Vinitaly 2016, foto con premi e interviste ai produttori: numeri di grande successo a Verona per il salone del vino

Pubblicato il 14 Apr 2016 - 6:52pm di Ubaldo Cricchi

Il Vinitaly 2016 ha chiuso i battenti registrando numeri da record: l’importante manifestazione ha festeggiato nel migliore dei modi la sua cinquantesima edizione, coinvolgendo 130.000 operatori provenienti da 140 nazioni differenti; un successo legato anche all’internazionalizzazione e alla promozione del Made in Italy (il numero dei buyer provenienti dall’estero è aumentato del 23%) e all’esordio di Vinitaly and the City, il fuori salone che ha attirato quasi 30.000 presenze, dando la possibilità agli operatori di diversificare l’offerta all’interno di un calendario di eventi svolti nel cuore di Verona e trasformando la kermesse in uno strumento di valorizzazione non solo dei prodotti italiani all’estro, ma anche della bellezza e della cultura di cui il nostro Paese può vantarsi

Grande successo a Verona per la cinquantesima edizione del salone del vino

La kermesse del vino ha pienamente raggiunto gli obiettivi e Maurizio Danese, presidente di VeronaFiere, ha sottolineato il suo orgoglio per il successo ottenuto dal nuovo format e ha ribadito l’impegno per portare ulteriori miglioramenti in futuro. Giovanni Mantovani, dg di VeronaFiere ha spiegato che le novità hanno portato ad un notevole incremento dei buyer stranieri (quelli provenienti dalla Cina sono addirittura più che raddoppiati, ma sono aumentati i numeri anche di altri Paesi, dagli Stati Uniti al Giappone), ma i dati positivi arrivano anche dal fronte interno, con un aumento degli operatori provenienti soprattutto dal Centro e dal Sud dell’Italia.

La massiccia presenza di buyer esteri, ma soprattutto la loro qualità, ha soddisfatto anche gli stessi operatori: pochi giorni fa a Dusseldorf si è tenuto il ProWein e qualcuno temeva che questo avrebbe potuto danneggiare il Vinitaly, ma così non è stato e la manifestazione veronese è riuscita non solo a confermare la sua importanza, ma anche a crescere (e non poco). Sono stati fatti dei passi importanti anche sul fronte dei servizi fieristici, con l’obiettivo di migliorare ancora in vista delle future edizioni. A proposito, la prossima si terrà dal 9 al 12 aprile 2017.

I trofei per i Five Star Wines

Un’altra novità legata al Vinitaly 2016 ha riguardato il Premio Internazionale 5 Star Wines, giunto alla sua edizione numero 23: il giudizio non è stato espresso con le stelle come è accaduto negli anni precedenti, ma con l’assegnazione di un voto espresso in centesimi. In più è cambiata l’assegnazione dei premi: non ci sono più le Gran Medaglie d’Oro e le Medaglie di Oro, Argento e Bronzo, ma il riconoscimento è stato assegnato esclusivamente ai vini che hanno raggiunto una valutazione minima di 90 centesimi. Su un totale di più di seimila etichette solo 360 vini hanno raggiunto questo prestigioso traguardo: sul sito http://www.vinitaly.com/it/area-espositori/concorsi-internazionali/5-Star-Wines/ è possibile trovare l’elenco completo dei vini premiati.

Tra i produttori premiati anche La Cascina del Colle: l’intervista

Tra le poche aziende che possono vantarsi di aver conquistato l’importante premio c’è anche La Cascina del Colle (Villamagna, provincia di Chieti): il loro Mammut Montepulciano DOC 2012 è riuscito a conquistare il Riconoscimento 5 Star Wines. Abbiamo incontrato la famiglia D’Onofrio presso il loro stand al Vinitaly: con grande simpatia e gentilezza (oltre che con la qualità dei loro prodotti Bio) sono riusciti a trasmettere l’enorme passione con cui svolgono il loro lavoro. C’è stata la possibilità di fare una piccola intervista con Alessio, il responsabile delle pubbliche cascina del colle mammutrelazioni dell’azienda, che ringraziamo per la sua disponibilità:

