Ammortizzatori sociali, dati Inps su cassa integrazione e disoccupazione in calo ma la Uil rileva anomalie

Pubblicato il 19 Set 2015 - 1:03pm di Ubaldo Cricchi

L’Inps ha diffuso i dati di agosto relativi all’utilizzo degli ammortizzatori sociali, sottolineando il fatto che sono stati riscontrati, nel giro di un anno, degli importanti cali del ricorso alla cassa integrazione (-41,27%) e delle domande di disoccupazione (-32,4%). Risultati sulla carta soddisfacenti, con il ministro Poletti che con orgoglio ha ribadito il buon funzionamento delle riforme e i loro positivi effetti sulla ripresa del Paese.

Ammortizzatori sociali in calo, ma per la Uil i conti non tornano

Ma al segretario confederale Uil Guglielmo Loy i conti non tornano: dalle statistiche sugli ammortizzatori sociali che sono state diffuse sembrerebbe che in 49 Province ci siano state zero ore di cassa integrazione ordinaria, ma anche che in 9 Province non siano state concesse ore di cassa straordinaria e che in 8 non ci siano state ore per la deroga. Per il sindacalista queste 66 caselle vuote rappresentano un dato poco credibile.

Lo strano è che il mancato ricorso agli ammortizzatori sociali sia stato riscontrato non solo in aree dove ci sono poco aziende, ma anche nelle zone più industrializzate: Loy non può credere che neanche nella provincia di Brescia, la più ricca di industrie in Italia, non sia stata concessa nemmeno un’ora di cassa integrazione ordinaria. Nell’agosto dello scorso anno solo in una provincia si registravano zero ore autorizzate: sembra improbabile che questo dato si possa presentare ora in 66 province.

Allora come è possibile spiegare questo drastico calo? Secondo Loy, visto che i processi che autorizzano le ore di cassa integrazione sono di natura amministrativa, è possibile che il dato relativo ad agosto sia slittato al mese successivo (anche solo per banali motivi come lo stop delle amministrazioni per le ferie). Il rappresentante della Uil non esclude che ci possa essere una piccola ripresa, ma i dati sono così anomali che il Governo avrebbe dovuto pensare bene se diffonderli o meno.

Cassa integrazione e disoccupazione, i dati diffusi dall’Inps presentano anomalie

Ma anche gli altri dati sugli ammortizzatori sociali presentano qualche anomalia: a luglio 2015 le domande di disoccupazione (considerando Aspi, Naspi, mini Aspi, disoccupazione ordinaria e speciale edile e mobilità) sono state 208.000. Un calo del 32,4% rispetto al dato dell’anno precedente, ma anche un aumento del 51% rispetto a giugno 2015. Dati contrastanti che testimoniano la presenza di una confusione.

La lavorazione della Naspi è partita in ritardo, quindi di dati si possono interpretare sia come un reale aumento del numero dei licenziamenti oppure come un accumulo di richieste arrivate nei mesi precedenti: in ogni caso, prosegue Loy, i dati difficilmente corrispondono alla realtà. Versione confermata anche dall’Inps, che ammette che sulla contrazione delle domande di luglio 2015 può aver influito il fatto che la Naspi è ancora nei suoi primi mesi di vita.

Info sull'Autore

Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

Lascia Una Risposta