In ambito fisioterapico uno dei metodi curativi di recente diffusione, e anche uno dei più innovativi, è quello della Tecar Terapia.
La Tecar Terapia è una terapia fisica non invasiva che sfrutta l’utilizzo di apparecchiature che emettono radiofrequenze le quali servono a stimolare una risposta organica nei tessuti superficiali e profondi sui quali vengono applicate. La stimolazione mediante pulsazioni produce calore sulla zona interessata e questo calore scatena una risposta fisiologica.
Vediamo quante sedute di Tecar Terapia occorrono per ottenere dei benefici tangibili, in quali ambiti è particolarmente indicata e le opinioni dei pazienti che l’hanno sperimentata.
Cosa dicono i pazienti dopo la tecar terapia: le opinioni
Sebbene gli studi scientifici sui principi di fondo della Tecar Terapia siano attestati fin dall’Ottocento, la conoscenza di questo tipo particolare di terapia medica e la sua concreta applicazione in ambito fisioterapico hanno iniziato a circolare solamente di recente. Questo spiega perché la percentuale di pazienti che si ritengono soddisfatti dopo essere ricorsi alla Tecar Terapia sia aumentata moltissimo solamente negli ultimi anni.
La Tecar Terapia è particolarmente indicata soprattutto per ridurre la sintomatologia dolorosa sopraggiunta, ad esempio, dopo un trauma oppure per ridurre un’infiammazione in atto.
Infatti, quando il paziente avverte un forte dolore dipeso ad esempio da uno stato infiammatorio in corso, è difficile intervenire con le manovre tradizionali oppure con le manipolazioni eseguite dal fisioterapista, poiché sono troppo invasive, tanto che, potenzialmente, potrebbero scatenare un effetto contrario.
Lo stesso fisioterapista, infatti, consiglierà sempre di aspettare che l’infiammazione si affievolisca e che il dolore passi ad uno stadio inferiore. Tuttavia, proprio in questa fase acuta, molti specialisti consigliano di effettuare alcune sedute di Tecar Terapia che, è stato provato, aiutano a ridurre il dolore.
I benefici riscontrati dai pazienti, stando alle opinioni diffuse in rete sui vari siti specializzati e sulle pagine dei fisioterapisti, sono veramente molti e tutti relativi alla riduzione effettiva del dolore.
I pazienti infatti riscontrano, nella maggioranza dei casi, un sensibile miglioramento della sintomatologia dolorosa, con un recupero, nei casi più gravi, della motilità della zona coinvolta.
Un altro beneficio concreto è la riduzione in tempi piuttosto rapidi dello stadio dell’infiammazione e quindi anche di eventuali gonfiori a carico della zona interessata. Tra i pazienti che hanno riscontro benefici effettivi successivi alla Tecar Terapia troviamo quelli affetti da:
- Contratture, stiramenti e strappi muscolari;
- Distorsioni e microfratture;
- Tendiniti;
- Artrosi;
- Lombalgie e sciatalgie;
- Cervicalgie e colpi di frusta;
- Patologie a carico del ginocchio;
- Fasciti plantari.
Tutti coloro che sono stati affetti da una di queste patologie hanno riscontrato:
- rapido recupero funzionale (dovuto al ripristino organico ei tessuti lesionati);
- riduzione del dolore, fino alla graduale scomparsa;
- scioglimento contratture.
Quante sedute servono affinché la tecar terapia funzioni?
Naturalmente per riscontrare dei reali benefici, è opportuno che la Tecar Terapia sia eseguita per un periodo prolungato. Si tratta infatti di una vera e propria terapia e come tale è impensabile che possa dare i primi risultati dopo solo una seduta. Pertanto se avete appena iniziato una terapia con il metodo Tecar, non demordete né rinunciare a completare l’intero percorso terapeutico poiché i veri risultati si otterranno solamente dopo aver terminato almeno un ciclo di trattamenti.
La durata di un trattamento di Tecar Terapia varia, ovviamente, a seconda: del tipo di trattamento che si deve effettuare, dallo stadio del dolore e dalle singole necessità del paziente. Di solito ogni trattamento prevede due fasi:
- Fase capacitiva (la quale insiste sugli strati superficiali);
- Fase resistiva (che coinvolge gli strati più profondi e resistenti al dolore come tendini, legamenti e tessuti cartilaginei).
Questo per dire che non è possibile preventivare con precisione quante sedute occorrono prima che la Tecar Terapia cominci a dare i suoi frutti. Tuttavia di solito un medico prescrive un ciclo di 10 trattamenti della durata di circa 30/40 minuti a seduta, per ottenere un netto miglioramento. Le sedute devono essere effettuati in modo ravvicinato, così da accelerare il miglioramento: è infatti consigliabile eseguire dalle 2 alle 3 sedute alla settimana, a seconda della gravità della sintomatologia dolorosa. I primi miglioramenti sono riscontrabili già dopo le prime 5/6 sedute e, in alcuni casi – specialmente quelli più lievi – il paziente riferisce un miglioramento dopo appena un paio di sedute.
Naturalmente, il miglioramento percepito dal paziente è del tutto soggettivo, pertanto potrebbe verificarsi sia che il paziente avverta un miglioramento dopo appena poche sedute di Tecar sia che si renda necessario compiere un altro ciclo completo di sedute.
La tecar terapia non funziona: le possibili motivazioni
Se fino ad ora abbiamo tenuto in considerazione solamente i casi positivi, nei quali la Tecar Terapia ha dato i risultati sperati, tuttavia questo non significa che questa metodologia abbia gli stessi esiti per tutti i pazienti.
Come è stato già anticipato, questa terapia potrebbe non dare i risultati sperati, inoltre. La Tecar Terapia, infatti, come intervento isolato, potrebbe non risolvere il problema. Infatti, è stato stimato che la Tecar Terapia contribuisce ad accelerare processo di guarigione soprattutto se è associata ad altre pratiche fisioterapiche quali: la kinesiterapia (terapia che si attua facendo effettuare al paziente alcuni esercizi specifici per il movimento) e le terapie tradizionali che si avvalgono delle manipolazioni fisiche messo in pratica dal fisioterapista.
Pertanto nel caso in cui la Tecarterapia non avesse dato i risultati desiderati la motivazione potrebbe risiedere nella necessità di associare ad un’ulteriore terapia integrativa per un totale riequilibrio del benessere fisico del paziente.
In altri casi, invece, se la Tecar Terapia non funziona, nella misura in cui non dà alcun segnale di miglioramento, potrebbe essere sintomatico del fatto che non sia la terapia più adatta al vostro caso. Pur avendo degli ottimi risultati la Tecar Terapia potrebbe infatti non essere indicata in alcuni casi che invece necessitano di un approccio più invasivo; è quanto accade, ad esempio, nei casi di patologie recidivanti, oppure nel caso di infiammazioni e/o patologie con un grave livello di dolorabilità, per le quali si rende necessario un approccio più consistente, magari con l’ausilio di apparecchiature differenti da quelle impiegate nell’ambito della Tecar Terapia.