Sondaggi Politici Elettorali Movimento 5 Stelle: Di Maio e le Elezioni Politiche 2018, le previsioni

Pubblicato il 21 Gen 2018 - 9:13pm di Ubaldo Cricchi

Si avvicina l’importante appuntamento con le Elezioni Politiche del 4 marzo 2018: partiti, movimenti e coalizioni hanno cominciato il loro cammino di avvicinamento alla fatidica data e possiamo iniziare a dare un’occhiata ai sondaggi politici elettorali per capire quelle che sono le intenzioni di voto degli italiani; Il Movimento 5 Stelle, così come altre forze politiche, ha presentato il suo nuovo simbolo (in realtà l’unica differenza con lo “storico” logo è rappresentata dalla scritta ilblogdellestelle.it che ha sostituito movimento5stelle.it) e si appresta a vivere una campagna elettorale da protagonista: secondo le previsioni riuscirà Di Maio ad affermarsi come nuovo premier?

I punti del programma del M5S in vista delle Elezioni Politiche 2018

Proprio in queste ore a Pescara si è concluso il Villaggio Rousseau, un fine settimana dedicata ad argomenti importati come il programma di governo del M5S e la comunicazione dei risultati delle Parlamentarie che si sono chiuse alcuni giorni fa (la settimana prossima si dovranno presentare le liste). Non sarebbe quindi una cattiva idea dare un’occhiata ai punti principali del programma con cui il Movimento 5 Stelle si presenterà alle Elezioni Politiche (ovviamente chi vuole saperne di più può collegarsi al sito ufficiale del movimento per leggere in modo più analitico il contenuto di ogni voce). Lo slogan che accompagnerà la campagna elettorale dei pentastellati è “Partecipa, scegli, cambia”; guardando le statistiche dei sondaggi che verranno pubblicati nei prossimi giorni scopriremo se i nomi dei candidati, il programma e lo slogan riusciranno ad avere effetto sull’elettorato. Ecco i venti punti del programma che sono stati approvati sulla piattaforma Rousseau dagli iscritti:

  • Eliminazione di 400 leggi inutili:
    – basta con la giungla delle norme inutili, meno burocrazia per le imprese e per i cittadini.
  • Smart Nation:
    – obiettivo su investimenti per creare nuove professioni e nuove opportunità di lavoro;
    – investimenti sulle nuove tecnologie, sull’internet delle cose, sulla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, sulle auto elettriche, su nuove figure professionali.
  • Reddito di cittadinanza:
    – la riforma dei centri per l’impiego per far incontrare veramente domanda e offerta; formazione continua garantita per chi perde l’occupazione; imprese più sicure e meno persone in condizioni di povertà grazie alla flex security.
  • Pensioni di cittadinanza:
    – la pensione minima sale a 780 euro netti per tutti i pensionati;
    – per le coppie di pensionati il minimo complessivo sarà di 1.170 euro netti.
  • Tasse ridotte e migliore qualità della vita:
    – aliquote Irpef riviste al ribasso;
    – nessuna tassa per redditi che non vanno oltre i 10.000 euro;
    – manovra pensata per le piccole e medie imprese, con allentamento della pressione fiscale e forte riduzione dell’Irap;
    – stop agli studi di settore, allo spesometro, allo split payment e ad Equitalia;
    – onere della prova invertito: fino a prova contraria il cittadino è onesto.
  • Tagli agli sprechi della politica:
    – 50 miliardi che tornano ai cittadini con lo stop ai privilegi e alle pensioni d’oro, alle opere inutili e agli sprechi della politica;
    – Risparmi garantiti anche dalla riorganizzazione delle partecipate e dalla revisione delle spese improduttive.
  • Sicurezza e legalità:
    – due nuove carceri e nuove assunzioni tra le forze dell’ordine (10.000 unità in più) per garantire la legalità e una maggiore sicurezza.
  • Basta al business dell’immigrazione:
    – nuove assunzioni per le commissioni territoriali per valutare entro un mese se un migrante ha tutto il diritto di rimanere in Italia oppure no;
    – nuova cooperazione internazionale con la previsione anche di trattati per i rimpatri.
  • Tutela dei risparmi:
    – introduzione della Procura Nazionale per i reati bancari;
    – risarcimenti per i risparmiatori che sono stati truffati;
    – riforma bancaria per contrastare le speculazioni.
  • La sanità:
    – più risorse per la Sanità Pubblica e riduzione delle liste d’attesa per gli esami medici.
  • Aiuti a famiglie con figli (17 miliardi):
    – adozione del modello francese, con rimborsi per asili nido, baby sitter e pannolini;
    – Iva agevolata per i prodotti destinati ai neonati, all’infanzia e alla terza età;;
    – incremento dell’importo detraibile per l’assunzione di badanti e colf.
  • Lotta alla corruzione, alle mafie e al conflitto d’interesse:
    – riforma della prescrizione;
    – modifica del 416 ter relatvo al voto di scambio politico mafioso;
    – utilizzo di agenti sotto copertura;
    – Daspo per i corrotti;
    – utilizzo delle intercettazioni informatiche per contrastare i reati di corruzione.
  • Giustizia più rapida, efficiente ed equa:
    – minore durata dei processi;
    – certezza del processo;
    – certezza della pena.
  • Green Economy per un’Italia rinnovabile al 100%:
    – 200.000 nuovi posti di lavoro dall”economia del riciclo dei rifiuti;
    – ci saranno 17.000 nuovi posti di lavoro per ogni miliado che viene investito nell’efficienza energetica e nelle energie rinnovabili;
    – abbandono del petrolio entro il 2050;
    – un milione di nuove auto elettriche.
  • Riduzione del rapporto tra debito pubblico e PIL:
    – 40 punti in meno in dieci anni;
    – più investimenti in deficit ad alto moltiplicatore e con più occupazione garantiscono maggiore ricchezza;
    – taglio agli sprechi;
    – riduzione delle spese improduttive;
    – contrasto alla grande evasione fiscale.
  • Oltre la “Buona Scuola”:
    – un nuovo piano di assunzioni creato in base al reale fabbisogno delle scuole;
    – aumento della spesa pubblica per l’istruzione scolastica;
    – addio al precariato.
  • Tutela e valorizzazione del Made in Italy:
    – più tutela dei beni culturali;
    – introduzione di un nuovo Ministero del Turismo distinto da quello dei Beni Culturali;
    – difesa della qualità dei prodotti italiani che sono minacciati dai trattati internazionali;
    – Italia.it diventerà la piattaforma di e-commerce dedicata ai prodotti made in Italy in tutto il mondo. Investimenti produttivi nei settori strategici (50 miliardi):
    – fari puntati su energie rinnovabili, innovazione, manutenzione del territorio, adeguamento sismico, contrasto al dissesto idrogeologico, mobilità elettrica e banda ultra larga.
  • Legge Fornero addio:
    – introduzione di Quota 100 e Quota 41;
    – staffetta generazionale;
    – Opzione donna;
    – nuove categorie usuranti.

