhi di chi l’ha vissuta.

Quattro i film italiani presenti nella sezione Torino 33, il concorso ufficiale del Torino Film Festival: Colpa di Comunismo (di Elisabetta Sgarbi, con musiche di Franco Battiato), I Racconti dell’Orso (di Samuele Sestieri e Olmo Amato, entrambi presenti alla presentazione del 25 novembre), Lo Scambio (Salvo Cuccia) e Mia Madre Fa L’Attrice, nuovo lungometraggio di Mario Balsamo, già vincitore del Premio della Giuria, nel 2012, con Noi non siamo come James Bond.

L’omaggio a Orson Welles, la retrospettiva Cose Che Verrano e la notte dedicata all’horror

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Punto di forza di queste edizione del Torino Film Festival, Cose che verranno la retrospettiva “dedicata agli scenari futuri come sono stati immaginati dal cinema di fantascienza e dagli autori che l’hanno ispirato: una carrellata su città brulicanti di un’umanità oppressa da crescente alienazione, aggressività e da un tirannico dominio”. In calendario previste le proiezioni d’indimenticati film del passato, come Arancia Meccanica e Dr. Strangelove di Stanley Kubrick , Blade Runner (in lavorazione il suo sequel con Harrison Ford e Ryan Gosling) anche nella versione Director Cut; Fahrenheit 451 di Truffaut, Mad Max e Il Pianeta delle Scimmie.

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Il manifesto ufficiale della manifestazione lo vede come protagonista. Orson Welles è l’artista che il Torino Film Festival ha deciso di omaggiare mettendo in programma la proiezione di tre dei suoi capolavori: Citizen Kane (Quarto Potere), pietra miliare della storia del cinema, in cui Welles fonde magistralmente elementi teatrali e cinematografici, usando, per la prima volta nella storia del cinema, in maniera consapevole luci, ombre, profondità di campo e piano sequenza; Mr. Arkadin (Rapporto Confidenziale) e Touch of Evil (L’infernale Quinlan).

L’evento di quest’anno sarà all’insegna dell’horror, con una notte interamente dedicata a questo genere cinematografico. La notte dell’horror, frutto soprattutto dell’impegno e della dedizione del direttore artistico del Torino Film Festival, è prevista sabato 21 novembre. Da mezzanotte all’alba, una vera e propria maratona, con la proiezione di February di Osgord Perkins – il figlio di Anthony Perkins, attore protagonista del celebre Psycho – e di The Girl in The Photograph, ultimo film al quale ha lavorato, come produttore esecutivo, Wes Craven.

Biglietti, abbonamenti e pass giornalieri: come accedere alle proiezioni del Torino Film Festival 2015

I biglietti giornalieri (7 euro l’intero e 5 euro il ridotto) possono essere acquistati online, sul sito ufficiale, fino a 24 ore prima l’inizio della proiezione alla quale si vuole assistere. E’ possibile, inoltre, acquistare diverse tipologie di abbonamento: Intero (80 euro), ridotto (60 euro) che consente l’accesso a tutti gli spettacoli, esclusa cerimonie di apertura e premiazione, l’abbonamento 9-19 (40 euro), valido per tutti gli spettacoli che iniziano prima delle 19 e, infine, il giornaliero (12 euro), valido per una specifica giornata.

Come sempre, per maggiori informazioni e per il programma completo v’invitiamo a consultare il sito ufficiale del Torino Film Festival.

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