Candidati Sindaco di Roma 2016, programmi elezioni: perché votare Giachetti, Marchini, Meloni e Raggi

Pubblicato il 31 Mag 2016 - 4:16pm di Ubaldo Cricchi

Ci avviciniamo a grande velocità all’appuntamento con le Amministrative del 5 giugno 2016, quando i cittadini di più di 1.300 Comuni italiani saranno chiamati alle urne; è inutile negare che c’è tanta curiosità soprattutto su quanto succederà nella Capitale: chi la spunterà tra i candidati al ruolo di Sindaco di Roma? Perché si dovrebbe votare per Giachetti, Marchini, Meloni e Raggi?

Conosciamo i candidati Sindaco di Roma alle Amministrative del 5 giugno 2016

Molto spesso, quando sono chiamati ad esprimere la propria preferenza sul primo cittadino, gli elettori non si informano abbastanza e basano le loro scelte sull’appartenenza del candidato a quello o quell’altro partito, su quel poco che si è sentito dire ai telegiornali o sulla classica sensazione “a pelle” che gli trasmette la persona. In questo articolo cercheremo di conoscere meglio i candidati a Sindaco di Roma, vedendo i punti principali dei loro programmi. Prenderemo in considerazione i quattro candidati che sembrano avere più chance di arrivare al secondo turno e li esamineremo in rigoroso ordine alfabetico.

Il candidato del centrosinistra: Roberto Giachetti

Iniziamo con Roberto Giachetti, il candidato del centrosinistra che ha vinto le primarie del Partito Democratico e che viene appoggiato anche da Italia dei Valori, Socialisti, Radicali, Verdi e le liste Roma Torna Roma e Democratici e Popolari. La storia recente della Capitale è segnata da un dominio del centrosinistra, che ad eccezione della parentesi tra il 2008 e il 2013 governa la Capitale dal 1993; questo può essere un vantaggio per il candidato del PD, ma visti i recenti scandali la cosa potrebbe anche rivelarsi un boomerang. Il programma completo di Giachetti come Sindaco di Roma è un volume di cento pagine, ma può essere riassunto con i dodici punti principali che rappresentano le priorità:

  • Portare una nuova amministrazione più intelligente e più vicina alle esigenze dei cittadini: questo vuol dire affidare ai Municipi la maggior parte delle attività amministrative come le politiche sociali e la manutenzione del verde, in modo do costruire un Comune di prossimità che favorisca la partecipazione dei cittadini.
  • Migliorare la mobilità: l’obiettivo è quello di far risparmiare ai romani circa 30 minuti de tempo che perdono imbottigliati nel traffico. Si punta al rilancio del ferro e ad altri interventi importanti come la corsia preferenziale sulla Tiburtina, la pista ciclabile sulla Nomentana o il progetto del Grande Raccordo Anulare delle Bici.
  • Per l’urbanistica vuole censire le opere incompiute per completarle: insieme ai Municipi ci sarà l’individuazione delle opere rimaste a metà e poi si definirà il programma per il loro completamento, con tempi e costi certi e dando priorità alle periferie e ai bisogni più urgenti della popolazione.
  • Migliorare la situazione relativa ad ambiente e rifiuti: entro cinque anni portare la differenziata al 65% e fare il porta a porta in tutti i Municipi sono gli obiettivi principali, che vanno ad affiancarsi a quelli delle Isole Ecologiche e ai centri per il riuso. In tutto 200 milioni di investimento per avere un risparmio annuo di 80 milioni e una riduzione della Tari del 20%.
  • Per quanto riguarda la sicurezza e il decoro il nemico numero uno è rappresentato dalle buche: i cittadini con il numero verde potranno fare le segnalazioni e la città verrà divisa in quattro lotti che saranno affidati ad operatori specializzati per la cura del manto stradale.
  • Welfare: in città ci sono troppe disuguaglianze. Tra le priorità c’è il Piano per il superamento dell’emergenza casa, con liste d’attesa più corte e l’istituzione dei buoni casa al posto del sistema dei residence.
  • Economia, in arrivo il Piano strategico per Roma: uno strumento fondamentale che sarà pronto per il 2030, creato con la collaborazione di Università, associazioni, imprese e parti sociali.
  • Cultura: l’obiettivo è restituire la cultura ai romani con il programma La Cultura adotta un Municipio.
  • Turismo: la tassa di soggiorno va rivista per favorire il turismo giovanile e familiare. Si trasformerà in una tassa di scopo con cui finanziare la promozione e i servizi del turismo romano, che deve tornare ad essere al centro dell’identità e dell’economia della Capitale.
  • Olimpiadi 2024: Giachetti sostiene la candidatura di Roma, ma tutto all’insegna della trasparenza, della sostenibilità, dell’accessibilità e dei miglioramenti alla città.
  • Educazione e scuole aperte: le scuole, nel rispetto dell’autonomia degli istituti, resteranno aperte anche nel pomeriggio, diventando uno spazio per i cittadini. L’obiettivo è quello di aprirne due per ogni Municiio già nel primo anno di mandato.
  • Bilancio, revisione della spesa, riduzione delle tasse e lotta all’evasione: l’Assessore del Bilancio si occuperà anche della spending review e con la sua squadra nei primi sei mesi definirà un piano per l’eliminazione degli sprechi e il miglioramento dell’Amministrazione dal punto di vista dell’efficacia. Le risorse ricavate potranno essere utilizzate per i servizi per i più deboli e ridurre le tasse.

