Abbonamento pezzotto: multe pesantissime per un gruppo di utenti di IPTV

Pubblicato il 30 Ott 2023 - 4:40pm di Redazione

La nuova legge anti pezzotto ha chiarito un discorso: d’ora in avanti, tolleranza zero non solo per chi si macchia del crimine della trasmissione di contenuti illegalmente, dunque senza averne il diritto, ma anche per chi assiste a tali eventi in streaming. La nuova piattaforma antipirateria istituita dall’AGCOM e dalla Serie A è un chiaro esempio di come si è deciso di passare dalle parole ai fatti, aumentando le pene e riducendo al minimo le tempistiche d’azione per oscurare le piattaforme illegali. Nonostante tale piattaforma non sia ancora entrata in azione, gli attuali sistemi continuano a funzionare e a mietere vittime tra i pirati digitali.

Nuovo blitz “anti-pezzotto” della Guardia di Finanza

Ultimamente la Guardia di Finanza è molto attiva nel settore dello streaming illegale, e ogni giorno vengono fuori nuove notizie in merito a blitz e operazioni progettate per sgominare le attività di pirateria in Italia. Quanto accaduto a Canosa di Puglia rientra esattamente in questo ambito: la GdF ha infatti trovato una sala con una serie di computer predisposti, appunto, per la trasmissione illegale dello streaming coperto da diritto d’autore.

Nei fatti, i carabinieri hanno identificato un vero e proprio centro di trasmissione illegale dei contenuti prodotti da Sky. Non a caso, insieme ai computer erano presenti anche una serie di decoder e diversi encoder, apparecchi necessari per “far girare la giostra”. Lo scopo delle apparecchiature è facilmente intuibile: la fonte trasmetteva le trasmissioni Sky verso terzi, ovvero verso gli spettatori, che erano perfettamente a conoscenza della natura illegale dell’operazione.

Attualmente la Guardia di Finanza sta passando al vaglio tutto il materiale in suo possesso, con l’obiettivo di risalire il prima possibile ai nominativi degli utenti che usufruivano di tale servizio di streaming pirata. Come spiega anche questo articolo di TPI.it sui rischi dell’IPTV pirata, infatti, la nuova legge anti pezzotto (n.93/2023) prevede delle pene pesantissime non solo per chi trasmette, ma anche per chi sfrutta questi contenuti per la visione.

Cosa rischiano gli utenti delle IPTV illegali?

In base a quanto stabilito dalla nuova legge anti pezzotto, gli utenti che assistono alla trasmissione dei contenuti in streaming illegali rischiano sanzioni sia pecuniarie, sia legali. Si parla nello specifico di multe che possono arrivare fino ad un massimo di 5.000 euro. Da sottolineare anche il pericolo relativo alle condanne fino a 3 anni di carcere, comminate agli esercenti e ai broadcaster che decidono di trasmettere tali contenuti.

Occorre spendere qualche parola anche per descrivere la nuova piattaforma anti pirateria istituita dall’AGCOM in collaborazione con la Lega Serie A. Tale piattaforma partirà ufficialmente a novembre 2023, e avrà lo scopo di “snellire” i procedimenti contro i siti e le app che trasmettono illegalmente contenuti protetti dal diritto d’autore come le partite di Serie A. Nello specifico, le autorità avranno la possibilità di bloccare le fonti di streaming in soli 30 minuti dalla segnalazione.

Infine, è bene segnalare che oramai le autorità possono risalire rapidamente e facilmente ai nominativi degli spettatori, tramite una serie di tecniche che coinvolgono gli indirizzi IP. Gli arresti, dunque, sono sempre più probabili.

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