Voltaren in fiale: prezzo, posologia, indicazioni e composizione

Pubblicato il 11 Ago 2018 - 6:11pm di Lorenzo Antonelli

Tra i medicinali più diffusi nel mercato farmaceutico per alleviare i dolori articolari o traumatici c’è sicuramente il Voltaren. Questo prodotto, oltre ad essere un ottimo analgesico, se applicato seguendo le corrette istruzioni d’uso può rivelarsi anche un eccellente rimedio a livello antinfiammatorio e antipiretico. Come tutti i medicinali appartenenti a questo genere di categorie, anche il Voltaren è venduto sul mercato ad un prezzo che varia in base al diverso tipo di confezionamento ed è quindi importante considerare questo aspetto anche in merito alla sua posologia, ovvero la determinazione delle dosi e delle modalità di somministrazione proprie di uno specifico farmaco. Andiamo dunque a vedere le indicazioni presenti sul foglio illustrativo del Voltaren in versione fiale, dando innanzitutto uno sguardo alla sua composizione chimica e ai conseguenti effetti che questo medicinale è capace di produrre sull’organismo.

Composizione chimica del medicinale Voltaren in fiale

Ogni farmaco viene ideato e realizzato attraverso una lavorazione industriale che prevede un processo di elaborazione a livello chimico volto a garantire sia l’efficacia del medicinale stesso dal punto di vista curativo, sia soprattutto il rispetto dei parametri necessario a non creare eccessive controindicazioni a causa del suo utilizzo. Il Voltaren ha una composizone chimica che mira appunto a generare effetti antidolorifici nel breve periodo, fungendo così da analgesico per infiammazioni o traumi contusivi. Questo medicinale deve la maggior parte della sua efficacia al Diclofenac, il principio attivo che agisce da inibitore verso il processo biosintetico della prostaglandine, derivati dell’acido arachidonico che nel gergo più comune sono degli “ormoni ad azione localizzata”. Sono per l’appunto i principali responsabili dello stato infiammatorio, poiché regolano l’ampiezza e la durata della reazione all’interno dell’organismo e un loro rallentamento favorisce una diminuzione nella produzione di ormoni. Grazie alla capacità inibitoria nei confronti di questi processi, la quantità di Diclofenac presente nel Voltaren produce quell’effetto di sollievo contro il dolore proprio perché va a ridurre la portata dell’azione infiammatoria. Dal momento che il farmaco trattato è disponibile sul mercato in varie forme e confezionamenti, di conseguenza ognuna avrà un certo valore di Diclofenac presente all’interno della composizione chimica del Voltaren. Nel caso delle fiale per somministrazione intramuscolare la quantità del principio attivo è pari a 75 mg/3 ml di soluzione iniettabile. Occorre ricordare inoltre un altro aspetto importante che riguarda il Voltaren ed è il fatto che non si tratta di un farmaco steroideo, ovvero appartenente alla categoria dei cortisonici. Il termine tecnico che designa in maniera più specifica questo genere di farmaci è l’acronimo FANS, che significa proprio “Farmaco antinfiammatorio non steroideo”. Molti analgesici sono infatti composti per la maggior parte del loro patrimonio chimico dal cortisone, soprattutto quelli che combattono infezioni a livello respiratorio. I medicinali come il Voltaren sono realizzati ai giorni d’oggi senza il ricorso al fattore steroideo, aspetto che tende ad alleggerire il carico di sopportazione del medicinale per il paziente durante la somministrazione a scopo curativo. I FANS sono dunque utilizzati più che altro nel caso di stati infiammatori che investano i muscoli, le ossa o punti del corpo che hanno subito forti contusioni o traumi da contatto, ma possono essere impiegati anche nella fase post chirurgica o agire da antipiretici.