Il programma di Alfio Marchini, spalleggiato anche da Forza Italia

Proseguiamo a conoscere meglio i candidati a Sindaco di Roma passando ad Alfio Marchini, esponente di una famiglia di imprenditori nel campo dell’edilizia. Marchini può contare sull’appoggio della sua Lista omonima, di Roma Popolare, Cantiere Italia, Rete Liberale, Rivoluzione Cristiana e, soprattutto, Forza Italia. Il suo programma, intitolato Io Amo Roma – Agenda del Fare, è composto da 101 punti suddivisi in macro-categorie (per saperne di più è sufficiente scaricare il PDF sul sito ufficiale della Lista Marchini dove vengono illustrati in modo analitico tutti i 101 punti del programma) in cui vengono illustrati:

  • gli interventi per cambiare il modello-Roma con la liberazione delle energie soffocate dai partiti;
  • le misure per migliorare la qualità di manutenzione, decoro ed efficienza;
  • un verde urbano più pulito, curato e attrezzato;
  • la trasformazione del problema rifiuti in una risorsa per il cittadino;
  • la nuova mobilità urbana;
  • il miglioramento dell’immagine della città per un favorire un turismo di qualità “Dentro la storia, verso il futuro”;
  • rinforzare il tessuto delle imprese commerciali romane, il vero motore dell’economia cittadina;
  • maggiore attenzione ai servizi alla persona; maggiore sicurezza e nuove regola per l’ordine pubblico;
  • la riqualificazione urbana e superamento della contrapposizione tra Centro e Periferia;
  • creare un ponte tra modernità e lavori con la tecnologia e la digitalizzazione.

I punti del programma di Giorgia Meloni

Rimaniamo in ambito di Centrodestra: neanche stavolta è stato trovato l’accordo per presentare un unico candidato, quindi oltre a Marchini nell’elenco dei candidati a Sindaco di Roma c’è anche Giorgia Meloni. L’ex Ministro della Gioventù è appoggiata da Fratelli d’Italia, Noi con Salvini, Partito Liberale e le liste civiche Lista con Giorgia e Federazione popolare per la Libertà. Sul sito di Giorgia Meloni è riportato l’intero programma di cui qui elenchiamo i titoli:

  • Qui c’è una storia eccezionale
  • Qui vogliano che Roma sia davvero Capitale
  • Qui a Roma il debito lo azzeriamo
  • Qui è nato il diritto, qui risorge la legalità
  • Qui non ci si serve della città, qui si serve il bene comune
  • Qui si mette ordine al Gruppo Comune di Roma
  • Qui si fa pulizia, subito e ovunque
  • Qui a Roma si va veloci
  • Qui Roma si rigenera: nella bellezza
  • Qui si fa il più grande museo del mondo
  • Qui la periferia è un altro centro
  • Qui a Roma la casa non può essere un privilegio
  • Qui a Roma si riparano le strade e non si finanziano opere inutili
  • Qui a Roma il verde si fruisce, si rispetta e si ama
  • Qui a Roma si vive sicuri
  • Qui a Roma bimbi e famiglie sono protagonisti
  • Qui a Roma i servizi sociali funzionano
  • Qui a Roma si fa l’impresa Made in Rome
  • Qui a Roma c’è la Grande Bellezza
  • Qui a Roma si corre verso le Olimpiadi e non solo.

Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle e gli 11 Passi per Roma

Ultimo (ma solo perché seguiamo l’ordine alfabetico) candidato a sindaco di Roma che prendiamo in considerazione oggi è Virginia Raggi, avvocato e già consigliere comunale. In molti la danno come la candidata che otterrà più voti e come sicura protagonista nei ballottaggi, forse perché può rappresentare un segno di discontinuità rispetto al non esaltante passato (e il titolo della sua campagna elettorale, Coraggio, è ora di mandarli a casa, esprime proprio questa sensazione). Raggi è sostenuta solo dalla lista del Movimento 5 Stelle e il suo programma si chiama 11 passi per Roma

  • Mobilità: priorità per i mezzi pubblici, più spazio e sicurezza per le biciclette, nuovi investimenti sul ferro leggero.
  • Rifiuti: con il riuso e il riciclo si può risparmiare e creare posti di lavoro. Nuovi mezzi Ama, isole ecologiche, servizio di raccolta domiciliare e multe salate per chi non rispetta la città.
  • Trasparenza: i conti devono essere alla luce del sole, l’operato degli amministratori deve essere controllato per una maggiore efficienza e una riduzione degli sprechi. Maggiore vigilanza sugli appalti.
  • Ambiente: parchi e spiagge a cinque stelle, più natura protetta e regole chiare sulle aree verdi.
  • Sicurezza: riorganizzazione del Corpo di Polizia Locale e maggior sicurezza stradale, superamento dei campi rom e censimento patrimoniale per tutti gli insediamenti.
  • Politiche sociali: nuovo Piano Regolatore Sociale, servizi 24 ore su 24, progetti per gli anziani e massima serietà nella gestione dei migranti.
  • Casa: diritto ad abitare in un alloggio adeguato al nucleo familiare, affitti non superiori al 20% del reddito, recupero degli immobili e degli alloggi perduti.
  • Scuola: asili pubblici e scuole in sicurezza, mense sostenibili, nuovi percorsi educativi e iscrizioni più semplici.
  • Arte, cultura e sport: trasparenza e meritocrazie sui fondi per la cultura, sostegno all’artigianato, spazi per arte e cultura anche in periferia, impianti sportivi in regola e più efficienti, parchi e ville che diventano palestra all’aperto.
  • Turismo e sviluppo: maggior decoro, trasporti migliorati ,maggiore sicurezza e promozione sono gli strumenti per valorizzare il patrimonio culturale della Capitale e riportare il turismo.
  • Dalle periferie al centro: blocco all’espansione urbana, nuove regole per gli abitanti perduti, salvaguardia della campagna romana, rete diffusa i servizi per far sentire a tutti di essere al “centro”.
Info sull'Autore

Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

Lascia Una Risposta