Monte Paschi, rischio fallimento per azionisti e risparmiatori: le rassicurazioni di Fabrizio Viola

Pubblicato il 20 Gen 2016 - 12:09pm di Giorgio Longobardi

Monte Paschi sembra non beneficiare dell’attuale clima economico di bail in instaurato dalle ultime manovre di settore necessarie per sanare bilanci, e rendicontazioni, al di sotto della normale soglia di benessere finanziario. Le incertezze strutturali, che stanno minando la fiducia di risparmiatori ed azionisti di riferimenti dell’istituto creditizio in questione, portano inevitabilmente alla formulazione di un quesito, piuttosto condiviso, legato alle future sorti della Monte dei Paschi di Siena: riuscirà, o meno, a scongiurare il completo fallimento?

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Il dubbio è giustificato da una ripetuta serie di crolli in Borsa, verificatisi nel corso degli ultimi giorni, che hanno condotto il titolo MPS a perdere circa il 14,8% del suo valore, con azioni a 0,765 euro ciascuna e prospettive economiche alquanto preoccupanti. Ad ogni modo, per avere un quadro chiaro del destino che attende la Monte dei Paschi di Siena, e capire quali siano i provvedimenti da prendere qualora la situazione precipiti irrimediabilmente, è necessario approfondire il tutto prendendo in esame i potenziali rischi di risparmiatori e azionisti.

Monte Paschi, rischio fallimento per azionisti e risparmiatori: la situazione

La debolezza patrimoniale della Monte dei Paschi danneggia non poco quelli che sono gli investimenti di azionisti e correntisti di qualsivoglia natura. Nel primo caso, infatti, il tonfo azionario degli ultimi tempi ha azzerato l’aumento di capitale di 3 miliardi varato nella scorsa primavera penalizzando coloro che avevano acquistato il titolo a 7 euro: con un crollo verticale in grado di abbassare il valore in Borsa del titolo MPS del 36%, gli azionisti hanno finito col ritrovarsi possessori di pacchetti senza mercato, ben lontani da un’effettiva, quanto repentina, ripresa finanziaria in grado di soddisfare le loro esigenze.

monte paschi

Questo scenario economico piuttosto avvilente è causato anche dal mancato incasso di quei crediti insoluti (incagliati o deteriorati) che le banche italiane non riusciranno a riavere indietro dai debitori di vecchia data, una criticità aggravatasi ulteriormente non appena la BCE ha posato il suo monitoraggio comunitario sul contesto creditizio italiano: il braccio di ferro tra Junker e Renzi è scaturito anche da questo.

Per quanto riguarda i risparmiatori, invece, c’è il rischio che la Monte dei Paschi alteri lo stato dei depositi per colmare le proprie lacune finanziarie. Sebbene questa ipotesi sia alquanto improbabile, visto e considerato che il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi garantisce fino a 100 mila euro a prescindere dalle reali condizioni dell’istituto creditizio coinvolto, si può sempre chiedere allo sportello di una delle filiali della MPS quale sia lo stato del proprio profilo di rischio, e procedere di conseguenza se non si è abbastanza sicuri del livello di produttività del proprio conto corrente.

Crollo in Borsa della Monte Paschi, le rassicurazioni di Fabrizio Viola

Nonostante la caduta verticale in Borsa, i vertici della Monte Paschi rassicurano su quella che è la situazione attuale affermando che la banca dispone degli strumenti necessari per superare una crisi economica e finanziaria in cui si è insinuato il logorante pericolo del panic selling. Inoltre, le ultime dichiarazioni di uno dei principali manager del gruppo MPS, ovvero Fabrizio Viola, lasciano intendere che l’istituto creditizio abbia un capitale sufficiente – e superiore alle aspettative della BCE – per assicurare un numero di transazioni finanziarie capaci di rialzare il valore borsistico del titolo.

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