Voltaren in fiale: indicazioni d’utilizzo ed eventuali precauzioni

La categoria di farmaci appartenenti alla classe dei FANS ha ovviamente una serie di caratteristiche positive che la rendono estremamente efficace nella lotta alle infiammazioni, ma c’è da tener conto anche degli aspetti legati alle possibili controindicazioni e quindi degli effetti collaterali che possono insorgere in seguito all’utilizzo del medicinale. Durante il periodo in cui si assume il Voltaren i medici raccomandano di fare attenzione a non esagerare con le dosi in caso di somministrazione a pazienti anziani, soprattutto coloro i quali sono fragili a livello osseo oppure hanno un peso corporeo ridotto. Più raro è invece il verificarsi di reazioni allergiche in seguito all’utilizzo del Voltaren, anche se bisogna considerare il fatto che il Diclofenac è un principio attivo che agisce in maniera rapida e decisa sotto forma di inibitore, dunque non è improbabile che questo questo cambiamento improvviso possa causare delle risposte a livello di choc anafilattici. Per tutti i soggetti colpiti da particolari tipi di allergie è opportuno quindi fare ricorso al consulto di un medico prima di iniziare un piano di somministrazione non occasionale del Voltaren in fiale. Dal momento che si tratta per l’appunto di un medicinale ad azione repentina, è necessario effettuare anche una panoramica sulla lista degli eccipienti presenti all’interno del farmaco, ovvero dei vari elementi chimici che vanno a strutturare la consistenza fungendo da sostanza inattiva ma al tempo stesso come veicolo di medicamento per dare forma e volume ad un preparato del medicinale. Nel caso del Voltaren in fiale abbiamo un composto che prevede una somministrazione ad uso intramuscolare e quindi piuttosto diretto. Gli eccipienti dentro ad una soluzione da 75mg/3ml  sono precisamente i seguenti: acqua per preparazioni iniettabili, sodio idrossido q.b. con Ph di valore 8, glicole propilenico, alcool benzilico, sodio metabisolfito ed infine mannitolo. Per quanto riguarda invece il discorso sulle controindicazioni varie ed eventuali che possono presentarsi dopo l’assunzione del Voltaren in fiale, occorre fare menzione anche del rapporto d’interazione che questo farmaco ha con gli altri medicinali. Ad esempio, per alcuni pazienti con funzione renale ridotta o sfortunatamente compromessa è necessario prestare la massima attenzione nel caso di co-somministrazione del Voltaren con alcuni tipi di farmaci. La classe degli ACE, ovvero quei composti chimici a scopo curativo che hanno la funzione di inibire i processi responsabili dell’ipertensione arteriosa, sono una categoria di medicinali con cui i FANS aumentano la capacità anticoagulante del sistema circolatorio e dunque possono generare ulteriori danni in un organismo con funzione renale in stato critico. Gli esperti tendono perciò a sconsigliare l’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei in concomitanza con la somministrazione degli ACE-inibitori, previa comunque valutazione del quadro clinico generale che si ha di fronte comprese complicazioni congenite a livello cardiovascolare e fascia d’età del paziente in questione. All’interno del Voltaren è presente una buona quantità di Diclofenac e quest’ultimo elemento può in forma temporanea creare un processo inibitorio nei confronti dell’attività piastrinica, riducendo di molto la capacità di coagulazione del sangue. Dal punto di vista dei cosiddetti “effetti collaterali”, la somministrazione del Voltaren in fiale per un ciclo a lungo periodo potrebbe causare degli stati di nausea diffusa, vomito, diarrea o dolori addominali. Questi disturbi sono stati riscontrati in maniera diffusa tra i pazienti che ne hanno fatto uso per un tempo prolungato, mentre non vengono generalmente registrati dei malesseri o stati d’alterazione corporea dopo un utilizzo occasionale del farmaco, a meno che non si tratti di reazioni allergiche dovute a predisposizione personale. Altro discorso va fatto se il soggetto che ha bisogno di ricevere un ciclo di cure a base di Voltaren è una donna in gravidanza o in fase di allattamento.

