Amnistia e Indulto 11 ottobre 2016: novità Referendum Costituzionale sul sovraffollamento carceri, cosa cambia con sì o no

Pubblicato il 11 Ott 2016 - 10:50am di Ubaldo Cricchi

Ormai da diversi anni i detenuti e gli agenti di Polizia Penitenziaria si trovano costretti a convivere con tutte le difficoltà legate all’annoso problema del sovraffollamento nelle carceri: gli appelli per una nuova legge su amnistia e indulto finora non sono stati raccolti, ma si avvicina il 4 dicembre, data in cui gli italiani potranno esprimere il loro voto al Referendum Costituzionale e questo potrebbe portare a qualche novità. Scopriamo cosa cambia con la vittoria del Sì o del No.

Le novità di ottobre 2016 su amnistia e indulto

Lo stiamo ripetendo ormai da diversi mesi: in Commissione Giustizia al Senato ci sono quattro disegni di legge su amnistia e indulto, ma i lavori per la creazione di un testo unico sono fermi da tantissimo tempo. Sembra destinato ad avere un destino simile anche il ddl Pannella presentato pochi giorni dopo la scomparsa dello storico leader radicale: se ne parlò molto in quei giorni, ma poi anche su questo testo è calato il silenzio. Non si può dire che non siano stati presi dei provvedimenti per cercare di risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri (decreto svuotacarceri, depenalizzazione di alcuni reati, l’introduzione di pene alternative, i passi in avanti della riforma del processo penale), ma sono ancora in molti a credere che quanto fatto finora sia insufficiente e che solo la concessione di amnistia e indulto, pur non essendo una soluzione al problema, possa rappresentare il punto di partenza per un nuovo percorso.

Cosa cambia con il Sì al Referendum Costituzionale?

Appare comunque abbastanza chiaro che in questa legislatura difficilmente qualcosa si smuoverà sotto questo aspetto, ma a dire il vero qualche novità potrebbe arrivare con il Referendum Costituzionale del prossimo 4 dicembre. Si parla tanto di questa importante consultazione, ma visto che la riforma va a toccare tantissimi argomenti, alcuni di questi vengono un po’ trascurati. Non tutti infatti sanno che con una vittoria del Sì verrebbe modificato anche l’Articolo 79 della Costituzione: il nuovo testo prevederebbe infatti che amnistia e indulto vengano concessi con una legge deliberata con una maggioranza dei due terzi della sola Camera dei Deputati. Questo non vuol dire necessariamente che si possa arrivare più facilmente a misure di questo tipo, ma è probabile che almeno le tempistiche sulla decisione parlamentare possano ridursi. In caso di vittoria del No non cambierebbe nulla rispetto ad oggi, con Senato e Camera che mantengono identici poteri e per l’approvazione di una legge sui provvedimenti di clemenza è necessario il voto favorevole di due terzi di entrambe le ali del Parlamento.

Il problema del sovraffollamento carceri e la Marcia dei Radicali

La situazione nelle carceri continua ad essere molto difficile: anche in questo mese di ottobre 2016 i sindacati di Polizia Penitenziaria sottolineano l’incessante verificarsi di eventi critici (dalle aggressioni agli agenti fino agli atti di autolesionismo da parte dei carcerati) in diverse strutture del Paese. Gestire la situazione è un’operazione sempre più ardua per gli agenti, il cui lavoro è condizionato da diversi fattori come le strutture vecchie e inadeguate, la carenza di organico e il regime aperto. E anche sotto l’aspetto igienico e sanitario il problema del sovraffollamento rende tutto più complicato.

Prima del referendum del 4 dicembre ci sarà un altro importante appuntamento, ovvero la Marcia per l’Amnistia, la Giustizia e la Libertà organizzata dal Partito Radicale; la manifestazione, intitolata a Papa Francesco e Marco Pannella, si terrà il 6 novembre (che è anche la data del Giubileo dei Carcerati) e sono già tanti gli esponenti del mondo politico e non solo (parteciperanno anche nomi importanti del mondo dello spettacolo) che hanno già assicurato la loro adesione.

Info sull'Autore

Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

4 Commenti finora. Sentitevi liberi di unirsi a questa conversazione.

  1. Andrea 13 Ottobre 2016 at 00:52 - Reply

    Questa è solo propaganda subdola. Se il parlamento vuole far passare un indulto od un’amnistia lo fa anche con due camere parlamentari. Non è certo il bicameralismo che blocca le leggi. Non fatevi fregare, se vincesse il si si perderebbe ben più della libertà. Informatevi correttamente, ma veramente. Io voto NO!

  2. Steffi 14 Ottobre 2016 at 13:27 - Reply

    Voto siiii

  3. giuseppe 25 Ottobre 2016 at 11:02 - Reply

    con questo sistema elettorale diventa pressoche’ impossibile con la bicamerale……..basterebbe essere piu attenti ai risultati ottenuti fino ad oggi ….pochissime concessioni….nell ambito dell indulto e carceri sovraffollate a dimostrazione che la legge vigente non soddisfa il fabbisogno della popolazione —- se non si ha discriminazione se si crede nel concetto della libertà ….quello vero per i cosiddetti reati minori —–bisogna votare si…..

  4. Elvis 15 Novembre 2016 at 23:12 - Reply

    Io voto sin perché e uno dei casi che sia data la liberta anche ai polizia penitenziaria che cambi kualchoza in meno e per me e si

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