Senato, sospensione di 5 giorni a Barani e D’Anna per i gesti offensivi e sessisti in Aula

Pubblicato il 5 Ott 2015 - 6:38pm di Ubaldo Cricchi

Hanno minato la credibilità delle istituzioni: con questa motivazione il presidente del Senato Grasso ha spiegato la sospensione per cinque giorni per Lucio Barani e Vincenzo D’Anna, che venerdì si erano resi protagonista di gesti poco carini (per non dire sessisti e offensivi) all’indirizzo dei banchi occupati dagli esponenti del Movimento 5 Stelle. Sospeso per un giorno anche il grillino Airola, reo di aver insultato alcuni uomini della squadra di Governo e della segreteria dell’Aula.

I gesti di Barani e D’Anna in Aula durante la discussione sul ddl Boschi

L’Ufficio di presidenza del Senato ha optato anche per una censura nei confronti del gruppo della Lega Nord e del capogruppo del M5S Castaldi per aver sventolato dei soldi per manifestare contro quella che, a detta loro, sarebbe stata una vera e propria compravendita di senatori (verdiniani) nell’ambito delle operazioni per l’approvazione del ddl Boschi che, nel mentre, prosegue il suo percorso: i prossimi ostacoli arriveranno quando si discuterà degli articoli in cui maggioranza e opposizione sono di parere completamente opposto (articoli 6, 10, 21, 22, 37 e 39).

L’esame con moviola dell’Ufficio di presidenza del Senato

Per arrivare alla decisione su Barani e D’Anna, il consiglio ha esaminato tutti i resoconti e le testimonianze, ma ha anche preso in considerazione i video di quanto accaduto in Senato, facendo una sorta di moviola di tipo calcistico per capire al meglio come sono andate le cose. Gli esponenti del Movimento 5 Stelle speravano che ai due verdiniani venisse applicata la sanzione massima e soprattutto volevano che la punizioni scattassero in tempi brevi, per impedire che potessero votare sul ddl di riforma costituzionale.

In passato proprio un deputato del Movimento 5 Stelle venne sospeso per tre giorni (e “rimproverato” con una lettera di biasimo) per aver riferito delle frasi decisamente offensive nei confronti delle parlamentari del Partito Democaritco. La riunione dell’ufficio di presidenza del Senato doveva incontrarsi alle 13, ma i tempi si sono protratti al punto da dover rinviare due volte la seduta d’Aula prevista per le 15:00.

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Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

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