  • Prima di affrontare in modo diretto l’argomento Vinitaly, potresti farci una piccola presentazione dell’azienda?
    – La nostra è un’azienda agricola biologica a conduzione familiare, si chiama Cascina del Colle, siamo sul mercato dal 1997 e siamo sempre stati regime biologico come credo aziendale; quest’anno per la prima volta presentiamo quattro vini ad etichetta Bio e un nuovo vino Charmat a base Falanghina.
  • Parliamo ora dell’importanza di manifestazioni come il Vinitaly per aziende come la vostra.
    Per noi che siamo una realtà piccola a conduzione familiare sicuramente il Vinitaly rappresenta la vetrina più importante per presentare e fare promozione dei nostri prodotti; cerchiamo con tutte le nostre forze di portare quella che è l’identità del nostro territorio, che non si deve fermare esclusivamente alla singola bottiglia, ma proprio a quello che è il credo dell’azienda: la manifestazione ci può aiutare in un certo senso ad espandere i nostri orizzonti e a far conoscere quanto abbiamo di buono in Abruzzo e in tutta Italia.
  • Abbiamo saputo che avete ricevuto un importante riconoscimento a cui è giusto dare l’attenzione che merita.
    Assolutamente! L’importanza di una vetrina come il Vinitaly rappresenta una maggiore motivazione di orgoglio e di soddisfazione per aver raggiunto questo obiettivo; quest’anno abbiamo ricevuto con la nuova formula del Premio Enologico Internazionale il riconoscimento del 5 Star Wines 2016 di cui possono fregiarsi solo i prodotti che raggiungono il punteggio minimo di novanta centesimi: tra le oltre seimila etichette selezionate abbiamo avuto il pregio di essere inseriti tra i 360 vini premiati. Per noi è davvero una soddisfazione enorme da condividere con tutti i nostri clienti e tutti i nostri collaboratori.
  • L’edizione di quest’anno del Vinitaly, oltre ad essere quella che festeggia i cinquant’anni della manifestazione, è stata presentata come l’edizione dell’internazionalizzazione: anche questo può rappresentare una spinta in più per le aziende italiane, vista anche l’importanza che ha il vino per l’economia del nostro Paese e anche per l’immagine che c’è dell’Italia nel mondo?
    Questo senz’altro; l’internazionalizzazione per tutto quello che riguarda il Made in Italy e la considerazione che ha l’estero sui nostri prodotti diventa fondamentale per far sì che l’apprezzamento delle nostre eccellenze possa essere sempre più educativo, ma soprattutto specifico, perché altrimenti rischiamo di fare il contrario di quello che vogliamo promuovere realmente: dobbiamo cercare di raccontare quello che è il nostro territorio e quelle che sono le nostre eccellenze per far sì che al di fuori si abbiano considerazioni notevoli. Quindi non c’è migliore occasione del Vinitaly per confrontarsi con quelli che sono i rapporti con l’estero e gli acquirenti di oltre confine.

Vinitaly 2016, grande vetrina per il Made in Italy: le foto dai padiglioni della Fiera

vinitaly 2016 nicolisUn ulteriore ringraziamento va fatto alla famiglia Nicolis e al suo staff (in particolar modo Martina) per la loro squisita ospitalità e simpatia: nel mese di gennaio il loro Amarone della Valpolicella DOC Classico 2009 e l’Ambrosan, Amarone della Valpolicella DOC Classico 2007, hanno ricevuto un prestigioso punteggio di 93 da Wine Spectator. Una ulteriore testimonianza che le grandi eccellenze italiane rappresentano un’enorme risorsa per il nostro Paese e meritano tutela e promozione.

foto vinitaly 2016

Info sull'Autore

Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

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