Prestito 1000 euro senza busta paga immediato: come averlo subito

Pubblicato il 16 Mar 2018 - 3:43pm di Lorenzo Antonelli

Tra le richieste di prestito personale più diffuse sul mercato c’è sicuramente quella da 1000 euro senza busta paga. Per ottenere materialmente l’ammontare del finanziamento dal creditore è normale che intercorra un lasso di tempo più o meno lungo, ma ci sono delle opportunità che consentono di ricevere un prestito immediato e andiamo quindi a vedere quali sono e come si articolano le procedure.

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Come ottenere un prestito di 1000 euro senza busta paga

Ai giorni d’oggi ricevere una somma di denaro in credito non è un’occasione facile da trovare, soprattutto quando non si dispone della cosiddetta busta paga ovvero della dimostrazione giuridica e fiscale dello stipendio che viene mensilmente percepito dal contribuente. Per fortuna esistono forme di prestiti che non prevedono la necessaria presenza di titoli e requisiti economici propedeutici per la concessione del finanziamento stesso. Nel corso degli ultimi anni anche l’Italia è progredita da questo punto di vista e attualmente esistono alternative concrete per ovviare alla necessità di ottenere un finanziamento immediato da 1000 euro. Senza la presentazione di una busta paga, ossia in caso di assenza di reddito dimostrabile, si può comunque ovviare a questa difficoltà presentando una figura come garante della richiesta che si sta avanzando per avere accesso al credito.

Innanzitutto è strettamente necessario che il soggetto chiamato in causa per svolgere il ruolo di garante dimostri all’istituto di credito la propria solidità patrimoniale e finanziaria, in modo tale da ottemperare eventuali obblighi legati a restituzioni di somme versate sotto forma di finanziamento anticipato. Al momento dell’accesso al credito il richiedente riceve la somma che gli spetta, in questo caso 1000 euro, ma al tempo stesso contrae una posizione di debito nei confronti dell’ente finanziatore. Quest’ultimo ha tutto l’interesse affinché le somme anticipate vengano in un secondo momento restituite indietro e dunque la figura del garante serve specificamente per funzionare da eventuale copertura degli oneri finanziari in carico al richiedente. Il soggetto che si presenta come tutore del debitore deve essere obbligatoriamente rispettoso di due clausole determinanti: il “carattere di accessorietà” e “il carattere di straordinarietà”. Questi passaggi sono molto importanti e hanno bisogno di essere ben spiegati: per prima cosa, si parla di attività occasionale che il garante può svolgere nella funzione di tutore del soggetto richiedente e dunque non può farsi carico in ogni caso della condizione di debito.

Chiunque riceva un prestito senza busta paga ma presentando un garante deve sapere che questa figura non si va a sostituire totalmente al beneficiario del credito e e per esempio non può assumersi l’onere di pagare tutte le rate previste dall’accordo di prestito. Per quanto riguarda il secondo aspetto, bisogna dire che il carattere accessorio del garante è legato al fatto che la posizione di quest’ultimo deve passare sotto il vaglia della banca o dell’ente preposto ad erogare l’eventuale finanziamento. Non è detto infatti che la figura venga accettata a tutela del credito, questo perché spesso accade che un richiedente si presenti con una figura garante che non possiede i requisiti economici e patrimoniali minimi necessari all’accettazione della proposta.

La banca o l’ente che concede il prestito ha diritto a richiedere ulteriori garanzie come l’ipoteca su un immobile di cui si è proprietari oppure la firma di un cointestatario. Il primo tra i documenti che la figura garante è tenuta a presentare al momento della sottoscrizione del finanziamento è la dichiarazione dei redditi percepiti nell’anno precedente la richiesta del finanziamento. La regola di base disciplina il rapporto tra rata e reddito quantificandolo in un valore pari al 20%, anche se non tutti gli istituti di credito applicano le medesime clausole. Nell’evenienza in cui un cittadino che avanzi proposta di credito sia una persona avanti con gli anni e prossima al superamento del limite consentito, la banca ha facoltà di richiedere la firma di un ulteriore figura che risulti come garanzia di pagamento relativa all’intera somme prestata.

Ovviamente l’istituto di credito cerca di tutelarsi con qualsiasi modo in vista della restituzione della cifra versata in anticipo al cliente. Tra i maggiori gruppi finanziari italiani che concedono prestiti veloci a 1000 euro ci sono Findomestic, Agos, Compass, Unicredit e anche Poste Italiane. I tassi d’interesse e la durata del tempo di rimborso possono variare ed ognuno propone al cliente l’offerta che ritiene più vantaggiosa. oltre ai principali istituti di credito molto interessanti sono poi le novità nel settore che arrivano da Prestiamoci e Smartika, due community online che si occupano di finanziamenti tra privati. Queste piattaforme di credito sono entità giuridiche riconosciute dalla Banca d’Italia ed aiutano i clienti che hanno bisogno di prestiti istantanei a trovare le migliori occasioni di finanziamento grazie ad accordi vantaggiosi sui tassi d’interesse.

