APE Social Donne 2019: ultimissime notizie, requisiti pensione anticipata per donne con figli

Pubblicato il 26 Apr 2019 - 8:47am di Federica Micheli

Con l’acronimo APE, si intende un sussidio in grado di accompagnare al raggiungimento della pensione alcune categorie di cittadini, introdotto nel 2016 dall’articolo 1, co 179 della legge 232.

I soggetti in questione devono vere compiuto almeno 63 anni di età e non devono essere titolari di altre pensioni dirette in Italia o all’estero.

L’APE Social è un tema di articolare interesse specialmente per le donne, di seguito sono riportati dunque tutti gli ultimissimi aggiornamenti posti in essere dal governo, i nuovi requisiti e come procedere per la richiesta di pensionamento anticipatore donne con figli.

APE social donne 2019: aggiornamenti e ultimissime notizie sulla pensione anticipata

Quando si parla di Ape Social Donne è bene chiarire che non si tratta di un espediente volto ad uscire prima dal mondo del lavoro, ma si riferisce a determinate categorie di persone, ben definite dalla legge.

Anzitutto è importante ricordare che L’ape Sociale è rivolto a tutti coloro che sono iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, oppure ai cittadini che si trovano in particolari sottrazioni di difficoltà quali: disoccupati, a seguito della cessazione di un rapporto lavorativo per licenziamento, per scadenza del contratto lavorativo a tempo determinato oppure per licenziamento per giusta causa.

Altra categoria di persone alle quali è rivolto l’Ape sono coloro che assistono una parente o un coniuge, portatore di gravi handicap dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, oppure che siano anch’essi affetti da problematiche fisiche, dunque portatori di 104.

Infine questo anticipo pensionistico è rivolto alle persone che hanno un’invalidità civile accertata pari o superiore al 74% e sono possedenti di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni.

L’Ape sociale presta una particolare attenzione anche alle categorie di lavoratori dipendenti che negli ultimi 10 anni, abbino svolto almeno per 7 una o più attività, così definite gravose, come conduttori di mezzi pesanti, personale delle professioni sanitarie, insegnati della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido, facchini, personale non qualificato ai servizi di pulizia, operatori ecologici etc…

Per il riconoscimento dell’indennità, alle donne vengono richiesti dei requisiti contributivi nettamente ridotti se madri di figli, nel limite massimo di due anni.

L’indennità APE Social per le donne decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di accesso al beneficio, ed è pari all’importo della rata mensile calcolata la momento dell’accesso alla prestazione, se questa ammonta ad un tetto inferiore a 1500 € o pari ad esso.

Se il soggetto richiedente ha già una contribuzione versata, il calcolo è effettuato pro quota per ciascuna gestione.

Generalmente si può affermare che il riconoscimento dell’anticipo pensionistico Ape Social Donne non è compatibile con l’attività lavorativa, tuttavia nel caso in cui i redditi non superino gli 8000€ lordi annui e con lo svolgimento di attività di lavoro autonomo nel limite di reddito di 4.800 euro lordi annui, è possibile continuare a svolgere dei lavori dipendenti.

Quello a cui tutti i soggetti interessati devono fare attenzione in questo 2019, sono le scadenze della pensione anticipata per le donne: con la quota 100 ed il decreto relativo al reddito di cittadinanza, anche L’APE è stata prolungata per tutto il nuovo anno, garantendo inoltre dei termini più flessibili per procedere alla richiesta. Infatti il termine previsto dalla normativa per procedere alla domanda era il 31 Marzo, tuttavia sono state previste altre due date che son il 15 Luglio e in ultima istanza il 30 Novembre.

Riguardo quest’ultima l’INPS ha fatto sapere che sarà possibile prendere in considerazione le richieste solo ed esclusivamente se, sono rimaste risorse disponibili.

Chiaramente questa soluzione prenderà primariamente in considerazione coloro che si maggiormente vicini all’età pensionabile.

Ape social donne con figli: requisiti 2019

La legge di bilancio 2018, ha dato l’avvio a quella che viene definita APE SOCIAL DONNE ROSA, ovvero una nuova opportunità offerta a tutte le donne che intendono andare in pensione anticipata.

Questa si rivolge a tutte le donne che sono disoccupate, che hanno dei gravi handicap fisici, che sono caregiver di un parente o un coniuge, oppure che sono madri.

Riguardo l’ultimo requisito è importante dire che le donne con figli hanno l’opportunità di andare in pensione grazie al beneficio di una riduzione fino a 2 anni dei contributi richiesti e con almeno 28 o 34 anni di anzianità contributiva sulla base delle regole previste per l’accesso all’Ape social.

Ricordando sempre le regole generali previste dalla normativa APE, le mamme possono accedere ad una serie di agevolazioni: se disoccupate, o se occupate nella cura di qualche parente invalido oppure se loro stesse sono affette da qualche deficit, l’ape può essere richiesta con almeno 28 anni d contributi, ovvero con un massimo di due anni di sconto contributivo (1 anno per ciascun figlio naturale o adottato); se invece sono impiegate in lavori usuranti, la richiesta può essere accettata a fronte di 34 anni di contributi versati, con un massimo di due anni di agevolazioni sui co tributi, pari ad un anno per ciascun figlio.

La riduzione è inserita nella manovra finanziaria messa a punto dal Governo e scatterà dopo l’approvazione da parte del Parlamento, dunque non ci dovrebbero essere mutamenti per questo 2019.

Ovviamente accederanno alle agevolazioni finanziarie tutte le donne che rispetteranno i requisiti previsti.

La richiesta di Ape social, non muta tuttavia l’età della pensione che invece resta agganciata in modo indissolubile all’aspettativa di vita.

Anche se molto spesso questa opzione è stata ampiamente criticata, è idoneo dire che  vuole sottolineare l’importante ruolo della donna all’interno del nucleo famigliare in quanto maggiormente predisposta alla cura e all’accudimento delle persone della propria famiglia, ma anche il suo fondamentale impiego in ambito lavorativo e sociale.

I termini di scadenza per procedere con tutto l’iter burocratico dell’Ape Social Rosa sono i medesimi dell’APE social donne tradizionale.

Grazie a questa iniziativa lo Stato tenta di agevolare alle donne il loro compito all’interno della società e all’interno della famiglia, prestando un occhio di riguardo anche a coloro che sono madri.

L’Ape social rosa, è un grande passo avanti nella società, anche se in molti casi è stato definitivo un palliativo per ciò che riguarda il duplice ruolo della donna svolto in casa e fuori e ai diritti essenziali che da questo deriverebbero.

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