Tuttapposto: recensione del nuovo film con Roberto Lipari e Luca Zingaretti

Pubblicato il 7 Ott 2019 - 11:15am di Francesco Salvetti

E’ in uscita nelle sale il nuovo film di Gianni Costantino “Tuttapposto”, scritto e interpretato da Roberto Lipari con Luca Zingaretti, Ninni Bruschetta e Francesco Russo.

Roberto, è uno studente universitario di lettere e filosofia. Si trova in un ateneo dove suo padre è il rettore e la famiglia Mancuso è titolare di quasi tutte le cattedre disponibili. Lì si vendono esami e la raccomandazione è un concetto di uso comune. Roberto è consapevole di questa situazione, venendo spesso sbeffeggiato dai colleghi decide di ribellarsi e di applicare un applicazione già nota a una situazione universitaria, riuscirà nel suo intento

Videorecensione del nostro inviato

“Concorsi truccati? I rettori vogliono scegliersi i ricercatori. Ma non è così che si premia il merito” no, non è un tentativo di promuovere il film tramite una campagna di guerriglia marketing ma bensì un comune titolo di un articolo googlando le parole: “ateneo corruzione”. Spesso si legge tra le cronache di concorsi truccati, di favoritismi e di baronato, tutte tematiche estese in maniera omogenea lungo la nostra penisola. Ed è proprio attorno a questo argomento che gira il primo film scritto e interpretato da Roberto Lipari.

Roberto si è fatto conoscere al grande pubblico non tanto per la sua partecipazione al programma “Eccezionale veramente” su La7, bensì per le sue doti e la sua comicità. In ogni suo monologo regala allo spettatore risate mature, garbate, che arrivano a tutti noi, un po’ come precedentemente hanno fatto due suoi mentori: Ficarra e Picone. I due comici palermitani, in attesa del loro prossimo film ( “Il primo natale” dal 12 dicembre al cinema ), hanno battezzato e accompagnato l’esordio sul grande schermo di Roberto. Il loro occhio e la loro presenza si vede solo a uno sguardo più approfondito perché la bravura di Roberto è proprio quella di andare dritto al punto senza girarci attorno, regalando qualche riflessione allo spettatore.

Il tutto non poteva essere possibile senza un regista come Gianni Costantino che ha trasmesso lo stile del Lipari senza mai dover modificare il suo lavoro ma, come un camaleonte, sì è adattato e ha cucito addosso al suo protagonista il suo secondo lungometraggio.

La storia è molto intuibile ma i motivi per andare a vedere il film sono ben altri. La sceneggiatura è brillante, fresca, nuova e divertente, non dà adito a battute scontate ed esprime al meglio lo stile del protagonista.

Il cast. Senza dover necessariamente sottolineare la bravura di personaggi esperti come: Luca Zingaretti, Paolo Sasanelli, Maurizio Bologna, Ninni Bruschetta, Maurizio Marchetti, Silvana Fallisi e Sergio Friscia che si sono prestati per un film speciale come questo, low budget e girato in 29 giorni con estrema cura e dettaglio. La vera sorpresa sono i ragazzi. A tutti e quattro auguriamo un futuro roseo e pieno di nuovo possibilità ma se tra di essi c’è qualcuno che ci ha colpito più di altri, il nome non può che ricadere su Francesco Russo. Tra di loro è quasi definibile un “attore esperto” essendosi ritagliato uno spazio importante in “Classe Z” e “Zio Gianni” mette il suo talento a servizio di questo film portando a casa un ottima prestazione. Gli ingredienti per gustare questo piatto ci sono tutti, non ci resta che andare in sala.

Info sull'Autore

Laureando in Ingegneria Gestionale presso l'università di Tor Vergata, da sempre appassionato di cinema e inviato per eventi cinematografici per Corretta Informazione.

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