Studiare: consigli per gli studenti

Pubblicato il 20 Set 2013 - 9:00pm di Ignazio Russo

Suggerimenti per studiare meglio a casa 

studiare

Studiare è un vero e proprio lavoro e, come tutti i lavori, va svolto con metodo se si vogliono raggiungere dei buoni risultati. Naturalmente, ognuno deve elaborare il proprio sistema, tuttavia esistono alcuni punti fondamentali, che vanno sempre tenuti presenti. Vediamo quali sono. Innanzitutto, studiare…con convinzione. È compito dei genitori far capire ai figli piccoli (quelli che ancora frequentano la scuola dell’obbligo) quali sono i vantaggi e gli scopi d’imparare, mentre chi segue una scuola superiore dovrebbe essere abbastanza maturo per avere già riflettuto su questi punti. In ogni caso, per studiare ci sono sempre almeno due buonissime ragioni:

migliorare se stessi

raggiungere un risultato che si traduca in un vantaggio personale.

Avere presenti questi obiettivi, dovrebbe essere già un buon punto di partenza per studiare. Non essere motivati, infatti, rende qualsiasi lavoro, studio compreso, più pesante e faticoso. Un altro punto importante è quello di stabilire quante ore al giorno si possono dedicare allo studio, senza per questo impedirsi di fare anche, qualche altra cosa. Chi va a scuola e studia soltanto, certamente non avrà difficoltà a programmare nella sua giornata qualche ora da dedicare ad altre attività (dare una mano in casa, praticare uno sport o frequentare amici). Ma anche chi già svolge un lavoro e, per esempio, segue delle scuole o dei corsi serali, dovrà stabilire le ore di studio, ma senza fare della propria vita solo una serie di sacrifici. Bisogna lasciare per sé stessi qualche momento della giornata o della settimana, se non si vuole rischiare di “schiattare” prima di aver raggiunto la meta.

Importante è anche disporre di un luogo adatto dove studiare. Benché i ragazzi d’oggi tendano a farlo accanto al registratore o, peggio, con le cuffie piazzate sulle orecchie, lo studio dovrebbe avvenire invece in una stanza il più possibile tranquilla, su un tavolo ordinato e bene illuminato dalla luce del sole che arriva da sinistra durante la giornata e da una lampadina azzurrata nelle ore serali. La sedia deve essere comoda ma…non troppo! Studiare sdraiati sul letto, può andar bene per qualcuno, ma spesso favorisce il sonno anziché la concentrazione.

A proposito di concentrazione, non tutti riescono a mantenerla per lo stesso tempo. Scoperto qual è il proprio tempo massimo, conviene alzarsi e concedersi cinque minuti di svago quando ci si accorge che la mente vaga. Molti studenti trovano utile, per concentrarsi meglio, prendere degli appunti, spesso necessari anche per il ripasso.

Leggere la pagina che si deve apprendere non basta. Per essere sicuri di averla capita e perciò fatta propria, conviene sempre riassumerla per iscritto, senza più guardare il libro, oppure riferire a qualcuno quanto si è studiato o, in mancanza di un ascoltatore, provare a esporre quanto studiato al registratore, riascoltando da soli: un ottimo modo per mettere alla prova ciò che si è imparato a scuola e anche il proprio modo di esporre.

Info sull'Autore

Ignazio Russo ha iniziato l’attività di corrispondente con le testate giornalistiche: "Parola di Vita" della Curia Diocesana di Cosenza, "La Calabria", "Corriere della Sibaritide", "Il Gazzettino del Crati", Agenzia di stampa "Rotopress", "Oggi Sud", "Il Tempo", "Il Corriere dello Sport-Stadio". E’ stato anche intervistatore autorizzato dell’istituto "Doxa". Ha collaborato con Luigi Veronelli nella rubrica Gastronomia per "Il Giorno" e con Gustavo Valenti per la rubrica "Paese che vai", prodotto dalla RAI. Attualmente è addetto stampa dell’Associazione professionale cattolica di insegnanti, dirigenti e formatori (UCIM). E’ docente di Scienze Motorie e Sportive ed autore del testo scolastico per i licei e gli istituti superiori “Il movimento è vita".

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