Gli esami di terza media non li ricorda nessuno. Triste ma vero. Lì per lì sembra un passaggio importante ed indelebile, e si è sicuri che rimarrà per sempre impresso nella mente. E invece subito dopo inizia il liceo, o le scuole superiori che siano, e avviene il patatrac. Tutto quello che c’era prima, dai cartoni animati allo zaino dei Digimon, viene spazzato immediatamente via. A partire da quel benedetto flauto. Colpa e merito di stimoli nuovi, che con la scuola hanno poco a che fare.
Ma ciò non toglie che gli esami di terza media esistano, e chi deve ancora sostenerli lo sa bene. Sopratutto perché oggi alle medie i ragazzi sono perfettamente in grado di informarsi autonomamente su internet. Hanno pieno possesso dei social network, e per sapere se Marco oggi pomeriggio gioca a pallone non devono andare a citofonare a casa della nonna, hanno Whatsapp.
Tutti sanno che l’esame di terza media è composto da una prova di italiano, una di matematica, una di lingue, dal test Invalsi e dalla prova orale. In pochi sanno che per essere ammessi occorre aver frequentato i tre quarti dell’anno scolastico ed aver raggiunto la sufficienza in tutte le materie, compresa (sopratutto) la condotta. Ma quasi nessuno sa che per superarli basta la calma e la voglia di andare incontro al mondo, quello con meno giochi, ma con molte sorprese in più.
Comunque, quando si svolgono gli esami di terza media? Esattamente quando decidono le singole scuole. Non c’è una direttiva ministeriale che fissi un giorno comune per tutto il Paese, l’unica prova che tutta Italia svolgerà insieme è quella Invalsi, che si terrà il 16 Giugno. Ad ogni modo, per chi fosse impossibilitato a partecipare alla “prima” fase degli esami, le scuole organizzano delle sessioni suppletive prima dell’inizio dell’anno successivo. Ma che non sia una scusa per evitare gli esami di terza media, per questo c’è già l’Università.
Tutte le prove degli esami di terza media 2016: come si calcola il voto finale?
Guardiamo le prove. Il tema di italiano è il cavallo su cui puntare per aggiudicarsi una buona promozione. Se non si sa scrivere bene, nel tema si può sempre tentare di addolcire i professori con complimenti e lodi spassionate. Le tracce tra cui scegliere sono la pagina di diario, il tema d’attualità, la relazione su un’attività svolta o su un libro letto durante l’anno, e la lettera ad un amico. Che per esempio potrebbe essere il caro e vecchio Preside.
La prova di matematica e geometria è invece la più temuta tra quelle degli esami di terza media, ma conviene cercare di farla al meglio ed essere preparati sulla materia, anche se non si vuole prendere il liceo scientifico. La matematica serve, fidatevi di un laureato in lettere. Questa prova viene preparata dai professori di ogni istituto scolastico, in base al livello e al programma che la classe ha toccato. Si hanno tre ore di tempo e si è soli, armati di calcolatrice, contro l’infinità dei numeri e l’impressione di una pagina bianca.
Se la matematica serve, le lingue sono indispensabili. E quindi occhio alla prova di Inglese (o anche di Francese, per chi lo studia). La prova consiste nello scrivere una lettera ad un amico oppure nel superare un esercizio di comprensione del testo.
Il 16 giugno tocca alla prova Invalsi, un mix di domande (metà di italiano e metà di matematica) che, nonostante sia una sorta di test-sondaggio dell’Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione, comunque fa media col resto dei voti. E poi, per finire, la chiacchierata finale con i professori. L’orale.
Come calcolare il voto finale degli esami di terza media? Semplicemente facendo la terza media aritmetica dei voti delle prove scritte, dell’orale e del voto con cui si era stati ammessi all’esame. Come si fa la media, però, non ve lo spieghiamo. Per non fare favoritismi a nessuno.