Le nostre scuole sono sicure, lo dice il ministro Giannini. Ci sono voluti circa venti anni, ma alla fine l’Anagrafe scolastica è realtà: una mappa che indica più di 42.000 edifici scolastici (mancherebbe all’appello solo un 8%) presentata in una conferenza stampa tenutasi oggi a viale Trastevere.
L’Anagrafe scolastica vede quindi la luce dopo una lunga attesa: dalla legge 23/1996 che la istituiva ci sono stati solo rinvii. L’ultimo stop era arrivato solo qualche mese fa, ad Aprile, quando ancora mancavano i dati di sei Regioni. Le informazioni che non sono ancora presenti nell’Anagrafe scolastica, spiega la Giannini, non sono ancora state comunicate dagli enti locali preposti.
Più di 42.000 edifici nell’Anagrafe scolastica
Su quasi 42.300 edifici, 8.450 sono disattivi perché dismessi, in ristrutturazione o in fase di costruzione; altri 17 invece non sono attivi a causa di calamità naturali. Per il resto, sottolinea il Ministro dell’Istruzione, gli edifici scolastici italiani sono sicuri al 100%, anche se più della metà è stata costruita prima del 1976 (in un ‘epoca in cui non era ancora vigente la normativa sul collaudo), ma ogni anno vengono fatte le opportune verifiche.
E grazie all’immagine completa e precisa che dà l’Anagrafe scolastica i controlli e le verifiche saranno più completi. Il Ministro ammette che anche con questo nuovo strumento non sarà del tutto possibile prevedere che si verifichino degli episodi nelle scuole, però sottolinea i passi in avanti che sono stati fatti sulla programmazione.
Oggi infatti si può sapere con certezza che la metà degli edifici scolastici ha superato il collaudo, ma anche che il 70% delle scuole non ha predisposto un piano di emergenza, l’80% non ha un certificato di prevenzione incendi valido e il 60% non ha il certificato di agibilità o abitabilità. Come ha evidenziato Davide Faraone, questa è la dimostrazione che in passato non si è investito abbastanza sul settore.
Giannini: investimenti e controlli per rendere le scuole più sicure
Il Governo Renzi invece, prosegue il sottosegretario, investirà 3,5 miliardi perché la scuola è fondamentale per il Paese: i fondi verranno utilizzati per realizzare i 3.500 interventi necessari per la messa in sicurezza delle scuole. I lavori partiranno entro il 2016, ma per completarli sarà necessario qualche annetto, probabilmente quattro, come pronosticato dal ministro Giannini.
Nel nome della trasparenza, sul sito del Ministero dell’Istruzione sarà possibile controllare le condizioni di ogni singola scuola: il progetto sarà completato entro il primo mese del prossimo anno. L’Anagrafe scolastica dovrebbe aiutare nell’individuazione tempestiva delle situazioni di rischio, in modo da evitare che si ripetano regolarmente drammatici episodi come i crolli dei soffitti.
Sono stati stanziati 40 milioni di euro per fare delle indagini diagnostiche sui solai di circa 70.000 edifici considerati a rischio, molti dei quali costruiti negli anni ’80. Ulteriori 300 milioni verranno invece destinati alla costruzione di 30 scuole definite altamente innovative (sotto il punto di vista architettonico, tecnologico e impiantistico) su tutto il territorio italiano.