Come già precedentemente accennato, il Diclofenac mette in moto un processo inibitorio nei confronti delle prostaglandine e questo aspetto può risultare dannoso per la corretta formazione e sviluppo del feto. Alcuni studi epidemiologici hanno recentemente dimostrato un aumento quantificabile circa all’1% per quanto concerne la comparsa di malformazioni cardiache nel nascituro. Ovviamente il rischio è direttamente proporzionale sia alla quantità del dosaggio sia alle tempistiche di somministrazione, anche in questo i medici sono concordi nel ribadire che le donne in stato interessante al primo o secondo trimestre di gravidanza o addirittura in fase di concepimento debbano fare un utilizzo del Voltaren in dosi ridotte e per tempi brevi. Stesso discorso per il terzo trimestre di dolce attesa dove il principio attivo rimane altamente sconsigliato, mentre durante la fase di allattamento le indicazioni rimangono quelle di mantenere una somministrazione in quantità limitate, sebbene con 150mg al giorno il Diclofenac passi attraverso il latte materno in quantità davvero poco nocive. Un ulteriore approfondimento merita poi l’aspetto legato alla conservazione del farmaco: se per il Voltaren in compresse basta stare attenti a non lasciare le confezioni in ambienti che non facciano registrare temperature uguali o superiori ai 30°, la soluzione in fiale deve essere invece tenuta alle stesse condizioni e soprattutto a riparo da fonti di calore. Il motivo di questa sostanziale differenza è riscontrabile nel fatto che il Voltaren, come tutti gli altri composti medicinali in forma liquida, ha bisogno di non subire repentini cambiamenti a livello molecolare, eventi che infatti potrebbero alterare sia la funzionalità degli eccipienti sia soprattutto la capacità reattiva dei principi attivi presenti in un farmaco. Infine un cenno su alcuni disturbi causati dall’utilizzo del Voltaren in fiale, quindi tramite un’iniezione per via intramuscolare. Come già spiegato precedentemente, questo medicinale può produrre effetti indesiderati gravi in soggetti che abbiano già uno stato patologico cronico e in particolare coloro i quali siano affetti da sindromi legate al malfunzionamento epatico. Tra le problematiche più comuni che invece colpiscono i pazienti in ottime condizioni di salute, sicuramente va registrata una forte tendenza ad avvertire anche mal di testa, vertigini ed eruzioni cutanee. Proprio queste ultime sono tra gli effetti collaterali la problematica più diffusa e ciò accade perché, come abbiamo avuto modo di vedere, il Voltaren in fiale si compone di una vasta gamma di eccipienti e principi attivi, tutte sostanze a cui si può essere leggermente intolleranti. Molto più improbabile il verificarsi di stati da ipersensibilità con reazioni allergiche e choc anafilattici, ma va comunque prestata la massima attenzione nel caso in cui a farne uso sia un soggetto a rischio. Rimane il fatto che questi disturbi di lieve entità dipendono sempre e comunque dalla quantità e dalla durata di somministrazione o altrimenti dall’interazione negativa con altri farmaci.

Posologia e prezzo del Voltaren in fiale

Dopo aver esaminato nel dettaglio la composizione chimica del farmaco e averne osservato le corrette indicazioni d’utilizzo, passiamo ora a vedere quali criteri bisogna seguire per quanto riguarda la sua somministrazione. Con il termine posologia (derivante dal greco e che significa letteralmente studio delle quantità) la medicina riesce a disciplinare l’adeguato dosaggio e le più pertinenti modalità attraverso le quali prescrivere un piano terapeutico che si basi sulla fruizione di un farmaco ad azione specifica. Nel caso del Voltaren la posologia varia in base alle forme: ogni compressa ha infatti un suo peso e contiene una data quantità di eccipienti, mentre per esempio la soluzione liquida ha altri parametri a livello di composizione. Per quanto riguarda il confezionamento in fiale, la maggior parte dei medici è concorde nel ritenere soddisfacente sul piano dei risultati una somministrazione che non superi i 2 giorni di tempo dalla prima iniezione intramuscolare, quindi entro il termine delle prime 48 ore. La soluzione liquida ha un’azione rapida e molto potente poiché entra direttamente in circolo nell’apparato muscolo/scheletrico e dunque si raccomanda 1 dose al giorno o al massimo 2 se i dolori sono eccessivamente forti ed insopportabili (come nel caso delle coliche) ma la seconda iniezione deve essere effettuata almeno a 10/12 ore di distanza dalla prima. Dopo le canoniche 48 ore, se la sintomatologia ancora persiste, è possibile comunque proseguire il piano curativo passando alle compresse da assumere per via orale oppure con le supposte, ma il dosaggio totale giornaliero non deve in ogni modo oltrepassare il limite dei 150 mg. Come abbiamo visto per le controindicazioni e gli effetti collaterali, un discorso a parte va poi riservato ad alcune categorie specifiche come quella degli anziani. In questo caso sarà il medico di base o lo specialista di fiducia a consigliare per il paziente un piano terapeutico adeguato alle sue esigenze evitando così il rischio di esporlo a disturbi comuni o effetti indesiderati anche gravi. Un ultimo cenno va dato ovviamente sul prezzo del Voltaren in fiale, che si trova ormai sul mercato da moltissimi anni ed è uno dei farmaci antinfiammatori non steroidei più conosciuti ed utilizzati al Mondo. Il medicinale della Novartis è acquistabile in ogni farmacia con ricetta ripetibile per 10 volte o 6 mesi al costo di 2,94 Euro per una quantità di 5 fiale da 3 ml l’una. Per quanto riguarda la scadenza il Voltaren in soluzione iniettabile intramuscolare ha durata di 24 mesi circa se mantenuto nelle corrette condizioni di conservazione, ovvero a temperatura uguale o inferiore a 30° e soprattutto a riparo da fonti di calore.

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