Come gestire il reflusso gastroesofageo: consigli utili

Pubblicato il 9 Apr 2023 - 9:28am di Redazione

Il reflusso gastroesofageo è un disturbo molto comune che colpisce numerose persone, di tutte le età. Si verifica quando il contenuto di acido nello stomaco refluisce nell’esofago, causando così una sensazione di bruciore o dolore al petto, noto come bruciore di stomaco.

Sebbene sia un disturbo relativamente comune, il reflusso può essere fastidioso e particolarmente debilitante, tanto da arrivare a impedire lo svolgersi di molte attività quotidiane.

Tuttavia, ci sono alcune semplici misure che le persone possono adottare per alleviare i sintomi, migliorare la qualità della vita o anche prevenirne l’insorgenza.

In questo articolo cercheremo di fornire tutte le risposte necessarie a combattere questo disturbo, tra cui ad esempio: come è possibile prevenirlo? È necessario usare per forza dei farmaci? E i rimedi della nonna funzionano per il reflusso gastroesofageo?

Che cos’è il reflusso gastroesofageo e quali sono i fattori di rischio

Come abbiamo accennato, il reflusso è una condizione medica che si verifica quando il contenuto dello stomaco risale verso l’esofago, causando una fastidiosa e a volte debilitante sensazione di bruciore all’altezza del petto.

Esistono numerosi fattori di rischio associati a questa condizione, tra cui i più importanti sono:

  • La dieta. Alcuni alimenti e bevande, come gli agrumi, il cioccolato, il caffè, gli alimenti piccanti o gli alcolici, possono irritare lo stomaco ed essere perciò causa del reflusso. Inoltre, mangiare pasti troppo abbondanti o consumare cibi ricchi di grassi può aumentare la pressione sullo stomaco e contribuire a sua volta all’insorgenza del disturbo.
  • Lo stile di vita. Alcuni elementi del nostro stile di vita possono rientrare tra i fattori di rischio, come ad esempio il fumo di sigaretta, che provoca un rilassamento dei muscoli tra lo stomaco e l’esofago, favorendo così il reflusso. Inoltre, la mancanza di attività fisica può indebolire il sistema digerente, rendendo più difficile la digestione ed essere un altro fattore di rischio.
  • Alcune patologie pregresse: tra queste, ad esempio, l’obesità, l’ernia iatale o la sindrome dell’intestino irritabile.

Esistono fortunatamente dei metodi che possono aiutare a prevenire questa condizione o curarla, ma in caso di presenza di sintomi è consigliato rivolgersi al proprio medico per valutare le opzioni di trattamento più idonee a noi.

Prevenzione: come impedire la sua insorgenza

Il reflusso è un disturbo particolarmente fastidioso, che causa dolore al petto, rigurgito acido e difficoltà nella deglutizione. Rientra perciò negli interessi di tutti quello di riuscire a prevenirlo, soprattutto se si è consapevoli di essere portati a soffrirne.

Tra le indicazioni, c’è sicuramente quella di evitare cibi e bevande che possono irritare lo stomaco, come ad esempio il caffè, il cioccolato, i cibi piccanti, quelli grassi, gli alcolici e le bevande gasate.

Facendo attenzione all’alimentazione, perciò, è bene anche cercare di mantenere un peso sano, combattendo contro l’obesità che è un fattore di rischio. Il mangiare sano è l’indicazione primaria, ma è fondamentale anche svolgere regolare esercizio fisico.

Uno dei momenti in cui è più facile che emerga il reflusso gastroesofageo è la notte, quando ci mettiamo a letto, perché la posizione facilita la risalita dei succhi gastrici.

Per aiutare il nostro corpo a combattere questa condizione e non venirne colpiti, è utile cercare di non mangiare troppo prima di andare a letto e aspettare almeno 3 ore dopo i pasti, prima di coricarsi.

Il fumo, poi, è un altro dei fattori di rischio ed è perciò un buon consiglio quello di smettere di fumare, non solo per proteggersi dal reflusso ma per contribuire alla nostra salute. Infine, può essere d’aiuto l’alzare il capo durante la notte, usando dei cuscini alti, per cercare di assumere una posizione che rende più difficile la risalita dei succhi gastrici dallo stomaco all’esofago.

Farmaci o rimedi della nonna?

Nonostante i rimedi della nonna non siano considerati scientifici e quindi non sempre vengono presi in considerazione, è comunque appurato che alcuni metodi e soprattutto alcuni prodotti naturali siano in realtà di grande aiuto.

È possibile infatti assumere tisane o integratori alimentari per aiutare a proteggere il nostro stomaco e impedire l’insorgenza del reflusso. Tra le sostanze benefiche maggiormente indicate abbiamo:

  • Malva
  • Liquirizia
  • Altea
  • Zenzero
  • Aloe vera

Ma anche il bicarbonato si è dimostrato particolarmente utile o tutti i prodotti che contengono gli alginati, sostanze in grado di creare una sorta di gel protettivo nello stomaco.

Tra gli altri consigli e rimedi naturali c’è sicuramente tutto ciò che può portare a eliminare i fattori di rischio, e quindi la sana alimentazione, l’attività fisica e l’eliminazione di alcuni cibi e bevande.

In caso di condizioni più gravi, particolarmente debilitanti o in cui non si ha modo di controllare la problematica tramite i rimedi naturali, è suggerito rivolgersi al proprio medico che saprà prescrivere la terapia farmacologica più indicata al caso specifico.

Conclusioni

Il reflusso gastroesofageo è un disturbo molto comune che può causare dolore al petto e difficoltà nella deglutizione. Fortunatamente, esistono metodi che possono impedire la sua insorgenza o alleviare i sintomi, come controllare la propria alimentazione e lo stile di vita.

Nonostante i metodi naturali, i cosiddetti rimedi della nonna, siano molto utili in questo caso, di fronte a condizioni più gravi e debilitanti è consigliabile sempre rivolgersi al proprio medico.

Info sull'Autore

Lascia Una Risposta