Documenti per Cambio Residenza 2019: quali sono necessari, quali da cambiare e da rifare

Pubblicato il 31 Mar 2019 - 3:43pm di Federica Micheli

Nel momento in cui un cittadino decide di trasferirsi da un comune verso un altro, è importante che questo cambio venga certificato e comunicato prontamente all’anagrafe della nuova residenza, entro i 20 giorni dall’ingresso nella nuova abitazione.

La burocrazia che ruota attorno a questo tema richiede una precisa documentazione, affinché ogni cosa sia in regola con la legge. Se anche voi siete prossimi al trasferimento presso un altro comune, ecco una breve guida relativa ai documenti necessari, a quelli da cambiare e da rifare.

Cambio di Residenza 2019: documenti necessari per presentare domanda

Il primo step da eseguire, nel momento in cui si decide di cambiare residenza, è quello di presentare un modulo di dichiarazione di cambio di residenza, da compilare presso gli uffici del nuovo comune. All’interno di questo, il soggetto interessato dovrà inserire informazioni relative al comune di residenza precedente, l’indirizzo dell’abitazione della nuova residenza, dati personali e dovrà presentare, se ne è in possesso, la patente di guida e la carta di circolazione della propria automobile.

Se il trasferimento riguarda un intero nucleo famigliare, un membro maggiorenne della famiglia dovrà presentare tutti i dati relativi ai componenti.

A questo modulo, si dovranno allegare copie fronte retro dei documenti d’identità del dichiarante ed eventualmente di tutti i famigliari.

Entro 45 giorni lavorativi verranno eseguiti tutti i controlli necessari dal comune relativi alla documentazione presentata, per evitare di incappare in situazioni spiacevoli e dichiarazioni non conformi alla realtà.

La procedura di presentazione della modulistica è nettamente più snella rispetto al passato, infatti dagli ultimi anni è possibile inviare tutto il necessario tramite fax, posta elettronica ordinaria o raccomandata; altra via a disposizione è quella di inviare il modulo al nuovo comune con posta elettronica sottoscrivendo  tramite una firma elettronica, o inviare il modulo compilato e firmato tramite la propria casella di posta elettronica.

Inoltre è importante che i cittadini provenienti da un paese non appartenente all’Unione Europea, presentino il proprio passaporto valido ed il permesso di soggiorno.

La nuova residenza parte fin da subito, tuttavia la condizione legale si perfeziona al momento della visita del vigile. Solo nel caso in cui vengano riscontrate anomalie o problemi, si può procedere alla sospensione della richiesta di residenza.

Documentazione da cambiare dopo il cambio di residenza 2019

Oltre alla comunicazione all’anagrafe, il trasferimento presso un’altro comune di residenza deve essere comunicato anzitutto al datore di lavoro, affinché questo possa modificare tutti i dati del richiedente relative alle pratiche per i contributi fiscali ed eventuali visite fiscali.

Anche il medico di famiglia deve essere informato del cambio in questione, affinché si possa successivamente procedere ad una richiesta per avere un nuovo professionista di riferimento.

Fondamentale è poi la tempestiva comunicazione all’agenzia delle entrate per eventuali comunicazioni ed in caso di variazioni in ambito fiscale.

Questo punto è anche importante per il pagamento del Canone Rai, il quale da quest’anno è strettamente collegato con la bolletta elettrica; il cittadino che sta per cambiare la propria residenza dovrà assicurarsi che questa comunicazione avvenga entro i 20 giorni del trasferimento, indicando solamente il numero del Canone in questione.

Un’attenzione particolare è riservata alla fornitura elettrica, per la quale è bene considerare due casi: quando la nuova residenza è priva di allacciamenti, si dovrà procedere ad una documentazione per un contratto col distributore, quando ci sono già tutti gli allacciamenti, sarà necessario semplicemente cambiare le volture degli stessi contratti già precedentemente stipulati col vecchio proprietario.

Se il cittadino che sta per effettuare il cambio è un pensionato oppure un disoccupato, l’ente da contattare sarà l’INPS.

Infine al momento del trasferimento è bene avvertire anche la propria agenzia assicurativa di riferimento, in quanto molti dei pacchetti offerti, variano classe di rischio a seconda della zona di residenza del proprio cliente.

Uno dei primi dubbi che sorgono a coloro che stanno per cambiare residenza è relativo all’aggiornamento dei dati sulla propria carta di identità e sul passaporto.

Già da qualche decennio il Ministero dell’Interno ha deciso che non c’è alcuna fretta nel cambio di informazioni all’interno del proprio documento di riconoscimento, in quanto a seguito della comunicazione ufficiale del cambio presso gli uffici del comuni, l’aggiornamento avverrà automaticamente alla scadenza.

Il discorso è esattamente il medesimo anche per quello che riguarda il passaporto, in quanto la sua funzione essenziale  quello di permettere il riconoscimento effettivo della persona, e questo non ha nulla a che vedere col proprio indirizzo di residenza.

Bisogna prestare una particolare considerazione anche per la documentazione relativa alla TARI  (tassa sui rifiuti) e IMU (tassa immobili di proprietà), in quanto bisogna comunicare secondo un termine variabile agli uffici preposti, l’avvenuto trasferimento.

La tessera elettorale è un altro documento molto importante, tuttavia anche in questo caso l’aggiornamento viene automaticamente, seppur molto spesso si verifica la non coincidenza della tempistica per problematiche burocratiche.

Documenti da rifare a seguito del cambio di residenza 2019

L’iter da seguire a seguito di un cambio di residenza comporta anche il rinnovo di alcuni documenti molto importanti per essere in piena regola.

Anzitutto è fondamentale comunicare l’ufficio anagrafe il modulo relativo all’aggiornamento per la patente. In passato il comune di riferimento, comunicava direttamente con la Motorizzazione civile il passaggio e quest’ultima a sua volta inviava un piccolo talloncino da applicare sul proprio riconoscimento di guida.

Con la revisione del Codice della strada avvenuta nel 2013, questo passaggio è diventato superfluo, così che ad oggi è sufficiente compilare un modulo presente già agli uffici dell’anagrafe che verrà inviato al Ministero, il quale procederà all’aggiornamento dei dati dell’interessato all’interno degli archivi informatici.

Il certificato di proprietà del veicolo comporta qualche grana in più in caso di cambio del comune di residenza.

La nuova regolamentazione in materia, vuole che i soggetti interessati presentino agli uffici del comune i propri dati sensibili, gli estremi della patente di guida e la targa della vettura o delle vetture in possesso, in modo tale che venga rilasciato un tagliando da mantenere con tutti i documenti necessari alla circolazione, in attesa dell’arrivo per posta del tagliando che certifica il cambio avvenuto.

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