Gli ultimi sondaggi politici elettorali: il Movimento 5 Stelle primo partito d’Italia?

Diamo ora uno sguardo agli ultimi sondaggi politici elettorali per capire quali sono al momento le chance del Movimento 5 Stelle di vincere le Politiche che si terranno tra poco più di un mese. Iniziamo con i dati elaborati da Ipsos: secondo il sondaggio ci sarebbe un dominio del Centrodestra al Nord, mentre il PD dovrebbe confermarsi nelle regioni storicamente “rosse” come Toscana ed Emilia Romagna; al Sud invece ci sarebbe un duello tra il M5S e il Centrodestra. Tradotto in numeri, il Movimento 5 Stelle a livello nazionale raccoglierebbe il 28,7% dei voti (in salita rispetto al mese precedente, ma in calo rispetto alla primavera del 2017, quando il M5S andava oltre la soglia del 30%), superato dal Centrodestra (Forza Italia 16,5%, Lega 13,8% e Fratelli d’Italia 4,7%), ma davanti al PD (23,1%).

Anche secondo i sondaggi politici elettorali di Ixè il Centrodestra sarebbe davanti a tutti con un 35,7%, trainato dalla ripresa di Forza Italia. Il Partito Democratico risulta essere in picchiata: nel giro di tre mesi ha perso più di cinque punti percentuali e si assestano al 22,3%; il problema per i Democratici è rappresentato anche dal misero bottino portato dalle liste alleate (3,7%). Il Movimento 5 Stelle si mantiene stabile intorno al 28%, ma secondo la statistica il suo candidato Luigi Di Maio risulta essere al secondo posto tra i leader che godono della maggiore fiducia tra gli italiani (al primo posto c’è Gentiloni, che tra chi ha scelto “molta fiducia” e chi ha optato per “abbastanza fiducia” raggiunge il 33%), ma il primo se si prendono in considerazione solo quelli che hanno espresso una preferenza di massimo gradimento. Il Movimento viene ritenuto dagli italiani la forza politica più credibile per quanto riguarda il sostegno al reddito dei cittadini. Anche Ixè vede il centrodestra dominare al Nord e duellare con i pentastellati al Sud.

Se le previsioni di Ixè si dovessero rivelare esatte e considerando il meccanismo della nova legge elettorale, la composizione delle due ali del Parlamento sarebbe questa:

  • Camera dei Deputati:
    • 299 seggi al Centrodestra;
    • 161 seggi al Movimento 5 Stelle;
    • 137 seggi al Centrosinistra;
    • 29 seggi a Liberi e Uguali
    • 4 seggi ad altri partiti.
  • Senato della Repubblica:
    • 153 seggi al Centrodestra;
    • 82 seggi al Movimento 5 Stelle;
    • 65 seggi al Centrosinistra
    • 13 seggi a Liberi e Uguali;
    • 2 seggi ad altri partiti.

