Editoriale Coronavirus, 15 maggio 2020: mascherine, così non va

Pubblicato il 15 Mag 2020 - 8:31pm di Alessandro Spalvieri

Deo Gratias

Amici, era il di 5 aprile quando il governatore della Lombardia Attilio Fontana emise l’ordinanza sull’obbligo delle mascherine. Lo stesso giorno Borrelli, il capo della Protezione Civile (persona che stimo), dichiara che non la indosserà perché basta mantenere le distanze. Ma una volta tanto il cane e gatto della politica non funzionano e il giorno dopo il governatore della Toscana Enrico Rossi dispone l’utilizzo obbligatorio della mascherina monouso in spazi chiusi, pubblici e privati, aperti al pubblico, in presenza di più persone, oltre che nei mezzi di trasporto pubblico, locale, ecc. Deo gratias. Per una volta uomini politici di colore diverso riescono a pensarla allo stesso modo nell’interesse della comunità.

Nel nostro interesse

Uhm, uhm! Vi garantisco che non sono un complottista, ma se è vero che come diceva Andreotti a pensar male qualche volta ci si azzecca, allora per una volta voglio proprio pensar male. Perché qualcosa in tutta questa storia non torna. Ma come, di fronte ad una malattia che non si conosce, che passando dalla Cina praticamente dai primi di gennaio ha iniziato a sconvolgere il mondo con immagini apocalittiche e morti a non finire, l’OMS non tentenna e non dà indicazioni precise su uso di mascherine, guanti, ecc. Non sarebbe stato meglio, nel dubbio, chiedere a tutti di essere prudenti e prendere ogni precauzione necessaria, indossare mascherine, guanti, pulire bene le mani e stare a distanza?

Peccato, perché ai primi di febbraio, con un comunicato di poche righe, probabilmente l’OMS avrebbe potuto salvare molte vite umane. Ed è ancora più strano che ad alto livello l’allarme alla prudenza sia arrivato quando la frittata era ormai fatta e i morti in tutto il mondo si cantavano a migliaia.

Siamo italiani

Dopo la corsa in avanti di diverse regioni anche il Governo italiano, il 4 maggio, in occasione della Fase 2 decide di rendere obbligatorio l’uso delle mascherine, anche quelle fatte in casa. Per evitare speculazioni il Governo decide di fissare un prezzo calmierato di 50 centesimi compreso di IVA. I farmacisti iniziano a piangere, poverini, come faranno a sopportare prezzi così bassi? Ma si sa, siamo italiani, siamo buoni e così il Governo fa una buona azione e decide di accollarci il costo dell’IVA. Siamo italiani, allora nessun problema se prima della crisi 50 mascherine chirurgiche costavano meno di 13 euro e ora le paghiamo non meno di 30 euro. Siamo italiani, brava gente.

Carbone

Questa settimana, senza dubbio alcuno, carbone agli alti membri dell’OMS e al suo presidente.

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