Il 13 gennaio 2018 è stato rinnovato il Testo Unico del Pubblico Impiego ed è stata effettuata la riforma del DM 2016/2017 cd, anche detto Decreto Madia. A seguito di queste modifiche sono stati introdotti dei cambiamenti riguardanti gli orari e i controlli Mutua 2023 per dipendenti pubblici, privati e statali. Per non imbattersi in gravi sanzioni, o nei casi più estremi nella perdita del posto di lavoro, i dipendenti pubblici, gli statali e i privati devono rispettare delle regole e degli orari di reperibilità per quanto riguarda le visite fiscali in caso di malattia. Quando un lavoratore dipendente prende dei giorni per malattia, il datore di lavoro ha il diritto di verificare lo stato di salute del suo collaboratore, attraverso delle visite fiscali da parte dell’Inps. La richiesta di visita fiscale può partire anche dall’Inps stessa, la quale può effettuarla anche a partire dal primo giorno di malattia del dipendente. Tale visita, oltre che nei giorni infrasettimanali, può avvenire anche nei giorni di ferie, di licenza, nei giorni prefestivi come il sabato e la domenica e nei festivi.
Ciò che è cambiato con la modifica del Decreto Madia è che un tempo il controllo fiscale poteva avvenire solo trascorsi un paio di giorni dall’inizio della malattia del dipendente. Oggi non è più così e il lavoratore deve garantire la sua presenza durante le fasce orarie stabilite dall’Inps per il 2023. Già il primo giorno di assenza da lavoro, documentata da certificato medico, il lavoratore potrà aspettarsi una visita fiscale presso la sua abitazione. Il datore di lavoro può richiedere la visita fiscale del proprio collaboratore, utilizzando i servizi online dell’inps. Il sistema assegnerà ad ogni caso specifico un codice di protocollo, utile per sapere in ogni momento lo stato di avanzamento dell’accertamento della malattia. Nei prossimi paragrafi vedremo quali sono i nuovi orari Mutua 2023 per i dipendenti pubblici e per i privati, e parleremo degli orari delle visite fiscali 2019 per i dipendenti statali.
Orari Mutua 2023 per dipendenti pubblici
I dipendenti pubblici sono coloro i quali lavorano per la Pubblica Amministrazione italiana, come ad esempio chi esercita la propria professione nelle università statali, nelle scuole, nei comuni, nelle provincie, alla Camera di commercio, nei ministeri, nelle regioni e così via. Questa categoria di lavoratori ha diritto a dei giorni di pausa dall’impiego causa malattia, attesta da certificato medico. In questo caso il dipendente pubblico ha degli orari ben precisi da dover rispettare nel caso di visita fiscale presso la sua abitazione privata. Sussiste un obbligo di reperibilità, che qualora non fosse rispettato potrebbe portare a gravi sanzioni per il dipendente, a provvedimenti disciplinari ed in casi estremi anche alla perdita del posto di lavoro.
Gli orari della Mutua nel 2023 per i dipendenti pubblici si suddividono in 2 fasce orarie: quella della mattina e quella della sera. Durante la prima fascia oraria, il dipendete pubblico dovrà garantire la sua reperibilità dalle ore 9.00 alle ore 13.00. Nel pomeriggio le visite fiscali potranno avvenire dalle ore 15.00 alle ore 18.00. L’Amministrazione pubblica o L’ASL possono effettuare controlli presso le abitazioni dei lavoratori del pubblico impiego, anche durante le festività come il Natale, la Pasqua e tutte le feste patronali. In caso di uscita, il dipendente pubblico dovrà fornire, presentando l’apposita documentazione come ad esempio un certificato medico, la motivazione per la quale si assenta da casa durante le fasce orarie delle visite fiscali. Le motivazioni saranno considerate valide solo se inerenti alla malattia del dipendente. Al esempio il soggetto potrà assentarsi a causa di una visita medica certificata, a causa di terapie salvavita, in caso di un handicap riconosciuto pari o superiore al 67%, e quando sussistono malattie per le quali è ammessa la causa di servizio. Prima di disporre una visita fiscale, la Pubblica Amministrazione dovrà valutare la condotta complessiva del dipendente. Questa disposizione è sancita dall’art. 2 del Decreto n 206, il quale riporta la normativa descritta al comma 5 dell’art 55 sapties del Testo Unico sul Pubblico Impiego.
Controlli Mutua 2023 per privati: gli orari previsti
Una delle modifiche introdotte dal decreto Madia, è stata l’istituzione di un Polo Unico Inps per le visite fiscali sia dei dipendenti pubblici che dei dipendenti privati. Il Polo Unico è un’ente posto sotto la gestione e la direzione dell’Inps, che attua visite presso le abitazioni dei lavoratori in malattia. A differenza dei dipendenti del settore pubblico, quelli del settore privato hanno un’obbligo di reperibilità ridotto di un’ora.
