Quotazione Rame Usato 2023: prezzo al kg e al grammo per rame usato pulito e sporco

Pubblicato il 27 Giu 2019 - 6:21pm di Lorenzo Antonelli

Il rame usato ha una sua quotazione economica che lo rende appetibile sul mercato per scambi commerciali o altri tipi di affari. Sotto l’aspetto materiale, è un metallo che può subire l’ossidazione a causa del tempo, vi sono dunque a livello artificiale alcune tipologie specifiche di questo elemento sia nuove che già usate. In quest’ultimo caso è opportuno fare una distinzione anche tra il rame pulito e sporco, dal momento che tali fattori possono incidere sulle sue capacità e caratteristiche fisiche. Andiamo dunque a vedere qual è il prezzo del metallo rosso secondo le quotazioni 2023 e quali differenze sui costi possono essere riscontrate mettendo a confronto il rame usato sporco con quello pulito.

Quotazione rame usato al kg e grammo 2023 e differenze nel prezzo col rame nuovo

Avendo un determinato valore di riferimento sul mercato al consumo, il rame fa segnare conseguentemente delle oscillazioni dal punto di vista delle quotazioni al kg o al grammo. Innanzitutto occorre un’analisi dettagliata in merito alle varie differenze che caratterizzano il rame usato da quello standard, poiché vi sono alcune difformità che vanno ad incidere sul costo di vendita e sulle oscillazioni di valore. Ovviamente questo fenomeno è praticamente identico a ciò che comunemente accade quando un articolo viene offerto ad un pubblico di utenti, ma la differenza sostanziale sta nel fatto che il rame ha un suo valore specifico, il quale non si ferma soltanto alla semplice valutazione sulla quantità di domanda pronta ad acquistarlo come fosse un semplice prodotto industriale. Piuttosto le quotazioni fanno registrare dei cambi di valore nel corso del tempo a causa di caratteristiche come il pregio, di conseguenza il rame usato non potrà mai avere il prezzo del tipo standard. Una domanda sorge dunque spontanea: è conveniente acquistare il cosiddetto “oro rosso” al pari di un investimento paragonabile a quello in altri metalli, diamanti o gioielli preziosi? La risposta richiede una spiegazione abbastanza articolata, dato che vi sono più fattori in gioco che possono determinare il giudizio riguardo a tale scelta. Il primo passo da compiere per valutare o meno la convenienza dell’investimento, consiste nel guardare la quotazione in tempo reale e considerare le varie oscillazioni segnate in determinati periodi di tempo, per il prezzo del rame usato al kg o al grammo. Rispetto a vari metalli non ferrosi, l’oro rosso si distingue per una caratteristica, la volatilità, che lo rende decisamente più stabile nel corso del tempo e ne ritarda l’usura. D’altronde sono moltissimi coloro che, al netto di investimenti su materiali pregiati come oro o argento, hanno deciso di puntare forte sul rame sperando in un significativo aumento del suo valore vista anche la grande possibilità di impiego in tante applicazioni. C’è poi da dire che un altro indicatore della grande utilità, sebbene non sia un metodo legale, è purtroppo la sua forte esposizione al rischio di furti, fenomeno che nelle grandi città del Mondo si è sempre verificato con ripetitività. Uno dei motivi principali si deve individuare, come già detto, nell’ampio spettro di possibilità d’impiego del rame e per le sue ottime proprietà meccaniche, fisiche e termostatiche. L’organo a cui si fa riferimento per seguire con accuratezza l’andamento di tutti i metalli e dunque anche dell’oro rosso è il London Metal Exchange (LME), una borsa economica nata nel lontano 1877. Secondo questa fonte attendibile, nel corso degli ultimi 12 mesi il rame usato ha fatto registrare valori stimati in una media compresa tra 0,50-0,80 Euro al kg, sebbene ci siano state punte anche di 2 Euro. Tra i fattori principali che ne determinano le variazioni di prezzo in un preciso arco temporale, viene tenuto conto dell’usura riportata dal materiale, dalle operazioni atte a restaurare il metallo, dalle tempistiche per la fase di riciclaggio e dalle quotazioni attuali. Considerando che molti campi in cui viene impiegato il rame sono quelli dell’elettrotecnica, l’oro rosso derivante da queste tipologie d’impiego può segnare anche costi vicini ai 2,50 Euro al kg. Se si prende invece in esame la quotazione dell’oro rosso di tipologia standard, la quotazione cambia valore e si vanno a toccare punte di 5-7 Euro al kg, prezzo che ovviamente è determinato dalla verginità del materiale e dal suo alto tasso di purezza.