Questi istituti di credito innovativi sono una sorta di trait d’union tra richiedenti e prestatori, soprattutto per il fatto che spesso i ruoli cambiano e magari chi aveva prima la necessità di ottenere somme di denaro in breve tempo in seguito può trovarsi nella condizione di concedere un finanziamento a qualcuno e viceversa. Il Taeg di Smartika parte da una base minima del 5,60%, un valore interessante se paragonato a quello dei grandi gruppi finanziari internazionali. Il sito Prestiamoci è invece ottimo per visionare in maniera dettagliata il database dei potenziali soggetti creditori a cui poter avanzare una richiesta di finanziamento veloce tra privati e con garanzie certificate. 

Prestiti di 1000 euro subito in 24 ore con Findomestic, Agos e Compass: tassi e preventivo

Dopo aver visto come ottenere un finanziamento da 1000 euro senza presentare busta paga ma con la possibilità di presentare una figura garante, passiamo ora ad analizzare le varie offerte dei principali istituti di credito che mettono a disposizione del mercato clienti prestiti talmente celeri da essere accessibili nel giro di 24 ore. Tra le banche principali troviamo la Findomestic, che offre il finanziamento da 1000 euro senza busta paga ed inoltre propone una tipologia di prestito personale e non finalizzato. Per quanto riguarda il preventivo, la richiesta è totalmente gratuita e può essere simulata come prova sul sito Findomestic e per l’utente non è necessaria la registrazione online. L’aspetto positivo che emerge da questa facilitazione all’accesso è il fatto che un qualsiasi cliente con conto deposito in un altro istituto di credito ha comunque l’opportunità di valutare i parametri relativi ai finanziamenti proposti dalla sua banca in confronto a quelli offerti dalla Findomestic. Procedendo con una simulazione di richiesta per il preventivo, c’è la possibilità di optare per una durata temporale che va da un minimo di 18 mesi ad un massimo di 120 (ovvero 10 anni). Dal momento che le cifre in questione sono relativamente esigue rispetto a quelle coinvolte in operazioni finanziarie di portata elevata, l’unica soluzione presentata in simulazione è quella del prestito a 18 mesi, con una rata da restituire ogni mese al valore di 59,80 euro. Il tasso d’interesse Tan ammonta al 9,44% mentre il Taeg al 9,86% e  sono ambedue a modalità fissa. Facendo un rapido calcolo la somma totale da far tornare indietro al creditore sarà pari a 1076,40 euro, quindi con un costo complessivo dopo 1 anno e mezzo di 76,40 euro.

Un altro istituto creditizio che offre prestiti da 1000 euro è Agos e come in precedenza anche qua troviamo la possibilità di simulare gratuitamente e senza impegno un finanziamento da ottenere. Il Tan e il Taeg sono entrambi a modalità fissa, rispettivamente al 5,91% e al 6,07%. Fanno eccezione soltanto i prestiti con durata di rimborso a 9 e 12 rate, che riportano valori di 5,90 per il Tan e di 6,08 per il Taeg. Il tempo di restituzione va da un minimo di 6 mesi (rata mensile a 169,55 euro) ad un massimo di 36 mesi (rata mensile a 30,38 euro). La somma totale da restituire al creditore va dai 1017 euro se si sceglie mezzo anno di rimborso fino ai 1093 euro in caso si opti per un rimborso a 3 anni. Oltre a queste due banche, un altro istituto di credito che propone finanziamenti veloci a cifre non elevate è il gruppo Compass. A differenza di Findomestic e Agos non c’è però la possibilità richiedere la stessa cifra minima, poiché la soglia più bassa da cui partono i finanziamenti Compass è di 5000 euro. La durata temporale del rimborso va da 24 a 84 mesi, con Tan fisso al 9,90% e Taeg variabile da un massimo del 13,33% fino a un minimo dell’11,59%. Se si seleziona l’offerta a 2 anni la rata mensile è pari a 235,10 euro, mentre se si sceglie di spalmare la restituzione fino a 7 anni la rata corrisponde a di 84,40 euro.

Prestito BancoPosta da 1000 euro senza busta paga: la soluzione di Poste Italiane

Tra i moltissimi istituti finanziari che offrono prestiti e finanziamenti a basse cifre c’è anche il gruppo Poste Italiane. Per avviare la procedura di richiesta per accedere ai crediti messi a disposizione dalle poste occorre innanzitutto effettuare un abbonamento alla carta prepagata dell’istituto che prende il nome di SpecialCash PostePay. Questa card si può ottenere a patto di pagare un canone mensile di possesso e utilizzo. I documenti da esibire per riceverla sono la carta d’identità, una PostePay di cui essere già proprietari per ricevere l’accredito, la tessera sanitaria e infine bisogna avere un’età compresa tra i 18 e i 70 anni. Anche qualora non si presenti una busta paga a garanzia della solvibilità finanziaria, l’importante è che si dimostri di percepire un reddito, sia esso un salario da lavoro stagionale o un’entrata economica indipendente da eventuale attività lavorativa.