Se la fascia oraria dei controlli Mutua per i dipendenti pubblici va dalle ore 9.00 alle ore 13.00, i dipendenti privati dovranno farsi trovare il casa dalle ore 9.00 alle ore 12.00. La fascia oraria pomeridiana, invece, è spostata avanti di un’ora, rispetto a quella dei dipendenti pubblici. Comprende 3 ore di reperibilità, dalle ore 17.00 alle ore 19.00. Il totale delle ore di reperibilità nelle quali il dipendente privato deve farsi trovare in casa, ammonta a 5. Secondo quanto afferma lo Statuto del Lavoratori, il dipendente privato non ha solo l’obbligo di reperibilità nei confronti del datore di lavoro, ma deve fare si che l’Inps o l’ASL possano rintracciarlo in modo agevole. A tal proposito il soggetto in malattia ha l’obbligo di assicurasi che il citofono o il campanello di casa siano perfettamente funzionati, e che l’indirizzo fornito sia quello corretto.
Il lavoratore privato ha il diritto di accedere ai giorni di malattia, dopo aver presentato un certificato medico, anche in maniera telematica. In questo periodo il soggetto riceverà un’indennizzo da parte dell’Inps, che sarà in un primo momento anticipato dal datore di lavoro. L’indennità di malattia viene concessa dall’Inps al dipendente privato, a partire dal 4° giorno di malattia certificato, fino ad un massimo di 180 giorni. I primi 3 giorni di malattia sono detti ‘carenza’, e saranno rimborsati dal datore di lavoro. Per i dipendenti privati le visite fiscali sono stabilite dall’articolo numero 5 Legge 300/1070 cd. dello Statuto dei Lavoratori, e rappresentano un dovere per il dipendente, ma anche un diritto per il datore di lavoro.
Visite fiscali 2023 per dipendenti statali: esercito, carabinieri, militari
Questa categoria di lavori, gli statali, si annovera tra i dipendenti pubblici, dunque per quanto riguarda le regole e gli orari delle visite fiscali 2019, sono molto simili a quelle relative ai lavoratori operanti nella Pubblica Amministrazione. Con il Decreto Legge n. 98 del 6 luglio 2011, che è stato convertito nella legge n. 111 del il 15 luglio 2011, le visite fiscali per carabinieri, esercito e militari, hanno subito delle modifiche.
Sia per i militari che per i carabinieri che si assentano da lavoro per malattia, può essere disposta una visita fiscale anche a partire dal primo giorno. Il Comandante di Corpo può richiedere che venga effettuata una visita fiscale, anche il base alla condotta del militare dipendente. Tale vista potrà avvenire non solo nei giorni infrasettimanali, ma anche il sabato e la domenica, nelle festività e nei giorni di ferie e licenza. Secondo il Prot. N. M_D GMIL1 II 5 1 0269222, gli orari Mutua 2019 per militari e carabinieri si suddividono in 2 fasce orarie: quella della mattina e quella della sera. Durante la prima fascia oraria, il dipendete pubblico dovrà garantire la sua reperibilità dalle ore 9.00 alle ore 13.00.
Nel pomeriggio le visite fiscali potranno avvenire dalle ore 15.00 alle ore 18.00. I militari e i carabinieri sono esenti dall’obbligo di reperibilità in caso di viste mediche, terapie salvavita, accertamenti diagnostici, prestazioni specialistiche ecc. Il Comandante di Corpo avrà il dovere di valutare correttamente l’effettiva sussistenza di una motivazione valida a giustificare l’assenza del militare presso la sua abitazione, nelle fasce orarie delle visite fiscali. Nel caso il cui il Comandante stabilisca che non sussiste una valida motivazione, il dipendente in malattia andrà incontro a seri provvedimenti. Secondo l’articolo 5 comma 14 del Decreto Legge n. 463 del 12 settembre 1983, convertito nella legge n. 638 l’11 novembre 1983, le sanzioni saranno principalmente di natura economica, ma potrebbe essere applicata anche una sanzione di natura disciplinare in caso siano presenti specifiche condizioni dei dipendenti statali fanno parte anche gli insegnati, sia docenti universitari che professori della scuola dell’obbligo, il personale ATA e molti altri lavoratori, per i quali valgono le stesse fasce orarie delle visite fiscali, relative a tutti di dipendenti pubblici.
Chi è escluso dall’obbligo di visite fiscali dopo il Decreto Madia?
Ci sono alcuni casi in cui i dipendenti pubblici e privati sono esenti dall’obbligo di reperibilità, anche in caso di malattia. Prima del decreto Madia, erano esenti da visita fiscale i dipendenti pubblici e privati che avevano già ricevuto una visita, che erano vittime di un infortunio sul lavoro INAIL, che avevano bisogno di specifiche terapie salvavita, coloro i quali erano considerati ‘casi patologici’, chi possedeva un handicap certificato e coloro i quali usufruivano di malattia professionale INAIL per la quale era riconosciuta una Causa di Servizio.
Dal 13 gennaio 2018 sono state istituite le nuove normative delle quali abbiamo parlato nel paragrafi precedenti. Dunque l’invalidità dovrà essere certificata e presente almeno al 67% nel dipendente in malattia, l’obbligo di reperibilità è stato esteso anche a tutte le festività e ai giorni di ferie, e potranno essere effettuate più visite presso l’abitazione del dipendente pubblico o privato. Con il Decreto Madia si è voluto dare un freno a tutti i casi di falsa malattia, che oggigiorno continuano a esistere sia nel pubblico che nel privato, ma in maniera nettamente inferiore al passato.