La grande differenza per cui sembra davvero conveniente investire nel rame ad oggi sono le opportunità di impiego del metallo, utile per molti campi di sviluppo tecnologico, mentre argento o bronzo risultano essere più che altro beni di rifugio i quali possono servire solo in caso di forti necessità economiche. Chiaramente le oscillazioni fanno sì che un guadagno futuribile dipenda dall’acquisto o dalla vendita effettuata al momento giusto, altrimenti il rischio è quello di puntare su un metallo davvero utile ma senza aver preso possesso di un adeguato potere economico sul mercato. Tra i maggiori metodi di investimento che possono essere presi in considerazione sul rame, vi è perfino quello del trading: esistono ormai moltissimi attori nel mercato finanziario globale, attivi anche online, in possesso di certificati ed autorizzazioni in internazionali che sono pronti ad accogliere qualsiasi forma di investimento sull’oro rosso. Essendo un metallo utilizzato primariamente per creare leghe, il rame ha una sua potenzialità economica data anche dall’andamento dei vari flussi industriali nelle nazioni che lo producono su larga scala. Fare trading include comunque dei rischi alti, poiché i CFD (Contract For Difference) sono degli strumenti finanziari legati strettamente a fattori come domanda e offerta, i quali generano tutte quelle oscillazioni di prezzo che non permettono di pronosticare con certezza il valore futuro del rame. Molti investitori si trovano spesso a dover far fronte a perdite piuttosto che ricavi, ma questo fenomeno avviene di frequente nell’ambito del trading finanziario dal momento che i prezzi dei CFD sono soggetti al valore registrato da altri strumenti di investimento. Il rame in questo senso può risultare una materia prima con maggiori garanzie rispetto ad altri metalli come i cosiddetti beni di rifugio, grazie alla sua vasta possibilità di impiego nei settori di sviluppo industriale, scientifico e tecnologico. Riguardo quest’ultimo punto è bene comprendere anche quali sono le nazioni che tendono a vendere più rame e quelle invece che ne acquistano grosse quantità ogni anno. Il Cile ed il Perù sono di gran lunga i maggiori produttori di questo importante metallo, mentre la Cina ed il Giappone si posizionano nei primi due posti della classifica relativa alle nazioni che importano maggiormente il rame. Un punto di forza certamente da non sottovalutare è che l’oro rosso può essere sottoposto a molteplici processi di riciclo, senza che quest’ultimi vadano ad intaccare la consistenza del materiale. Basti pensare al fatto che solo in Italia, in media il 43% del rame utilizzato non è vergine ma ha già subito trattamenti di riciclo per essere reimpiegato come materiale destinato a nuovi sviluppi tecnologici. Investire sull’oro rosso per fare trading e cercare guadagno significa quindi conoscere a fondo tutti gli aspetti.

