Baltimora, città devastata dopo funerali Freddie Gray

Pubblicato il 28 Apr 2015 - 10:42am di Patrizia Monaco

Negli ultimi mesi sembra di essere tornati in quel clima di odio razziale che caratterizzava il secolo scorso. Dopo la morte del 25enne Freddie Gray, avvenute in circostanze sospette in fase di post-arresto, decine di persone si sono riunite a Baltimora per protestare contro le forze di Polizia. Proprio sui militari ricade il forte sospetto di responsabilità riguardo il decesso di Gray, ritrovato con la spina dorsale spezzata mentre era sotto custodia degli agenti. Questo clima di violenza è scoppiato pochi minuti dopo il funerale del giovane. Durante la cerimonia non si è presentata alcuna tensione ma nelle ore precedenti era stato distribuito materiale informativo riguardo l’imminente inizio di una purge, ossia una manifestazione di carattere anarchico. Proprio in questo modo si sarebbero calamitate in strada gang armate di sassi e bottiglie da lanciare contro le guardie armate. Successivamente sono stati incendiati anche alcuni negozi. Nella città di Baltimora è stato subito dichiarato lo stato d’emergenza ed il conseguente coprifuoco notturno che continuerà per una settimana.

Il Presidente americano Barack Obama, invia un messaggio di solidarietà alle istituzioni di Baltimora assicurandogli “tutta l’assistenza necessaria” per contrastare i vandali.

Il sindaco Stephanie Rawlings-Blake usa il pugno duro contro questi atti d’illegalità: “Pochi estremisti non riusciranno a distruggere una città storica, frutto del lavoro e dei sacrifici di tante persone

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Nata nella provincia di Roma, è trascorrendo l'adolescenza nella capitale che inizia a coltivare la propria passione per il giornalismo. Amante della bella musica, della buona politica e dell'impegno sociale, continua giorno dopo giorno a coltivare la sua innata curiosità muovendosi tra i più svariati ambiti della comunicazione.

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