Canone Rai 2016, nuova scadenza per il pagamento tramite bollettino e dubbi sull’autocertificazione

Pubblicato il 18 Mar 2016 - 10:10am di Redazione

bollettinoIl canone Rai si avvale di una nuova scadenza per coloro i quali debbano pagarlo tramite bollettino, allo stesso tempo crescono i dubbi sulla compilazione dell’autocertificazione. Abbiamo più volte discusso riguardo le perplessità dei cittadini italiani sul pagamento dell’odiato canone Rai, una vera e propria tassa, che tra poco si sommerà all’importo della bolletta elettrica (per la quale, inoltre, nuovi e diversi rincari sono già stati apportati ad inizio anno). E’ giunto dunque il momento di approfondire ancora una volta l’argomento evidenziando le novità più importanti di questa intricata vicenda.

Canone Rai 2016, nuova scadenza per chi paga con bollettino

Il pagamento del canone Rai è dovuto al possedimento di un apparecchio atto a ricevere segnali televisivi, ma cosa accade se l’intestatario della bolletta elettrica non appartiene al nucleo familiare che ne fa uso? In questo caso il pagamento avverrà tramite bollettino postale entro e non oltre ottobre 2016, diversamente da quanto precedentemente affermato dal Governo, ovvero gennaio 2016. Ciò accadrà soltanto nell’anno corrente ed è dunque un’eccezione atta a smorzare i toni di protesta dei contribuenti. Ovviamente, al mancato pagamento del canone Rai non conseguirà il distacco della luce, ma sarà comunque avviata una pratica sanzionatoria ad opera dell’Agenzia delle Entrate. E’ bene sottolineare che un’ulteriore eccezione rispetto al nuovo pagamento deciso dal Governo è stata fatta anche per alcuni comuni italiani, i quali dovranno continuare a pagare il canone con i classici bollettini postali.

La Rai ed il canone, nuovi dubbi sull’autocertificazione

Come se non bastasse, ulteriori tegole si abbatteranno presto sull’Agenzia delle Entrate, la quale non ha ancora ben chiarito le modalità di presentazione della dichiarazione di non possesso di apparecchiature televisive, in altre parole, dell’ormai famosa autocertificazione. La realizzazione del progetto (che riguarda il 2-3% dei nuclei familiari italiani) sembra infatti essere passata nelle mani del Dipartimento delle Finanze, il quale a sua volta non ha ancora chiarito l’attuale status dei lavori. Nonostante ciò, entro quindici giorni dall’emanazione del decreto di Sviluppo, le Entrate dovranno obbligatoriamente presentare l’elenco delle famiglie coinvolte. Ciò che finora è fuor dubbio riguarda soltanto la necessità che il modulo di autocertificazione, richiedibile in qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate, venga compilato in ogni sua parte inserendo con minuzia di particolari tutti i dati richiesti.

Inoltre, vi è la possibilità di chiedere addirittura un rimborso riguardo il pagamento (ritenuto ingiustificato) avvenuto negli anni 2008, 2009 e 2010; per far ciò basterà richiedere un particolare modello (anche in questo caso disponibile presso un qualsiasi sportello dell’Agenzia delle Entrate) a cui affiancare una dichiarazione sostitutiva che attesti il possesso dei requisiti.

raiInsomma, le acque in cui a breve si troveranno a nuotare i contribuenti italiani appaiono estremamente agitate, poiché una vera soluzione, riguardo le problematiche sopra citate, non è ancora stata trovata. La speranza è dunque che il Governo intervenga e faccia chiarezza su questo spinoso, quanto delicato, tema.

 

 

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