Bisogna considerare poi che il numero dei cosiddetti seggi contendibili (ovvero quelli in cui la distanza tra i primi due candidati è sotto i cinque punti percentuali) rimane ancora alto, infatti supera un terzo del totale.

Passiamo ora ai dati diffusi da Index: il Movimeto 5 Stelle si conferma primo partito in Italia con il 27,5%, seguito dal PD al 24% e Forza Italia al 15,6% (il partito di Berlusconi sembra essere al momento quello che guadagna più consensi), ma l’intera coalizione di Centrodestra raccoglierebbe il 37%. Di Maio risulta essere il leader politico con il più alto gradimento (19%), seguito da Gentiloni (17%) e Salvini (11%: ricordiamo che Berlusconi non è candidabile e quindi non può essere preso in considerazione nell’indagine); bisogna comunque sottolineare che l’intero elettorato dei Cinque Stelle converge sul nome del suo candidato premier, mentre il risultato di Gentiloni può essere ritenuto eccezionale visto le grandi fratture all’interno del Centrosinistra. Leggermente diversi i dati resi noti da Tecnè, che sottolinea la crescita del Movimento 5 Stelle, che sale al 27,9%. Se i pentastellati salgono, i democratici scendono, con il PD che retrocede al 21%, mentre vola al 18,1% Forza Italia. Il Centrodestra si conferma fortissimo al Nord (dove raccoglie al momento il 45,3% dei voti), mentre il M5S va più forte al Sud (35,2%), mentre il PD conserva il consenso nelle Regioni del Centro (30,3%).

Secondo EMG Acqua il Movimento 5 Stelle ha perso l’1,4% rispetto all’ultima rilevazione che risale allo scorso 8 gennaio. I pentastellati rimangono comunque in testa con il 26,8%, anche perché c’è un ulteriore piccolo calo del PD (23,8%). La coalizione del Centrodestra ha comunque i numeri per superare agevolmente la soglia del 37% (con Forza Italia che recupera da solo quasi un punto percentuale). È interessante il dato relativo alla possibile affluenza: al momento il vero vincitore delle elezioni politiche del 4 marzo 2018 sembra essere l’astensionismo, visto che il 33,9% degli interpellati ha deciso che non andrà a votare (dato in aumento dell’1,3%). Il 2,5% si recherà alle urne, ma lascerà la sua scheda in bianco; in calo il numero degli indecisi (ovvero quelli che ancora non sanno chi votare o addirittura se andranno a votare), che scende al 15,1%.

Diamo uno sguardo anche ai sondaggi di SWG: i dati comunicati dall’istituto fanno notare che in questi giorni si è creata una situazione più o meno stabile, con il solo Forza Italia che, nel bene o nel male, vede cambiare sensibilmente le sue percentuali. Per il partito di Berlusconi dopo una lunga ascesa è arrivato un brusco stop (-0,7% in una settimana), mentre gli altri partiti della coalizione si mantengono più o meno sugli stessi livelli (Lega 13,2%, Fratelli d’Italia 5,7%, Noi con l’Italia 2%). Sembra essersi fermata l’infinita discesa del PD, che recupera qualche decimo e si porta al 23,6% (secondo alcuni potrebbe essere il segnale di una ripresa), mentre i suoi alleati non sembrano essere in grado di spostare gli equilibri (Civica Popolare 1,3%, +Europa 1,2%, SVP 1,2%). Sembra invece essere scemato l’entusiasmo iniziale per Liberi e Uguali, che al momento no va oltre il 6,8%. Il Movimento 5 Stelle è ancora la forza politica che ottiene più consensi e salgono al 27,3%.

Quali speranze per Luigi Di Maio premier?

Praticamente secondo tutti i sondaggi politici elettorali il Movimento 5 Stelle risulta essere il partito destinato a raccogliere il maggior numero di voti, nonostante la fragilità mostrata nelle regioni del settentrione; la differenza verrà decretata dalle alleanze: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega (non più “Nord”) e Noi con l’Italia (sui giornali e n tv spesso viene definita come la quarta gamba della coalizione) insieme riescono a raccogliere circa dieci punti percentuali in più rispetto al movimento. Una maggioranza assoluta non ci sarà e anche per questo Di Maio ha fatto un riferimento a possibili convergenze lanciando una sorta di sfida alle altre forze politiche, chiedendo perché non sarebbero d’accordo con i venti punti del programma di cui abbiamo parlato in precedenza.

Info sull'Autore

Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

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