Allora, sarà pur vero che i Coldplay schifano l’Italia, e che a ragione di questo molti si sentono cittadini di serie B. E sarà anche vero che non è bastato nemmeno il mezzo annuncio fatto qualche giorno fa da Chris Martin, che si è detto propenso a bazzicare queste parti nella prossima estate, a raschiare il morale da sotto le suole dei più sensibili. Che poi a lui, intento a catturare farfalle, sembra interessare fino ad un certo punto.
Però, però, però. Perhaps, perhaps, perhaps. C’è da dire che quest’anno l’Italia concertistica ce la sta mettendo davvero tutta per non farci mancare niente, con il rischio di farci sentire come quei bambini viziati che vogliono solo ciò che non hanno. E che cacchio.
Facciamo qualche nome, da Nord a Sud senza distinzioni per sesso, origine o religione degli organizzatori e degli ospiti. Andatevi a vedere le line-up del Collisioni a Barolo, del Flowers Festival a Collegno, dell’Home Festival, del Lucca Summer. Senza parlare del Rock In Roma, di Luglio suona Bene o dello Street Music Art a Milano. Quest’anno chi si lamenta che in Italia non c’è niente da fare o da ascoltare lo mandiamo un’estate in Svizzera. O a San Marino.
La premessa è d’obbligo quando si vuole parlare dei concerti di questa estate a Villa Ada, e dell’ennesimo cartellone pieno di nomi interessanti. A maggior ragione se si leggono questi nomi, gli abitanti dell’Isola Che C’è di Villa Ada, rendendosi conto che non si tratta di un festival fotocopia, che si accontenta di accaparrarsi qualche artista di passaggio sul suolo italiano. Nossignori. Perché il programmino di tutto punto messo su a Villa Ada è mirato e ricco di sorprese.
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