Come risparmiare sulla bolletta della luce: consigli e dettagli su energia reattiva e picchi di potenza

Pubblicato il 25 Nov 2015 - 8:31am di Daniele Celli

Come riuscire a risparmiare sul costo della bolletta della luce, facendo attenzione ad importanti consigli e aspetti come l’energia reattiva e i picchi di potenza. Nella guida che stiamo per presentarvi troverete tutto ciò che vi serve per capire che cosa sono questi fattori e, soprattutto, come sfruttare tali competenze per abbattere una volta per tutte il prezzo della bolletta.

Come risparmiare sulla bolletta della luce

E’ di alcuni mesi fa la notizia di trovare in bolletta anche il Canone Rai a partire dal 2016, per un costo sempre più elevato da sostenere. E’ per questo che può essere utile a chiunque capire come fare, nel migliore dei modi e con la massima efficacia (nonché evidente sin da subito), a ridurre il prezzo della bolletta. Partiamo da una prima analisi dell’energia reattiva e dei picchi di potenza: due aspetti a molti sconosciuti, ma da non trascurare assolutamente. Almeno se si ha intenzione di portare a termine l’obiettivo risparmio. Dopo di che passeremo alla parte più concreta della guida, con consigli per ridurre i consumi di energia che forse potrebbero sembrarvi banali (almeno in parte), ma si tratta di piccoli accorgimenti che spesso non vengono seguiti, comportando sprechi di corrente e denaro.

Energia reattiva e picchi di potenza

L’energia reattiva, al contrario dell’energia attiva che viene trasformata in lavoro, è quella quota di lavoro che viene assorbita e rilasciata nella rete elettrica dopo poche frazioni di secondo, invece di essere consumata immediatamente. È un’energia di scambio che viene immagazzinata dalle apparecchiature che per funzionare hanno bisogno di un campo magnetico (neon, tv, computer, motori elettrici…). Il bilancio elettrico è nullo dato che la stessa quantità energetica prelevata viene reimmessa, ma il trasporto dell’energia reattiva sulle linee rappresenta una spesa.

Un consumo moderato di energia reattiva è da considerare fisiologico. Sopra una certa soglia, però, è stabilito un costo aggiuntivo sul prezzo dell’energia. Il parametro che viene preso in considerazione per valutare se l’impianto abbia un consumo di energia reattiva eccessivamente elevato è il fattore di potenza, o cosφ, che valuta il legame tra energia attiva ed energia reattiva. Nel caso in cui ci sia un carico ideale, ovvero senza consumo di energia reattiva, il valore è pari a 1. Nel caso invece sia presente l’energia reattiva, il valore si abbassa e si può incorrere in sanzioni: semplificando, sotto la soglia del valore 1 possono esserci problemi all’impianto e una conseguente richiesta di penali da parte del fornitore di energia.

Controllare l’impianto ed evitare le sanzioni

Per non pagare le penali, la strada sicuramente più utile è quella di imparare a leggere la bolletta della luce per riconoscere i dettagli delle letture, dei consumi fatturati e degli eventuali picchi di potenza (ovvero l’apice massimo di energia impegnata). Nel caso in cui ci si renda conto che l’energia reattiva ha un valore più basso di 0,9, è consigliabile installare dei semplici dispositivi tecnologici chiamati condensatori di rifasamento: questo per limitare o annullare il prelievo di energia reattiva e quindi risparmiare sulla bolletta.

Alcuni trader energetici hanno delle bollette più chiare e intuitive da leggere. Uno di questi fornitori è Enegan Luce e Gas che, a seguito di un approfondito lavoro di confronto con le fatture degli altri operatori e l’ascolto di pareri, idee e soluzioni di esperti e clienti, è arrivato a creare una nuova bolletta, su misura del consumatore, per migliorare la qualità del servizio e rendere immediatamente comprensibili i dettagli di spesa. Oltre questo, la società si propone come un partner energetico che sostiene il cliente con servizi specifici che diventano un vero elemento di business per le imprese e di risparmio tangibile per i privati.

Consigli per un concreto risparmio sul costo della bolletta

Partiamo da un aspetto scontato che vi riguarderà sicuramente. Se state leggendo questo articolo significa che avete un PC, e la domanda che vi poniamo è: che cosa fate una volta staccati dallo schermo? Molti di voi risponderanno “Spengo il monitor per ridurre i consumi“, ma non sempre questo aspetto è sufficiente per risparmiare più energia possibile, perché secondo gli esperti è sempre bene spegnere totalmente il PC quando non verrà utilizzato per almeno mezz’ora. Considerando che è molto diffusa l’abitudine di lasciare acceso il computer anche durante la notte (magari per pigrizia di attendere quei 30 secondi per accenderlo nuovamente il giorno dopo), ci si accorgerà facilmente di poter migliorare sotto questo punto di vista. In alternativa, per brevi pause potrete sempre scegliere di considerare la modalità stand-by (accessibile anche tramite impostazione automatica) che riduce drasticamente il consumo di energia elettrica.

E’ proprio con la parola stand-by che arriviamo al nostro secondo consiglio per risparmiare in bolletta. Con i televisori di ultima generazione e altri elettrodomestici di uso comune l’era stand-by si è estesa ben oltre il PC, così da avere decine di led accesi durante il giorno (mentre non siamo in casa) e la notte. Come potete immaginare tutto ciò comporta un dispendio continuo di energia elettrica anche se minimo, perciò sarebbe sempre bene prendere come abitudine quella di staccare la spina così da portare il consumo a zero.

Un ultimo consiglio riguarda i condizionatori, usati in estate (soprattutto) e in inverno come arma efficace contro l’eccessivo caldo o freddo, e fonti primarie del consumo di energia elettrica, in grado di far schizzare il costo della bolletta o causare addirittura black-out, come accaduto durante l’estate 2015 nelle grandi città italiane. Ovviamente non siamo qui per dirvi di limitare l’uso del condizionatore – affermazione piuttosto banale – ma di procedere regolarmente a controlli e pulizia, meglio se effettuata una volta l’anno. Così facendo, un esperto sarà in grado di assicurare al condizionatore il funzionamento ideale, ottimizzando così la climatizzazione dell’ambiente e la conseguente limitazione al dispendio di energia.

Info sull'Autore

Editore online, giornalista, esperto di Web Marketing, Affiliate Marketing e SEO. Proprietario e direttore responsabile di Corretta Informazione e diversi altri siti internet di news generiche e guide di economia. Scopre questo particolare lato del web nel 2010 come articolista, ottenendo nel 2013 l'iscrizione all'Ordine dei Giornalisti (albo pubblicisti). Laureato in Statistica Gestionale presso l'Università La Sapienza di Roma. Contatti: redazionewrt@gmail.com

Lascia Una Risposta