Siamo arrivati alla metà di ottobre 2016: è il momento giusto per vedere cosa dicono gli ultimi sondaggi politici elettorali in merito alla sfida tra Movimento 5 Stelle e PD per lo scettro di primo partito d’Italia, ma vediamo anche quali sono le ultime notizie in merito al Referendum Costituzionale, visto che la data della consultazione si sta velocemente avvicinando.
Ad ottobre i sondaggi politici elettorali vedono il Movimento 5 Stelle in recupero sul PD
Stando ai numeri delle ultime rilevazioni pare che il Movimento 5 Stelle abbia smesso di soffrire gli effetti di quanto accaduto nella Capitale nei mesi scorsi. Secondo gli ultimi sondaggi elaborati da Swg il PD mantiene il primato, ma rispetto alla settimana scorsa perde quattro decimi e si assesta al 31,4% delle intenzioni di voto; alle sue spalle si avvicina il M5S, che riprende la sua corsa recuperando ben lo 0,8% e salendo al 27,1%. Casualmente il guadagno del Movimento è uguale al calo della Lega Nord, che arretra al 12,3%, alle spalle di Forza Italia più o meno stabile intorno al 13%. In crescita Fratelli d’Italia (4%) e Sinistra Italiana (3,6%), mentre perde qualcosa il Nuovo Centrodestra (3%).
Le statistiche elaborate da Emg parlano di una distanza tra PD e Movimento 5 Stelle ancora più ridotta: il Partito Democratico riceverebbe il 30,7% delle preferenze, mentre il M5S solo mezzo punto percentuale in meno; insomma, sembra proprio che il calo delle settimane scorse dei pentastellati legato al caso Raggi fosse solo il frutto di una reazione a caldo e non di un reale distacco dal Movimento. Inoltre Emg conferma che in caso di ballottaggio (ipotesi praticamente scontata visto che al momento nessuna forza politica sembra in grado di poter arrivare al 40% dei voti al primo turno) Il M5S riuscirebbe ad affermarsi sia nei confronti del PD (53,4%-46,6%) che contro un ipotetico listone di centrodestra (57,2%-42,8%).
Numeri un po’ diversi sono quelli che si leggono nei sondaggi politici elettorali elaborati da Ixè, secondo cui PD e M5S sono entrambi in perdita, ma mentre il partito guidato da Renzi cede quasi un punto percentuale e scende al 32,4%, il Movimento 5 Stelle contiene le perdita ad un paio di decimi e arresta la sua discesa al 28,9%. Pur perdendo qualche consenso, i pentastellati riescono quindi a recuperare un po’ di terreno nei confronti dei dem.
Referendum Costituzionale 2016: il No è in leggero vantaggio, ancora tanti gli indecisi
Vediamo ora invece che dicono i sondaggi sul Referendum Costituzionale che si terrà il prossimo 4 dicembre 2016: manca poco più di un mese e mezzo a questo importante appuntamento politico, ma le statistiche parlano ancora di una percentuale di indecisi ancora molto alta. Partiamo dai sondaggi Ixè: secondo questo istituto il 51% degli interpellati ha detto che andrà a votare, il 34% ha già deciso di non andare alle urne e il 15% ha detto di non sapere ancora cosa fare. Approfondendo il discorso solo su quella metà di italiani che ha deciso di votare, il Sì e il No sarebbero in parità con il 37%, ma c’è ancora un 26% di indecisi.
Per l’istituto Index un italiano su cinque non ha ancora deciso cosa fare il 4 dicembre, mentre il 35% ha già scelto che non andrà a votare (bisognerebbe vedere se tutti quelli che hanno scelto di non recarsi alle urne sanno che per il Referendum Costituzionale non c’è un quorum); tra quelli che sanno già come votare il No è in leggero vantaggio sul Sì (51,4%-48,6%). Anche secondo Emg il fronte di chi vuole bocciare la riforma è in vantaggio sul fronte dei favorevoli, anche se la forbice si è leggermente ridotta (36,3%-32,3%) e pure per SWG, che fino alle ultime rilevazioni dava il Sì in vantaggio, il No ora è davanti grazie ad un forte recupero degli ultimi giorni (37%-34%).