Rame usato pulito o sporco: quotazione 2023 e modi per venderlo

Dopo aver analizzato in forma dettagliata le varie differenze tra il rame standard o vergine e quello di seconda mano, passiamo ora ad esaminare attentamente quali sono gli attributi che contraddistinguono questo importante metallo usato cercando di capire quanto vale pulito oppure sporco. Per farlo occorre anzitutto prendere in considerazione le proprietà e le caratteristiche del rame usato, tutti fattori che ne determinano la quotazione sul mercato e lo rendono appetibile o meno agli occhi di un potenziale investitore. Partiamo dall’aspetto inerente le proprietà meccaniche: queste sono la duttilità, la forma e la durezza. In base a seguenti processi di lavorazione industriale, gli attributi sopraccitati possono essere modificati nella loro capacità e potenzialità, cambiando sostanzialmente le fattezze del metallo rosso. Il caso più classico è quello in cui il rame viene sottoposto ad un processo di fusione con altri elementi per formare una lega e dunque materiale più resistente, dal momento che ha anche un ottimo grado di malleabilità il quale permette di lavorarlo ottenendo come risultato rame in fili e laminati. I processi di trasformazione possono avvenire con cicli termici a caldo o a freddo che ne modificano dunque le proprietà meccaniche. Allo stesso modo molto importanti nel rame usato sono le proprietà fisiche: la conducibilità elettrica di alto livello, seconda soltanto a quella riportata dall’argento, lo rende un elemento fondamentale per i vari impieghi nello sviluppo tecnologico. Da questo punto di vista l’utilizzo di rame usato pulito o sporco può fare la differenza, nel senso che tali attributi modificano sia in negativo che in positivo la capacità del metallo nella conducibilità elettrica. Un’altra caratteristica molto rinomata dell’oro rosso è la conduttività termica, superiore di ben 30 volte rispetto per esempio all’acciaio inox, un aspetto che aumenta tantissimo l’appetibilità sul mercato del rame usato. Parlando invece più dettagliatamente di prezzi, bisogna affermare che vi sono alcune differenze sostanziali e responsabili delle oscillazioni nei valori di mercato. Le principali sono l’ossidazione causata dagli agenti atmosferici, il deterioramento dovuto al tempo o per l’appunto lo stato di sporco con altri metalli, aspetti decisivi che vanno ad incidere sulla quotazione del rame usato venduto al kg o al grammo. Per quanto concerne il rame usato pulito, il costo tende a variare in base al genere di prodotto che lo compone, come ad esempio i cavi elettrici i quali diminuiscono il suo valore. Il prezzo del metallo rosso è più alto nel caso non si accompagni nella sua composizione a guaine o altri materiali protettivi e dunque le barre di rame si vendono a 2,50 Euro al kg.

Questo discorso cambia se si ha intenzione di acquistare o cedere il più comune metallo rosso in condizioni di sporco. Riguardo a questo termine occorre ovviamente precisare che non si tratta di uno stato dove vi è una mancanza di pulizia del materiale, quanto piuttosto di una tipologia che non può considerarsi pura al 100%. Abbiamo già detto dei cavi elettrici, ma ci sono altri esempi di rame usato sporco come quello bruciato, aderente al verderame oppure incastonato nei tubi dell’acqua; tutte condizioni specifiche le quali portano inevitabilmente ad un calo di valore per le quotazioni del cosiddetto “oro rosso”. Il prezzo è di conseguenza inferiore rispetto a quello segnalato dal rame usato pulito e si attesta in medie comprese tra gli 0,50 e gli 0,80 Euro con punte di oscillazioni fino ad un massimo di 1,50 Euro al kg. Come si evince dai dati sul costo attuale del metallo rosso, non ci sono in fin dei conti delle discrepanze eccessive tra le varie tipologie di rame, ma comunque i valori in gioco sono diversi e il risparmio sulla compravendita al kg è abbastanza significativo. Maggiore qualità e purezza richiedono un investimento più ingente, al contrario una minor pregiatezza porta ad un prezzo economico. L’attività di investimento nel rame, anche quello usato, sta diventando quindi un fenomeno molto diffuso tra il mercato dei consumatori. Con lo sviluppo della tecnologia digitale e in particolare dell’e-commerce sul web, ai giorni d’oggi è possibile effettuare compravendite per articoli di qualsiasi genere e i metalli con le loro quotazioni su scala internazionale si stanno rivelando uno dei settori più ricercati dagli utenti. Bisogna però distinguere tra due forme di commercio online: la prima è quella che vede il semplice scambio del prodotto finito, con cessione del materiale in favore di un soggetto acquirente disposto a pagare privatamente il costo totale di vendita. La seconda riguarda invece l’attività di trading a cui già abbiamo fatto cenno durante la nostra analisi sulla quotazione attuale del rame nel 2019. Molte materie prime sono da sempre oggetto delle mire finanziarie di investitori o speculatori, la grande disponibilità messa in campo dal mercato online non ha fatto altro che ampliare le occasioni di guadagno attraverso forme di trading virtuale. Ecco perché è importante guardare con attenzione e costanza all’andamento delle quotazioni del rame in tempo reale, se lo scopo consiste nel trarre profitto dal valore in borsa di uno dei metalli davvero più ricercati e ambiti in giro per il Mondo.

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