Elezioni Sindaco Milano 2016: data voto, sondaggi e previsioni ballottaggio con programmi Parisi e Sala

Pubblicato il 15 Giu 2016 - 11:27am di Ubaldo Cricchi

Tra meno di una settimana si conoscerà il nome del nuovo sindaco di Milano: al primo turno delle elezioni nessuno dei candidati ha ottenuto il 50% più uno dei voti, quindi ci sarà il ballottaggio tra i due che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze, ovvero Beppe Sala (centrosinistra) e Stefano Parisi (centrodestra). Vediamo la data del secondo turno, cosa dicono le previsioni e quali sono i programmi dei due sfidanti.

Ballottaggio sindaco Milano 2016, data del voto e previsioni: incertezza sull’esito finale

I cittadini di Milano e delle altre città in cui si svolgerà il ballottaggio avranno la possibilità di esprimere la loro preferenza dalle ore 7:00 alle ore 23:00 di domenica 19 giugno 2016. Per votare bisogna andare al seggio di appartenenza, indicato nella tessera elettorale, muniti della stessa tessera e di un documento di identità. Nella scheda sono indicati i nomi dei due candidati al di sotto dei quali sono stampati i simboli delle liste che li sostengono: per indicare la propria preferenza bisogna tracciare con la matita copiativa un segno solo sul nome del candidato scelto (non è quindi possibile il voto disgiunto). Le operazioni di spoglio dei voti dovrebbero essere molto veloci e inizieranno subito dopo la chiusura dei seggi, quindi nel giro di poco tempo si avranno i risultati finali.

Fare delle previsioni su chi vincere il ballottaggio che decreterà il nuovo sindaco di Milano è particolarmente difficile, visto che la corsa a due tra Parisi e Sala è sempre stata all’insegna dell’equilibrio: il primo turno delle elezioni si è chiuso con un distacco minimo (il vantaggio di Sala è stato inferiore al punto percentuale) e neanche i sondaggi clandestini che circolano in queste ore riescono a delineare con precisione il vincitore: si prospetta un duello all’ultima scheda. In questo clima di grande incertezza sarà di fondamentale importanza l’impressione che i due candidati riusciranno a dare al popolo degli incerti: molto probabilmente il loro voto si potrà rivelare decisivo.

I faccia a faccia tra i duellanti al secondo turno delle elezioni amministrative

Nei faccia a faccia che si sono visti in questi giorni sulle diversa emittenti televisive i due candidati a sindaco di Milano hanno potuto illustrare alcuni punti chiave dei loro programmi. Le divergenze sono chiare fin dal punto centrale: per Parisi è la sicurezza, con una migliore gestione dell’argomento immigrazione, mentre per Sala è la tutela dell’ambiente con la riqualificazione delle periferie. Il tema dell’immigrazione ritorna quando ai due candidati viene chiesto cosa pensano della comunità cinese nel capoluogo lombardo: per entrambi la Chinatown meneghina pecca di logistica e dovrebbero esserci spostamenti in alte aree. Si parla anche di accoglienza, con Sala che sottolinea che Milano ha accolto 2.400 persone e Parisi che dice che non si possono più vedere le immagini delle stazioni piene di immigrati.

Argomento privatizzazioni: per Parisi le grandi holding devono essere cedute quando il mercato lo permette, ma tenere A2A non ha più senso e in più da qui potrebbero arrivare i fondi da utilizzare per la riqualificazione delle case popolari; Sala ribadisce che la Serravalle è in vendita e che da questa operazione possono arrivare 100 milioni. Sul tema inquinamento Parisi sostiene che non serve il blocco della auto, ma che bisogna fare qualcosa per rinnovare il parco macchine e cambiare le caldaie; Sala invece punta molto sui mezzi pubblici di trasporto, che devono arrivare fino alle periferie, e dice basta alle macchine sui marciapiedi. Visioni diverse anche per quanto riguarda i centri sociali e del LeonKavallo in particolare: Parisi assicura che non permetterebbe un favoritismo per i centri sociali e gli abusivismi che finora sono stati tollerati, mentre Sala ha intenzione di regolarizzarlo, perché non si può fare finta che non esista.

Sull’urbanistica Parisi ringrazia Albertini e sottolinea che con lui sindaco a Milano ci saranno altri grattacieli; Sala ha risposto dicendo che anche se è orgoglioso della sky-line milanese non c’è bisogno di nuovi grattacieli perché l’invenduto è molto alto. Per quanto riguarda le coppie di fatto entrambi i candidati hanno risposto che faranno rispettare la legge, ma Parisi ha aggiunto di essere contrario alle adozioni da parte delle coppie gay.

I programmi ufficiali di Sala e Parisi

Per conoscere di più sulle intenzioni dei due candidati a sindaco di Milano coinvolti nel ballottaggio è possibile consultare i nostri precedenti articoli relativi a questo argomento oppure navigare sui siti ufficiali di Beppe Sala e di Stefano Parisi dove sono presenti i programmi ufficiali completi: il primo, esponente del centrosinistra punta su un piano di innovazione e sulla creazione di nuovi posti di lavoro investendo maggiormente su settori come la finanza, il design, la moda, l’imprenditoria sociale e culturale, la manifattura digital e le start-up; il secondo invece, rappresentante del centrodestra, mira all’affermazione di Milano come smart-city, con tasse più basse per imprese e famiglie, burocrazia più snella, interventi per l’occupazione di donne e giovani e misure di welfare aziendale.

Info sull'Autore

Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

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