E’ possibile richiedere attraverso il 730 del 2018 il rimborso delle spese dentistiche? Scopriamo a quanto corrisponde il tetto massimo, come calcolare la percentuale a cui si ha diritto e soprattutto come si fa a detrarre le spese sostenute a scopo medico dalle tasse mediante il modello 730.
Rimborso di spese dentistiche e sanitarie con il 730/2018
Con la dichiarazione dei redditi che avviene attraverso il modello 730 è possibile detrarre determinate spese sostenute durante l’arco dell’anno dalle tasse che si dovranno pagare. Grazie al modulo precompilato, fornito dalle istituzioni in base ai dati di cui si è a conoscenza per via di pagamenti mediante ad esempio tessera sanitaria, coloro che si troveranno a completare il 730 possono accedere a un modello già per buona parte completo di quanto vi è da dichiarare. Come dicevamo in precedenza le spese mediche (personali o per familiari a carico e non) rientrano tra quelle che godono del rimborso del 19% IRPEF e vanno inserite tra i quadri E1 ed E5 del modello 730.
Dunque l’acquisto di medicinali, i pagamenti per operazioni e per cure a livello odontoiatrico vanno documentate e certificate tenendo da parte le ricevute poichè attraverso queste sarà possibile scalare dall’ammontare di tasse da pagare una percentuale delle spese in questione, le quali dunque in caso di acquisti in farmacia e simili vanno effettuate con l’ausilio della tessera sanitaria: all’Agenzia delle Entrate verranno infatti forniti i dati delle spese registrate per facilitare il compito dell’utente, il quale dovrà in ogni caso controllare meticolosamente la lista per controllare che non vi siano errori. Per quanto difficile, è infatti possibile che alcune spese non siano esatte in termini di costi o quantità.
Come calcolare la percentuale e il tetto massimo
Il rimborso per spese dentistiche varia in base al reddito familiare, sintetizzato con la sigla VSE. Fino al valore 1,5 viene garantito il rimborso massimo, pari a 241 euro per una protesi fissa, 55 per quella rimovibile, 2635 euro per l’apparecchio fisso e 1949 per quello rimovibile. Dall’1,51 a 2,99 il rimborso scende man mano fino ad arrivare al valore ultimo del rimborso ovvero il 3 per il quale sono garantiti 389,90 per l’apparecchio rimovibile e 527 per il fisso oltre agli 11 per la protesi rimovibile e 48,20 per la fissa. Per quanto riguarda le spese curative fino a 200 euro non è previsto alcun rimborso, successivamente va a salire fino a 1400 euro di spesa che prevedono 200 euro di rimborso.
In ogni caso le spese dentistiche vanno segnalate, come abbiamo già più volte accennato, con apposita documentazione nel 730 ma solo nel caso non sia stato già percepito un rimborso presso altri enti: infatti questo vale per qualsiasi tipo di spesa da inserire nel modello, la detrazione dalle tasse è possibile richiederla soltanto nel caso non sia stato percepito alcun rimborso tramite altri canali e servizi.