Come andare in pensione anticipata per malattia, invalidità o lavori usuranti: novità, tabella e calcolo

Pubblicato il 6 Feb 2017 - 12:54pm di Ubaldo Cricchi

Il 2017 ha portato tante novità in tema di pensione anticipata: con l’obiettivo di rendere il sistema più flessibile è stato introdotto l’anticipo pensionistico, meglio noto come Ape, che a partire dal primo maggio consentirà ai lavoratori di uscire dal mondo del lavoro con un anticipo massimo di 3 anni e 7 mesi; per accedere all’Ape volontario sono necessari determinati requisiti, ma c’è anche l’Ape Sociale, che potrà essere concesso per motivi di malattia, invalidità o per l’impiego in lavori usuranti o rischiosi. A fine articolo ci sarà una tabella riepilogativa e le modalità di calcolo della pensione anticipata.

Pensione anticipata con l’Ape

L’Ape è uno strumento che verrà introdotto in via sperimentale dal primo maggio 2017 e verrà portato avanti per due anni con possibilità di proroga. L’anticipo pensionistico volontario può essere richiesto da tutti i lavoratori (quindi anche dipendenti pubblici, autonomi e parasubordinati) che abbiano raggiunto i seguenti requisiti: devono infatti aver compiuto i 63 anni di età (l’anticipo non può andare oltre i 3 anni e 7 mesi) e aver versato almeno venti anni di contributi. Ovviamente chi vuole raggiungere la pensione anticipata sfruttando questo strumento va incontro a dei costi: l’anticipo pensionistico infatti non è altro che un prestito erogato dalle banche (tramite l’Inps) che dovrà essere restituito dal lavoratore nei venti anni successivi a partire dal momento in cui raggiunge l’età pensionabile prevista dalla legge Fornero (quindi 66 anni e 7 mesi). In passato abbiamo già affrontato il discorso relativo ai costi dell’anticipo in caso di Ape volontario.

Chi ha diritto all’Ape Sociale: disoccupazione, invalidità, lavori usuranti

Qui ci soffermiamo un po’ di più sull’Ape Sociale, uno strumento pensato per determinate categorie di lavoratori meritevoli di particolare tutela; in questo caso parliamo di una sorta di sussidio pubblico, che non porta alcun effetto negativo sulla pensione del lavoratore. La platea dell’Ape Sociale è molto più ristretta di quella dell’Ape volontaria, infatti sono previsti dei requisiti molto selettivi: anche se il requisito dell’età anagrafica rimane invariato (63 anni) non sono sufficienti 20 anni di contributi, ma ne servono 30 o 36 e poi per poter raggiungere la pensione anticipata con questo strumento è necessario rientrare in almeno uno dei profili indicati dalla norma:

      • Disoccupati:
        la misura riguarda quei lavoratori che si trovano in uno stato di disoccupazione e che hanno concluso la prestazione di disoccupazione (Aspi, Naspi o indennità di mobilità) da almeno tre mesi;
      • Invalidi:
        possono accedere all’Ape Social coloro che hanno subito una riduzione della propria capacità lavorativa almeno del 74% (il tutto deve essere accertato dalle commissioni competenti per il riconoscimento dell’invalidità civile);
      • Caregivers:
        sono quei lavoratori che al momento in cui fanno la domanda assistono da almeno sei mesi un parente di primo grado o il coniuge affetto da handicap gravi
      • Lavori rischiosi o difficoltosi:
        rientrano in questo profilo i lavoratori dipendenti che hanno svolto per almeno 6 anni consecutivi delle attività talmente impegnative che il loro svolgimento continuato viene considerato rischioso o difficoltoso;
      • Lavori usuranti:
        In questo caso si parla di lavoratori che svolgono mansioni usuranti o notturne.

Calcolo importo, durata e tabella riepilogativa

Come spiegato prima, in questo caso non si parla di un vero e proprio prestito, ma di una sorta di reddito-ponte erogato dall’Inps che viene riconosciuto al lavoratore dal momento della pensione anticipata a quella di vecchiaia. L’importo dell’assegno mensile sarà uguale alla rata della pensione calcolata al momento dell’accesso all’Ape; ad ogni modo la somma non può essere superiore ai 1.500 euro lordi, ma se il valore dell’assegno è superiore a questa cifra, il lavoratore ha la possibilità di farsi finanziare l’eccedenza. L’Ape Sociale non è compatibile con altri trattamenti di sostegno al reddito legati alla disoccupazione involontaria. Per accedere all’Ape Sociale sarà necessario inoltrare una domanda all’Inps entro il prossimo primo marzo (se i requisiti richiesti verranno raggiunti entro la fine del 2017) oppure entro il primo maggio (se i requisiti verranno raggiunti nel corso del 2018); la modalità di trasmissione della richiesta non è ancora stata resa nota, infatti si sta ancora attendendo il decreto attuativo che stabilisce la documentazione da allegare.

Profilo Requisiti Importo e durata
Disoccupati 63 anni di età + 30 anni di contributi importo stabilito in base alla pensione calcolata al momento dell’accesso All’Ape Sociale fino ad un massimo di 1.500 euro; erogazione senza penalizzazione fino al raggiungimento della pensione diretta
Invalidi 63 anni di età + 30 anni di contributi
Caregivers 63 anni di età + 30 anni di contributi
Lavori difficoltosi/rischiosi 63 anni di età + 36 anni di contributi
Info sull'Autore

Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

Lascia Una Risposta