Con l’estate oramai alle porte, ci si avvia verso un autunno ricco di novità sulla scena politica italiana.
A settembre tutti gli italiani saranno chiamati ad esprimersi relativamente alla proposta sul taglio dei parlamentari e l’esito dello stesso delineerà anche il sentimento degli italiani relativamente alle forze politiche in campo.
In questo articolo sono riportati tutti i sondaggi in percentuali aggiornati al mese corrente, su Partito Democratico, Lega, Movimento Cinque Stelle e Fratelli D’Italia.
Sondaggi politici elettorali Settembre 2020: percentuali Partito Democratico
E’ indubbio affermare che le intenzioni politiche degli elettori sono fortemente influenzate dalla questione legata al Coronavirus.
La paura di una nuova ondata di contagi prevista per questo autunno, sta provocando non poca incertezzae questo è riscontrabile anche negli ultimi sondaggi relativi al sentiment politico.
Il Partito Democratico continua a ridurre lo svantaggio con la Lega, registrando il 20,4% negli ultimi sondaggi, ma rispetto a quanto riportato nei mesi di giugno ed aprile, c’è stata una flessione negativa.
L’incertezza dell’elettorato democratico è riscontrabile anche nella questione del referendum costituzionale, infatti da una recente indagine è venuto fuori che c’è una sostanziale spaccatura tra i favorevoli ed i contrari al taglio dei parlamentari; sul fronte del Si,si sono schierati il 62% dei Dem, contro il 38% che propende per il No.
A giocare un ruolo fondamentale nella partita dell’autunno ci sono poi le elezioni regionali, che potrebbero spostare gli equilibri in modo molto pericoloso, soprattutto per la sopravvivenza del governo Conte.
In particolare l’attenzione è concentrata sulla Puglia, dove il contenzioso è giocato tra l’ex governatore Emiliano e l’avversario di centrodestra Fitto; il premier non si è schierato apertamente ma ha riposto la sua speranza nella vittoria del presidente uscente.
In caso di sconfitta del PD, si creerebbe un terremoto politico molto pericoloso soprattutto per Nicola Zingaretti.
Altra regione nell’occhio del ciclone è anche le Marche, che negli ultimi sondaggi elettorali sembra vertere pericolosamente verso il centrodestra; stando a quanto riportato, il candidato Francesco Acquaroli è in netto vantaggio con oltre 51 punti percentuali su Maurizio Mangialardi, esponente del PD e Gian Mario Mercorelli in corsa per il Movimento Cinque Stelle.
Le prospettive non appaiono tra le più rosee per il PD, infatti non basterebbe la vittoria regionale della Toscana per far tirare un respiro di sollievo a Nicola Zingaretti.
I democratici possono invece riporre le loro speranze nella regione Campania grazie al candidato Vincenzo De Luca.
In questi mesi la sua figura ha avuto una rilevanza al livello nazionale, soprattutto per la gestione della pandemia all’interno della regione, consolidando così il bacino di voti che con elevata probabilità, lo porteranno a riconfermare il suo ruolo.
De Luca ha riscosso un notevole successo non soltanto all’interno della regione Campania, ma anche nel resto d’Italia, tanto che gli indici di gradimento dei leader gli confermano il 44%.
I sondaggi odierni lo accreditano ad un vantaggio di oltre 21 punti percentuali sul principale avversario Stefano Caldoro, tanto che quasi due campani si tre si sentono di esprimersi in modo positivo sul suo operato e sono pronti a rinnovare la fiducia nei suoi confronti.
Sondaggi politici elettorali Settembre 2020: situazione Lega-Salvini
Il periodo nero della Lega sembra ancora non arrestarsi, anche se il partito di Matteo Salvini resta il primo in Italia in termini di percentuali.
Infatti gli ultimi dati segnano il 27,3% dei consensi, i quali sanciscono un definitivo crollo di quasi 10 punti percentuali in un solo anno.
Il momento cruciale di questo declino è rintracciabile nella rottura con il governo di Giuseppe Conte e ciò ha portato tutti gli altri avversari, primo tra tutti il Partito Democratico, ad avvicinarsi pericolosamente.
Sono lontani i tempi in cui la Lega navigava su cifre come 34%, specialmente durante il periodo delle Elezioni europee, tuttavia per il momento ancora una buona fetta di elettori sono pronti a giurare fiducia al leader del Carroccio.
Per Salvini saranno decisive le elezioni regionali in Toscana, in quanto se la candidata Susanna Ceccardi dovesse farcela contro i sui competior, per la Lega rappresenterebbe un ritorno sulla scena da vero protagonista.
Di certo è importante non ripetere gli stessi errori mediatici già commessi durante le regionali dell’Emilia Romagna, in quanto attualmente i riflettori sono tutti puntati ed ogni passo falso potrebbe essere fatale per il partito.
Attualmente però i sondaggi non sono a favore della Lega, in quanto dagli ultimi dati è emerso che Eugenio Giani è il favorito per la vittoria, lasciando così la Toscana un fortino rosso.
