Allarme litorale laziale: numerosi i casi di dermatite

Pubblicato il 27 Lug 2015 - 3:40pm di Claudia Minetti

Quest’anno diverse località balneari del litorale laziale si sono imbattute in problemi di inquinamento e tossicità che hanno causato molti casi di dermatite e problemi intestinali, soprattutto tra i bambini. Se per alcune si tratta di una storia che si ripete ogni anno, per altre la faccenda si complica perché parliamo di località a cui è stata riconosciuta la bandiera blu. In particolare nella provincia di Latina, ma non solo.

La bandiera blu non mette in salvo da sgradevoli sorprese: casi di dermatite

 A Ventotene, dove il depuratore ha problemi, le fogne sono esplose a causa dell’affluenza di turisti delle ultime settimane, riversando liquami sulla scogliera.

A Terracina, che da quest’anno ha conquistato per la prima volta la bandiera blu, i bagnanti si sono imbattuti in un mare torbido, schiumoso, con pesci morti a galla e blatte sulla spiaggia. L’ARPA, chiamata a verificare lo stato delle acque, ha però “tranquillizzato” tutti affermando che in base alle analisi fatte, non si tratta di inquinamento ma di fioriture algali straordinarie dovute al gran caldo. L’acqua, nei giorni scorsi, ha, infatti, toccato i 31°.

A Sabaudia, invece, una marea scura arrivata all’improvviso la scorsa settimana, ha causato un fuggi fuggi tra i bagnanti. La causa, un errore nel sistema di pompaggio e drenaggio del vicino lago di Paola per cui l’acqua lurida del lago è finita in mare attraverso il canale Caterattino. “Tutto risolto. C’è stato un errore dell’addetto al sistema di pompaggio, ma ora convoglieremo quell’acqua nella condotta sottomarina e azzereremo qualsiasi problema a riva”, ha affermato il sindaco Maurizio Lucci. Sta di fatto che si fanno ancora i conti con le decine di granchi morti (sempre per il caldo) che galleggiano a riva. Per non parlare dell’invasione delle meduse a cui si sta assistendo questi ultimi giorni. Molti bagnanti, soprattutto bambini, hanno manifestato problemi dermatologici, reazioni cutanee e problemi intestinali. Anche in questo caso l’ARPA è stata chiamata per analizzare e tenere sotto controllo lo stato delle acque.

Ad Anzio, unico sito nella provincia di Roma ad aver ottenuto la bandiera blu, alcuni bambini sono stati portati al Pronto Soccorso perché dopo aver fatto il bagno si sono sentiti male. Anche in questo caso con dermatiti e infezioni intestinali, probabilmente dovute al dragaggio della sabbia dal porto, contaminata dagli scarichi delle barche.

Litorale laziale: preoccupazione per chi lavora nel settore balneare

Un bagnino che presta servizio presso uno stabilimento di Sabaudia, famosa per i vip che vi soggiornano, ha affermato che  il problema che  sta investendo queste ridenti località è in sostanza il cambiamento climatico che sta modificando l’ecosistema e le temperature dei nostri mari. Le alghe, le meduse, la moria di pesci…. Tutto porta ad un aumento della tossicità dell’acqua e di conseguenza ai problemi con cui si stanno scontrando bagnanti e stabilimenti, che in questo modo rischiano di veder diminuiti i turisti.

Insomma, la stagione è ancora nel pieno della sua attività ma i dati e le casistiche non sono affatto confortanti. A rischio non è solo la salute delle persone ma anche il turismo marittimo italiano che negli ultimi anni sta, purtroppo, subendo un trend negativo.

Info sull'Autore

Nata a Roma un po' di anni fa, ha sempre avuto molteplici interessi, cimentandosi in molti campi tra discipline sportive e musicali. Appassionata anche di cinema e letteratura, nonostante le tante "distrazioni" si è laureata in Giurisprudenza ed è diventata giornalista pubblicista. In questi ultimi anni ha trovato anche il tempo di sposarsi e adottare una splendida bambina.

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