Cambio Euro Dollaro ai massimi ad aprile 2016: quotazione, previsioni breve e lungo periodo e consigli su come investire nel Forex

Pubblicato il 4 Apr 2016 - 5:27pm di Giorgio Longobardi

Aggiornamenti di aprile 2016 sul cambio Euro Dollaro, che raggiunge i massimi di quotazione. Scopriamo l’andamento e le previsioni di Forex.

Puntiamo i riflettori sul cambio tra euro e dollaro, una relazione valutaria proiettata verso picchi di rendimento a dir poco sorprendenti e aperta a qualsivoglia tipologia di pianificazione strategica. Aprile 2016, quindi, si presenta come un mese particolarmente ricco per le monete appena citate, i conseguenti investimenti sui loro andamenti valutari non faranno altro che riempire il portafoglio finanziario di qualunque trader.

Il Forex, così come gli altri strumenti finanziari legati al trading online, è un’attività che va praticata senza lasciare nulla al caso, sapendo di poter contare su un bagaglio di conoscenze teoriche e pratiche all’altezza della situazione. Il tanto agognato margine speculativo da cui trarre un profitto più o meno consistente passa attraverso una serie di considerazioni finanziarie che non possono assolutamente prescindere da un monitoraggio, in tempo reale, delle variazioni del mercato valutario, positive o negative che siano. D’altro canto, le monete estere contemplate dal Forex rivestono un ruolo da protagonista all’interno di asset merceologici di un certo spessore, per cui il loro reciproco abbinamento valutario risponde a quelle che sono le esigenze di  un sistema finanziario che punta, sempre e comunque, a delle performance piuttosto soddisfacenti. Passiamo ora ad un approfondimento sul forex trading online con le previsioni del mese in corso ottenute grazie ai dati di FXMaster, che potrebbero dare ottimi risultati agli investitori dopo gli ultimi movimenti di rialzo per il cambio tra euro e dollaro USA.

Cambio Euro Dollaro al massimo: quotazione aprile 2016 e previsioni per il breve e lungo periodo

Terminate le premesse del caso, occorre concentrarsi sui dati concreti del rapporto tra euro e dollaro nel mese di aprile 2016, quadro in divenire che si prospetta dai massimi rendimenti e dalle molteplici gratificazioni personali. Il recente rimbalzo della moneta dell’eurozona nei confronti della valuta a stelle strisce è stato il risultato di una settimana alquanto fondamentale per la finanza pubblica e privata, caratterizzata dall’affermazione della presidente della Federal Reserve americana Yellen riguardante l’allontanamento di un imminente rialzo dei tassi d’interesse americani. Il primo segno evidente di questa importante presa di posizione è stato il raggiungimento di una quotazione pari a 1,1389 a seguito di una resa settimanale più che positiva attestatasi sul 2% netto. Qualche giorno dopo, l’euro-dollaro ha addirittura superato la soglia dell’1,13 schizzando fino ad un massimo intraday di 1,1437 e delineando un quadro previsionale da sviscerare con tutte le accortezze del caso.

Per quanto il discorso della Yellen abbia cauterizzato, con effetti pressoché repentini, il rialzo dei tassi di interesse, non va sottovalutata l’incidenza di una crisi del petrolio che continua a mietere una vittima finanziaria dopo l’altra dando sostanza a un pericoloso outlook economico dal raggio d’influenza estremamente ampio. Riguardo alle previsioni di breve e lungo periodo, è consigliabile muoversi con una certa cautela. La crescita della fiducia dei consumatori americani, assieme alla compensazione positiva di un mercato del lavoro in continua evoluzione, lascerebbe pensare che gli investimenti di breve periodo potrebbero essere alquanto gratificanti, se non altro per via di un rimbalzo generale abilissimo nel migliorare qualunque genere di trend in pochissimo tempo; e invece, a dispetto di ciò, i principali analisti del settore suggeriscono di orientarsi verso orizzonti in long poiché forieri di svariati target price su cui giostrare le proprie transazioni. Qualora si decida di investire con decisione sul cambio tra euro e dollaro americano, occorre farlo con la giusta cognizione di causa.

Cross euro-dollaro, le strategie rialziste e ribassiste: come investire nel Forex ad aprile 2016

Restando fermi al tema centrale di questa analisi, è possibile sviluppare due tipi di strategia da usare come linea guida per qualsivoglia tipologia di investimento finanziario. La strategia rialzista sul cross euro-dollaro prevede l’apertura di posizioni rialziste nel caso in cui ci si trovi davanti a una chiusura oraria maggiore di 1,1395, a untarget price pronosticato a 1,1431 e 1,1458, e a un stop loss in caso di close orario minore di 1,1318. Se si manifesta una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,1458, bisogna mantenere la posizione rialzista per cercare di insinuarsi nell’area tra l’1498 e l’1535 ed approfittare degli eventuali esiti positivi; inoltre, sono caldamente consigliati i long speculativi per fronteggiare gli scivoloni verso l’area 1,1029 grazie al supporto di poderosi rimbalzi verso le zone di prezzo più allettanti.

La strategia ribassista per il cross euro-dollaro, invece, si caratterizza per l’apertura di posizioni short da contrapporre a una chiusura oraria minore di 1,1318,a un target price tra 1,128 e 1,1257, e uno stop loss maggiore di 1,1395. Per quanto riguarda gli short speculativi, è necessario impiegarli di fronte a probabili estensioni al rialzo orbitanti nell’area intorno all’ 1,1569. In questo modo,si può tentare di sfruttare  i possibili pull-back in area 1,1535 e 1,1498, e lo stop loss in caso di close orario maggiore di 1,1606. Quanto esplicato sino ad ora dimostra che investire nel Forex non è un compito affatto semplice, anzi. Se ciò, poi, non fosse abbastanza, si può sempre puntare al supporto telematico offerto dai broker online, vere e proprie piattaforme di intermediazione finanziaria specializzate nella trattazione degli strumenti del trading online e nella proposizione di vantaggi e servizi commerciali di sicuro affidamento. Fra questi, il conto demo gratuito, un’area multimediale in cui è possibile sperimentare ogni genere di strategia a costo zero.

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