Happy di Luca Carboni: testo, audio e spiegazione della sigla di Euro 2016 su Sky Sport Italia

Pubblicato il 1 Lug 2016 - 10:44am di Francesco Paris

Come nasce un inno? Non si sa. Una serie di coincidenze, forse. Basti pensare al nostro Fratelli D’Italia. Scritto da un ventenne genovese, Goffredo Mameli, tra una battaglia e l’altra durante il Risorgimento. Musicato su un Si Bemolle Maggiore molto happy da Michele Novaro, ventinovenne, nel 1847. E poi rimasto lì, con la sua retorica realista, nonostante il fascismo, nonostante le bombe, e sopratutto nonostante il catastrofico tentativo di riscrittura da parte di Giuseppe Verdi.

Insomma, a decidere le sorti di un inno non sono ne il suo valore oggettivo, ne il prestigio di chi lo compone. Sono le circostanze, le persone, le vittorie, la fortuna.

happy

Quando nel 2003 i fratelli White (che con quelli del primo volo non c’azzeccano niente) stavano scrivendo Seven Nation Army, il singolo di punta contenuto nell’album Elephant, mai e poi mai e poi mai avrebbero immaginato che quella canzone sarebbe diventata l’inno della vittoria italiana ai Mondiali di calcio del 2006. E d’altronde come biasimarli? È come se alle prossime elezioni presidenziali USA, la vittoria di Hillary Clinton venisse salutata con Gelato al Cioccolato di Pupo. Stesse probabilità, stesso stupore.

happy

In quel caso in realtà una connessione c’era stata. La melodia composta da Jack White, infatti, era stata acquisita in ambito calcistico nazionale grazie all’aiuto fortuito dei tifosi della Roma. Quando Simone Perrotta segnò il 2-1 in coppa Uefa contro il Bruge, dopo che gli speaker dello stadio avevano intonato il famoso motivetto per festeggiare il momentaneo pareggio della squadra di casa, qualche minuto prima. Insomma, questioni di c**o.

happy

Fatto sta che ogni qualvolta che la nostra nazionale segna un gol, o solamente ci arriva vicino. Ogni volta che ripartiamo in contropiede, ogni volta che Buffon bestemmia o che Antonio Conte si pettina, è sempre il momento buono per ripartire con il coro. Po, Po, Po. Po, Po, Po. L’italia chiamò.

Sky Sport, Happy è la sigla ufficiale di Euro 2016: testo della canzone

Ma veniamo agli Europei del 2016, e alla sua colonna sonora, ovvero Happy di Luca Carboni. Per prima cosa va detto che il campionato delle squadre del vecchio continente risente della sudditanza nei confronti del più blasonato mondiale. Ma non solamente in ambito internazionale. È pur vero che per i mondiali in Africa a scomodarsi fu quel concentrato di appeal conosciuto col nome di Shakira, ma anche per Euro 2016 ad affiancare la marcetta di David Guetta è stata chiamata Zara Larsson, che tanto male non è. Però se si pensa dentro ai nostri confini, ecco che appare la magagna.

Ve li ricordate i mondiali di Italia ’90? Io no, perchè non ero nato. Però mi ricordo le notti magiche, e me le ricordo grazie all’inno della Nannini e di Bennato. Certe cose passano negli anni, anche se non vorresti. Perciò, quale sarà il destino di Happy dipende soltanto da una cosa. Come andrà la Nazionale, come la prenderà la gente, quanto saremo happy.

Se potesse essere utile al fine comune, qui sotto vi lasciamo il testo di Happy, riscritto da Luca Carboni appositamente per la nazionale dalla maglia azzurra. La versione originale invece, contenuta nell’album Pop-Up, vedeva un Carboni redivivo e sedicente happy. Happy nonostante il sole tramonti, happy nonostante non sia ricco. Insomma, una sorta di inno del ridere per non piangere. Come alla vigilia di ogni partita dell’Italia che si rispetti.

happy

Info sull'Autore

Laureato in Lettere ma con la passione per la batteria. Studia Editoria a Roma (La Sapienza), ma vive e vegeta su Giove (Umbria; Sistema Solare) tra vino rosso, libri di Bulgakov e salsicce di cinghiale. Col tempo ha sviluppato una passione incondizionata per i treni in ritardo. Sogna di scrivere per vivere e non sopporta chi gli dice che è praticamente impossibile. Non perchè non ci crede, ma perchè lo sa già.

Lascia Una Risposta