La necessità di una corretta informazione

Pubblicato il 7 Mar 2013 - 5:49am di Redazione

corretta informazione

 

 

 

L’impegno di Corretta Informazione con i suoi lettori

Iniziare una nuova avventura editoriale è sempre un’emozione. Mi sembra importante ringraziare tutti coloro che hanno collaborato e tutti coloro che collaboreranno ma, soprattutto, tutti i lettori (che speriamo tanti) che ci leggeranno.

La domanda fondamentale a cui ci preme rispondere è: c’è necessità di una nuova testata editoriale? La risposta è sì e già il nome che ci siamo dati ne spiega il motivo. C’è necessità di una corretta informazione.

Ci sembra inutile ricordare i dati sulla libertà d’informazione in Italia, da dove risulta che il Bel Paese sarebbe al 40° posto in questa classifica, dopo Cile e Corea del Sud.

Il nostro scopo è ben diverso, però, da ciò che comunemente si intende come corretta informazione. La corretta informazione, per noi, non è un’informazione asettica e imparziale. Innanzitutto perché non esiste. In qualunque modo l’uomo comunichi, anche quando non vuole far trasparire le sue opinioni, esprime una valutazione e una posizione politica. Che, in quel caso, è quella di non prendere la posizione.

La nostra informazione sarà, dunque, assolutamente politica ma non partitica, esprimendo sempre, qualsiasi sia l’argomento che affronteremo, una posizione, lasciando poi la piena libertà di commentare, e dunque anche criticare, i nostri articoli e le nostre opinioni.

Riteniamo che sia necessaria, in un momento storico come questo, un informazione di questo tipo. Troverete, dunque, sin da ora articoli e interviste sulla sulla crisi europea e dell’Euro, sulla politica nazionale, sulla politica internazionale, con particolare riferimento a ciò che sta succedendo in Medio Oriente e i rapporti con il governo americano, e molti altri articoli che speriamo troverete interessanti.

Con questo editoriale non possiamo, però, esimerci dal parlare brevemente di ciò che sta succedendo a seguito delle elezioni nazionali che ci hanno consegnato un Paese diviso ed arrabbiato e totalmente ingovernabile.

Quello che succederà lo vedremo nei prossimi mesi, ma, sin da ora, ci sembra di poter dire che sarebbe sbagliato incentrare tutto il nostro discorso sul movimento di Beppe Grillo, sul quale all’interno di Corretta Informazione potrete trovare un articolo fortemente critico di Lucio Garofalo, che chi scrive ritiene essere una risposta sbagliata, populista e confusionaria a un’esigenza giusta. Un esigenza che viene da lontano, dalla crisi del nostro sistema politico, daella crisi economica, ambientale e culturale e che ha trovato il suo sfogo in queste elezioni.

Una crisi che dimostra come il nostro Paese, ma più in generale l’Europa, si trovi di fronte non soltanto a una crisi dei partiti, ma a una vera e propria crisi sistemica e che non può essere semplicemente risolta con più moralità o meno corruzione. Questi elementi, certamente importanti, sono infatti il frutto di scelte culturali ed economiche sbagliate che soltanto un cambio di paradigma morale, etico, economico e politico potrà risolvere.

La lotta contro la corruzione – che, lo ripetiamo, è l’effetto e non la causa di scelte sbagliate – potrebbe portare a effetti del tutto negativi, tra i quali eliminare in maniera definitiva l’intervento pubblico in economia e ritenere che la causa della crisi economica sia il debito pubblico.

Ci troviamo, dunque, di fronte anni difficili, con avvenimenti e scelte che cambieranno probabilmente il nostro modo di pensare e distruggeranno i luoghi comuni che soltanto una corretta informazione, e non un’informazione al soldo di partiti o potentati economici, potrà affrontare. Non possiamo promettere che non sbaglieremo. Promettiamo soltanto di essere sempre fedeli ai nostri lettori e alle nostre idee.

 

 

 

 

 

 

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