Voto di laurea con media del 23: calcolo del punteggio minimo e massimo su 110

Pubblicato il 18 Feb 2021 - 12:18pm di Redazione

Ho la media del 23 all’università: quale potrebbe essere il mio voto di laurea, con un range minimo e massimo? Il voto finale del percorso universitario dipende da diversi fattori, tre nello specifico. Parliamo della media ottenuta negli esami di profitto, del tempo impiegato per laurearsi e della qualità del lavoro di tesi. La stesura della tesi, in particolare, influirà sulla decisione della commissione e consentirà di ottenere il massimo del punteggio possibile oppure il minimo. Grande attenzione dovrà essere posta, dunque, in quello che può essere considerato l’esame conclusivo di un percorso carico di esperienze, in cui i ragazzi si formano per poter entrare con successo nel mondo del lavoro. Il voto di laurea, infatti, risulta essere molto importante durante i concorsi pubblici oppure nel momento in cui una azienda o un professionista dovrà scegliere tra diversi candidati quando il posto disponibile è uno solo. Calcolare la media dei voti degli esami dei tre o cinque anni di lavoro universitario è semplice mentre risulta più complicato immaginare quale sarà il voto conclusivo su 110. Esiste un preciso calcolo da effettuare che permette di stabilire il range entro cui verrà determinato e noi siamo qui per mostrarvelo dopo aver approfondito le dinamiche che regolano la votazione.

Voto di laurea con media del 23, come calcolare il punteggio su 110

I criteri per la definizione del voto di laurea sono univoci. L’attribuzione dipenderà principalmente dalla media dei voti degli esami di profitto, dalla tempistica e dalla qualità della tesi. Sia che si tratti di un lavoro teorico, bibliografico o sperimentale, la tesi dovrà mostrare contenuti di qualità per influire positivamente sul punteggio finale. La commissione per procedere con l’attribuzione del voto procederà, dunque, tenendo conto della media in 30esimi pesata sui CFU di ogni insegnamento con voto. I passaggi successivi possono variare da commissione a commissione ma generalmente la media verrà divisa per 30 e moltiplicata per 110. Il risultato ottenuto, in alcuni casi, verrà moltiplicato per un fattore derivante da un premio di velocità legato al periodo di studio universitario. Tale premio può variare in base all’università frequentata così come l’incremento del punteggio previsto in base alla tesi presentata. Se il risultato finale supera 110, allora verrà assegnata la lode al laureando.

Il punto di partenza per poter definire il range del punteggio di laurea è calcolare la media degli esami. Negli ultimi anni è sempre più utilizzata la media ponderata rispetto a quella matematica. Non si valuta, dunque, solo il voto in sé ma anche il peso dei CFU di ogni esame. Questo perché gli esami si diversificano per importanza proprio in base ai crediti assegnati e una valutazione di 28 in un esame da 2 crediti non avrà mai la stessa valenza di un 28 preso in un esame da 8 crediti.  E’ giusto, dunque, che la media dei voti sia calcolata tenendo conto dei crediti di ogni esame. Per procedere con il calcolo occorrerà moltiplicare il voto di un esame per il numero di crediti relativi all’esame stesso, sommare tutti i risultati ottenuti e poi dividere il risultato per il numero di crediti totali.

Un esempio chiarificatore prende in considerazione tre esami. Nel primo da 5 crediti l’universitario ha preso 26, nel secondo da 12 crediti ha preso 22 e nel terzo da 8 crediti ha preso 24. La media verrà calcolata facendo (26 x 5) + (22 x 12) + (24 x 8) / (5 +12+8). Quindi, (130 + 264 + 192)/ 25 dà come risultato 23,44. Eccoci arrivati ad una media dei voti degli esami di profitto pari a 23. Ora il punto è come procedere per definire il punteggio massimo e minimo del voto di laurea su un massimo di 110.

Punteggio minimo del voto di laurea con media del 23

Il passaggio successivo al calcolo della media ponderata dei voti degli esami di profitto è stabilire il voto di base in sede di laurea. Parliamo del voto minimo da cui partire il giorno in cui si discuterà la tesi. Sarà compito della commissione stabilire se il laureando merita che questo voto venga alzato o meno e sarà compito del laureando presentare una tesi che dimostri di meritare un aumento del punteggio.

Il calcolo del punteggio minimo è molto semplice. Basterà moltiplicare la media ponderata per 11 e dividere il risultato per tre. Con una media del 23, dunque, occorrerà svolgere il calcolo (23 x 11) / 3 che equivale a 253/3 ossia 84,33. Il risultato verrà approssimato all’unità più vicina, quindi nel nostro caso a 84. Questo sarà il punteggio minimo con cui il laureando si presenterà davanti alla commissione il giorno della discussione della tesi.

