On, il nuovo album di Elisa con la partecipazione di Jack Savoretti, Emma e Giuliano Sangiorgi: tracklist, recensione e prezzo

Pubblicato il 28 Mar 2016 - 6:40pm di Francesco Paris

Si è soliti dire che un libro non va mai giudicato dalla copertina. Per grande fortuna di Elisa, questo insegnamento si può estendere anche alle copertine dei dischi. Il suo nuovo album “On”, disponibile da ieri nei negozi di dischi oltre che su Spotify e I-Tunes,  infatti, parte abbastanza male dal punto di vista estetico: il protagonista indiscusso è un gattino sulla falsa riga dei video che ti intasano la bacheca di facebook (quei felini coccolosi responsabili di innumerevoli rimozioni d’amicizia). E se il soggetto non bastasse a renderlo un prodotto abbastanza social-fetish, a sovrastare lo sguardo ipnotico di quel micio ci si mette di mezzo anche un filtro che fa tanto, troppo, instagram.

Insomma cara Elisa, questo album, prima di aprirlo, pare proprio quello che a Roma si definirebbe una paraculata, un tentativo un po’ sornione di accattivarsi una certa fascia di pubblico facilmente condizionabile. Quale? Ma ovviamente quello degli young adults, che l’hanno eletta reginetta dell’estate, da quando ha fatto ingresso nel cast della signora De Filippi. Ma andiamo ad aprirlo questo disco.

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On è un disco pop che più pop non si può, ma d’altronde è stata la stessa Elisa a parafrasarne l’essenza, affermando che l’idea di partenza (o di ritorno?) era quella di realizzare un lavoro “molto fisico e poco intimista”. Sediamoci ad ascoltarlo. La prima domanda, o meglio il primo tentativo di giustificazione che ci si fa è questa: On è un tentativo di slancio internazionale o un immediato risvolto del nuovo target a cui si rivolge la cantautrice triestina? Non è facile capirlo, e probabilmente non l’ha capito bene nemmeno Elisa. Quello che rimane dopo l’ascolto delle tredici tracce che lo compongono, quasi tutte in inglese, è ben poco. Obiettivo numero uno del pop: centrato. Ma non rimane nemmeno la voglia di riascoltarlo, e questo è un bel problema per il mainstream.

Sia chiaro, Elisa continua ad essere una delle cantanti più brave ed interessanti d’Italia (nel suo genere), è una delle poche ad essere allo stesso tempo cantante, autrice e compositrice; e questo lo ha dimostrato anche nella scorsa edizione di Amici, in cui l’abbiamo vista “in azione” in studio. E sopratutto l’ha dimostrato con tutta la propria carriera, che (ricordiamolo) non nasce dalla spinta di nessun talent show televisivo. Ma proprio per questo le aspettative sono più alte della media delle sue colleghe. Purtroppo per lei, ci si rimane male a pensare che se questo disco, così com’è, l’avesse scritto e cantato un’altra, forse non ce ne saremmo nemmeno accorti.

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Elisa torna con On: nella tracklist del nuovo disco c’è spazio anche per Emma, Jack Savoretti e Giuliano Sangiorgi

Anche quella delle collaborazioni poteva essere una carta da giocare bene nella realizzazione del nuovo disco. Ma Elisa c’è riuscita solo fino ad un certo punto. La compagna di squadra di Amici e il leader dei Negramaro fanno capolino nell’ultimo brano in italiano dell’album, Sorrido già, ma perdendosi in cori e controcori e mancando la messa a fuoco del pezzo. Un po’ meglio Jack Savoretti che canta (e scrive) Waste your time on me, quantomeno perché la sua voce profonda è ancora poco nota al pubblico, e gli permette ancora di conservare un certo grado di “novità”.

On, il nuovo disco di Elisa, non è di certo un disco che passerà alla storia, ma potrebbe sempre essere un piccolo spostamento dalla sua rotta stilistica tradizionale che, con un pizzico di fortuna, potrebbe portarla ad approdi inaspettati e più felici. Visto che fidarsi è bene e non fidarsi è meglio allora ciò che vi consiglio è di farvi un’idea con le vostre orecchie. Il disco è in vendita da ieri in tutti gli store fisici e digitali a partire da 20 euro. Fatevi un giro all’interno della tracklist (che trovate anche qui sotto) e, se vi va, tornate a dirci cosa ne pensate.

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Info sull'Autore

Laureato in Lettere ma con la passione per la batteria. Studia Editoria a Roma (La Sapienza), ma vive e vegeta su Giove (Umbria; Sistema Solare) tra vino rosso, libri di Bulgakov e salsicce di cinghiale. Col tempo ha sviluppato una passione incondizionata per i treni in ritardo. Sogna di scrivere per vivere e non sopporta chi gli dice che è praticamente impossibile. Non perchè non ci crede, ma perchè lo sa già.

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