In questo autunno caldo si decideranno le sorti della leadership di Matteo Salvini, infatti da questa partita la sua figura potrebbe tornare a brillare incontrastata nel panorama politico italiano oppure cadere inesorabilmente.
Diversa è la situazione in Veneto dove il vento continua ad essere favorevole per Luca Zaia, governatore uscente e favorito alle prossime regionali.
La vittoria dell’ex governatore è data per scontata, anche perché in questi mesi il suo operato, soprattutto in relazione alla gestione della pandemia all’interno della regione, ha consolidato la sua leadership ed i suoi consensi.
Attualmente i dati riportati da alcuni dei più importanti istituti di ricerca parlano del 75% circa di voti favorevoli, dunque una vittoria schiacciante contro gli altri candidati Arturo Lorenzoni, Enrico Cappelletti e Daniela Sbrollini.
Luca Zaia gode inoltre di un elevato indice di apprezzamento pari al 54%, in leggero calo rispetto ai mesi della pandemia, ma comunque soltanto secondo a Giuseppe Conte che si conferma in testa alla classifica.
Sondaggi politici elettorali Settembre 2020: percentuali del Movimento 5 stelle
Il Movimento Cinque Stelle per il mese di Settembre 2020, torna a registrare una flessione negativa rispetto ai mesi di giugno ed aprile, infatti la percentuale di preferenze si ferma al
16,2%.
Se confrontato con i tragici risultati di inizio anno, il Movimento è tornato a tirare un respiro di sollievo, ma è ancora lontano dai punti di settembre 2019.
In queste settimane Giuseppe Conte ha tentato in ogni modo di favorire un’alleanza tra il M5S e Partito Democratico, mossa che non è stata tanto apprezzata dagli elettori dei due partiti.
Luigi Di Maio, attualmente ministro degli esteri ed uno dei massimi esponenti del Movimento, attende con ansia i risultati del referendum costituzionale del 21 Settembre, ovvero la battaglia sulla quale ha riposto tutte le sue speranze.
La vittoria del Si porterebbe l’ex capo politico a riprendere la guida del Movimento, ma in questa ipotesi non sono tenute in considerazione le conseguenze per quanto riguarda il Governo.
A pochi giorni di distanza dal 20 e 21 settembre purtroppo ancora il 40% dei cittadini afferma di non sapere cosa votare, nonostante i diversi dibattimenti sulle ragioni del si e del no.
Nonostante sia indubbio affermare che sia le elezioni regionali sia il referendum rappresentano un momento cruciale per la politica italiana, il pentastellato Di Maio ha parlato della necessità di concentrarsi maggiormente sulle risposte da fornire ai cittadini e soprattutto alla popolazione più giovane.
In ogni caso le preoccupazioni per i possibili scenari futuri sono molte, anche perché con riferimento alla situazione nelle Marche, il bacino di volti sui quali i pentastellati possono fare riferimento per colmare il netto divario con il centrodestra è limitato.
A remare contro è anche la legge elettorale regionale che non prevede il voto disgiunto, il quale avrebbe permesso al Movimento di puntare proprio sui voti di lista.
Sondaggi politici elettorali Settembre 2020: l’ascesa di Fratelli D’Italia
In questo momento di grandissima incertezza sotto il profilo politico, sembra che a guadagnarci sia solamente Giorgia Meloni, leader del partito Fratelli D’Italia.
La linea politica di opposizione, adottata nel corso dei mesi, sembra che finalmente stia dando i suoi frutti infatti i 10 punti persi dalla Lega di Matteo Salvini, sono convogliati direttamente nelle mani della Meloni.
Attualmente Fratelli D’Italia ha raggiunto il massimo storico volando al 17% ed accorciando di conseguenza il divario con le altre forze in campo.
In questo stesso periodo lo scorso anno, il partito di Giorgia Meloni registrava solo il 7,4%, rappresentando il fanalino di coda di tutti i maggiori partiti in Italia, ma ad oggi la situazione è nettamente mutata, tanto da destare non poche preoccupazioni tra le altre forze.
Durante il periodo del lockdown, la fiducia degli elettori era riposta maggiormente nelle mani del governo, ma durante i mesi estivi sembra che la situazione sia lentamente cambiata.
La coalizione di centrodestra formata da Salvini, Meloni e Berlusconi sfiora la soglia del 50%, ma andando ad analizzare con maggiore attenzione si può notare che è soltanto il FI che nel corso degli ultimi mesi ha guadagnato diversi punti percentuali.
Per quanto riguarda i dati di gradimento dei leader, la Meloni attualmente ha raccolto il 44%, seguita da De Luca, Gentiloni e Roberto Speranza.
Dal 14,3% di giugno ad oggi è difficile non notare l’exploit che ha portato il partito della Meloni ad inseguire in maniera serrata i pentastellati.
Anche in zona centrodestra si attendono con trepidazione sia i risultati delle regionali sia del referendum costituzionale, i quali indicheranno le sorti della politica italiana nei prossimi mesi.