Per evitare di metter mano alla calcolatrice o eseguire manualmente i conteggi è possibile approfittare di simulatori di calcolo presenti su alcuni siti web. Un primo portale è, per esempio, www.calcolovotodilaurea.it. Qui è possibile sia calcolare la media ponderata dei voti degli esami di profitto che il voto di base della laurea. Basterà compilare un form inserendo le materie, i voti e i crediti dell’esame per conoscere media ponderata e voto di partenza. Inizialmente si visualizzerà una solo riga in cui inserire le informazioni richiesti ma dopo ogni inserimento apparirà una nuova riga in cui inserire gli altri dati e ogni volta avverrà il ricalcolo della media ponderata e del voto di partenza. Una volta giunti al risultato finale si potrà generare un PDF e poi stamparlo per controllare l’inserimento corretto di tutti gli esami ed essere certi del voto iniziale della laurea. Conoscendo già la media ponderata si potrà saltare il form citato e passare direttamente a quello successivo in cui inserire semplicemente la media per conoscere il voto di partenza. Con la media del 23, il simulatore confermerà una votazione base di 84,33 (84).

Dopo aver appurato che avendo ottenuto una media ponderata di 23 negli esami di profitto si partirà da un punteggio di 84 per la definizione del voto di laurea finale, è il momento di scoprire quale potrebbe essere il punteggio massimo a cui ambire. La differenza, a questo punto, è completamente nelle mani del laureando, della sua tesi e della qualità che la rappresenterà.

Punteggio massimo del voto di laurea su 110

Abbiamo scoperto che la media del 23 consentirà di partire da un 84/110. La volontà del laureando dovrebbe essere quella di riuscire a toccare quota 90 ma questo è possibile? Riuscire a convincere la commissione ad erogare 6 punti extra per la tesi non è semplice. E’ un aumento del voto elevato che nella maggior parte dei casi non viene concesso. Generalmente possiamo affermare che sono in media 4 i punti massimi da aggiungere al voto di partenza e saranno legati alla tesi, al tempo impiegato per laurearsi e anche al numero di lodi che si sono ottenute nel corso degli esami (0,5 punti a lode). Il punteggio finale si pensa che sia, poi, legato alla facoltà frequentata. Per esempio, sembrerebbe essere idea comune che nelle facoltà umanistiche per ottenere il massimo del punteggio occorra partire da una media ponderata molto alta mentre in quelle ingegneristiche sia possibile puntare al punteggio più elevato anche con medie inferiori.

In ogni caso, il range entro il quale stabilire l’aumento dei voti a partire da quello iniziare è decisamente discrezionale e varia da università a università e, alle volte, da commissione a commissione. Incide, poi, la tipologia di laurea. La specialistica potrebbe anche far raggiungere quei famosi 6 punti necessari per raggiungere il voto di laurea di 90 mentre per la triennale è altamente difficile. L’unica possibilità è presentare una tesi, qualitativamente parlando, di alti livelli, risultare in regola con i corsi e riuscire a laurearsi entro le prime due sessioni di laurea.

Punti aggiuntivi si potrebbero ottenere qualora si siano maturate esperienze all’estero facendo parte di programmi comunitari come l’Erasmus o Socrates oppure come visiting student. Solitamente la condizione per avere l’aumento di punteggio è aver conseguito almeno 15 crediti formativi o diplomi e attestati di frequenza all’interno degli istituti stranieri riconosciuti dalla facoltà di appartenenza. In certi casi, dunque, si potrebbero ottenere fino a 9 punti in più, 11 se si tratta della laurea specialistica. Occorrerà, però, dimostrare le conoscenze acquisite mostrando di meritare un aumento così importante del voto base.

Ricapitolando, con la media ponderata del 23 degli esami di profitto dati durante il percorso universitario si potrà partire da un voto di laurea minimo di 84 su 110. Questo punteggio potrà rimanere tale oppure venire incrementato in media da un minimo di 3 punti ad un massimo di 6 in base a specifiche variabili. Presentando una tesi dal contenuto interessante e risultando in regola con i corsi si potrà passare, in linea di massima, dall’84 all’88/110, punteggio massimo del voto di laurea. Ottenere un punteggio ancora più elevato è difficile ma non impossibile secondo quanto citato in precedenza.

Per poter conoscere i criteri adottati in sede di laurea dalla propria facoltà è consigliabile accedere ai portali dell’università di riferimento ed entrare nelle sezioni dedicate. Di solito, le informazioni di interesse si trovano all’interno della sezione “Modalità di calcolo del voto finale” o simile. In questo modo si potrà ipotizzare il punteggio massimo del voto di laurea con la media del 23 e un voto di partenza di 84/110.

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