Nel caso in cui sussistano tutti i suddetti requisiti sarà possibile accedere al servizio chiamato SpecialCash e i soldi del prestito verranno immessi sulla carta prepagata. I parametri relativi al valore degli interessi sono direttamente proporzionali al crescere della durata temporale e dell’ammontare della rata da restituire ogni 30 giorni. A queste cifre bisogna poi aggiungere la parte relativa al canone di possesso della PostePay: se si opta per un finanziamento di 15 mesi il costo mensile sarà pari a 4,50 euro con un totale di 83,93 euro alla fine del contratto. In caso si scelga il prestito a 20 mesi avremo un canone mensile di 6,00 euro che produrrà un esborso complessivo di 136,43 euro, mentre se si deciderà per il finanziamento a durata massima di 24 mesi il costo mensile si attesterà a 9,00 euro per un totale di 232,43 euro al termine del contratto.

Prestito 1000 euro urgente senza busta paga per casalinghe, disoccupati e cattivi pagatori

Abbiamo evidenziato dunque quanto queste ipotesi ormai conosciute con il nome di “piccoli prestiti” abbiano registrato una progressiva crescita e una significativa imposizione nell’attività di finanziamento da parte di vari istituti di credito. C’è da dire inoltre che le forme di finanziamento di cui ci occupiamo prendono spesso anche il nome di “prestiti veloci” essendo caratterizzati dal requisito dell’urgenza. Più precisamente si tratta di situazioni che richiedano la soddisfazione di esigenze e necessità che si presentano nell’immediato e che andrebbero generalmente risolte con altrettanta rapidità. E’ chiaro che l’importo relativamente ridotto della cifra prestabile consente di norma una semplificazione e di conseguenza una maggiore celerità rispetto alle procedure di prestito tradizionali, anche e soprattutto in caso di assenza delle comuni garanzie. E’ interessante concludere con un particolare riferimento a specifiche tipologie di soggetti sprovvisti di busta paga abilitati in ogni caso alla richiesta e alla conseguente concessione di un prestito, sempre considerando l’importo di 1000 euro.

Le forme di prestito finora descritte sono particolarmente note e richieste dalla categoria delle casalinghe: si parla sia di situazioni in cui non sia svolta alcuna attività lavorativa oltre a quella domestica, sia di casi in cui le stesse persone interessate svolgano un’attività di lavoro part-time. I piccoli prestiti da parte delle casalinghe vengono generalmente richiesti per esigenze economiche derivanti dallo stesso nucleo familiare o per attività di ristrutturazione della casa e/o cura dell’ambiente domestico. Nonostante ad oggi l’attività svolta dalle casalinghe sia assimilata ad un’attività lavorativa a tutti gli effetti, l’assenza di un reddito proprio (neppure derivante da lavoro part-time) determina l’esigenza che la richiedente sia affiancata dalla figura di un garante in sede di prestito. Si tende a preferire sempre una figura che presenti legami di parentela (marito, altri parenti o figli regolarmente occupati) che vada a rafforzare la dimostrazione del legame di fiducia e che proceda poi a fornire una fonte di reddito stabile sulla quale l’istituto di credito può concedere il prestito richiesto. Nonostante negli ultimi tempi si siano inserite procedure più dettagliate e più ristrette anche per questa categoria, sono molte le casalinghe che usufruiscono di questa tipologia di prestito (con garante) optando spesso anche per la nuova forma di prestito online.

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La figura del garante opera ancora per piccoli prestiti veloci anche per altre categorie, quali i disoccupati. Saranno questi ultimi a prendersi carico dell’onere della scelta di un garante che oltre ad un consueto e comprovato rapporto di fiducia, presenti una situazione economico-finanziaria stabile generalmente derivante da contratto di lavoro a tempo indeterminato. Questo perché in caso il richiedente e beneficiario del prestito dovesse risultare insolvente e non sia in grado di risolvere in prima persona il problema che si presenta può rivolgersi al garante, che interviene sempre e comunque in via eccezionale. Una particolarità inerente a questa categoria nello specifico riguarda il fatto che nessun istituto di credito, a tutela dei suoi legittimi interessi, è obbligato a trasferire denaro ad un soggetto disoccupato per quanto comprovata ed evidente sia l’affidabilità del garante.

Un ultimo spazio va dedicato alla figura dei cattivi pagatori o protestati che per essere classificati come tali presentano ritardi o altre inadempienze nel pagamento di rate di varie tipologie. Si tende a concedere prestiti anche in queste particolari condizioni per consentire al soggetto protestato di riacquistare una soglia minima di liquidità che consenta di provvedere all’insolvenza. Attraverso l’intervento e la consultazione della Centrale su dati storici riconducibili al cattivo pagatore, anche in questo la figura del garante presenta un ruolo determinante per la concessione del prestito, che può essere conferito anche entro 24 ore dalla richiesta in ragione della particolare urgenza della situazione. Va infine precisato che, qualora l’ipotesi descritta riguardasse i soggetti appartenenti alla categoria dei lavoratori dipendenti, l’intervento del garante non è determinante né necessario dovendo far riferimento ad una particolare forma di finanziamento nota come cessione del quinto.

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