Cerchi lavoro? Inventalo!

Pubblicato il 14 Ago 2013 - 9:00pm di Redazione

L’arte di arrangiarsi al servizio del lavoro

lavoro

Il tasso di disoccupazione cresce e, sia i ventenni in cerca di un primo impiego che i cinquantenni licenziati, non riescono a trovare un lavoro. Sfogliando riviste e quotidiani si legge più “Cercasi lavoro” che “Offresi lavoro” e qualora si riuscisse, osservando molto accuratamente, a scorgere qualche offerta di lavoro, bisogna considerare che sono poche per i molti pretendenti. Cosa fare allora? (Re)inventarsi, nel vero senso della parola. Spremersi le meningi, far fruttare le proprie idee e.. inventare un nuovo lavoro. Da dove partire, però, per trasformare un’idea in un affare economico? C’è chi ha mosso i primi passi da una passione personale, chi ha preferito dedicarsi al sociale e chi ha dato sfogo alla propria vena artistica.

Il nostro viaggio attraverso i lavori inventati più originali parte dall’Europa, in particolare dalla Svezia dove è stato inventato un sito, attraverso il quale è possibile dare un nome alle stelle e regalare la certificazione e la medaglia, in oro o argento, che vengono spedite a casa del cliente. Per soli 65 dollari è possibile comprare addirittura uno star kit e darlo in dono a chiunque si voglia nelle occasioni più speciali. Dal romanticismo svedese passiamo alla profonda irritazione di due giovani  canadesi per i chewing gum. Andrew e Joe hanno aperto un’impresa specializzata nella rimozione di gomme da masticare dalle proprietà private dei loro clienti. Come si legge nel loro sito web, i due imprenditori offrono un lavoro completo di rimozione di chewing gum attraverso prodotti professionali ed ecologici allo scopo di garantire al cliente un miglioramento estetico del proprio ambiente o esercizio economico. Rimaniamo in America, ma voliamo negli Stati Uniti, dove due texani, Justin e Dave, innamorati del bacon hanno creato il loro buisness attorno alla famosa pancetta affumicata. Visitando il loro sito, tra i tanti prodotti si scoprono il sale al bacon, la maionese al bacon, i pop corn al bacon e addirittura buste da lettera al gusto di bacon. Torniamo in Europa e arriviamo finalmente in Italia dove il sito toolazytodoit offre l’opportunità a tutti coloro che hanno idee, ma sono pigri per attuarle, di condividerle con altri che, magari, non hanno uno spirito fantasioso, ma fremono dalla voglia di aprire un’attività. Inventato da Paolo C. Conti, denominato the lazy guy, il sito è nato come un blog ed è diventato poi un sito di scambio di idee, tutte con lo scopo di creare lavoro. “Fiabe su misura”, non solo in Italia ma anche nel resto d’Europa, è un’attività appagante per coloro che la gestiscono e coloro che ne usufruiscono. Si tratta infatti di persone creative, con la passione per la scrittura che mettono la propria fantasia a disposizione di chiunque voglia regalare o regalarsi una storia, un racconto unico e speciale, scritto ad personam; il cliente sceglie il soggetto, la morale e tutto ciò di cui vuole parlare, mentre lo scrittore lo mette nero su bianco animando così un libro inimitabile.

Certo, alcune di queste idee sono strampalate, altre fanno sorgere spontaneo un sorriso, ma il concetto che c’è dietro l’invenzione di un lavoro è molto interessante. Come sappiamo l’ambito lavorativo si trova in una fase di stallo, così come l’economia italiana, cercare nuove soluzioni professionali è ,quindi, alla base di un rinnovamento economico che, non muovendo dalla politica interna, a causa della mancanza di un piano istituzionale solido, potrebbe partire da noi cittadini, proprio con  l’attuazione delle nostre idee attraverso le nostre poche (ormai in esaurimento) forze. Come un anno fa l’ex ministro Fornero affermò, i giovani italiani devono comprendere che non esiste più il posto fisso, ma nella convinzione che non tutti i ragazzi siano choosy, l’alternativa di inventarsi un lavoro può essere proficua e vantaggiosa, anche perchè il pregiudizio che gli italiani siano un popolo che sa arrangiarsi e reinventarsi forse non è solo un pregiudizio, ma una realtà.

Come diceva Giovanni Falconegli uomini passano ma le idee restano”: a chi non piacerebbe che la propria idea lavoro rimanesse nella storia a testimonianza dell’ingegno umano?

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