Baltimora, revocato il coprifuoco

Pubblicato il 4 Mag 2015 - 12:18pm di Irene Masala

Dopo cinque giorni di coprifuoco arriva la revoca della sindaca di Baltimora, Stephanie Rawlings-Blake, coerente con quanto affermato in un comunicato stampa istituzionale: “l’intenzione è sempre stata quella di non prolungarlo un solo giorno più del necessario”. Il coprifuoco era stato indetto per arginare le proteste e le manifestazioni iniziate in seguito alla morte di un giovane 25enne afroamericano, Freddie Gray, per la quale sono stati incarcerati sei agenti di polizia. Dopo interi giorni in cui migliaia di persone si sono riversate nelle strade di Baltimora per protestare  e marciare pacificamente, organizzando comizi di cittadini e assemblee, la tensione è salita il quinto giorno, quando è arrivata la notizia  dell’incriminazione dei sei poliziotti e in centinaia si sono dati appuntamento per festeggiare nelle strade della città, nonostante il divieto di trovarsi fuori casa dopo le 22.

Mentre alcuni gruppi ballavano su autocarri parcheggiati negli incroci per festeggiare la notizia,  accompagnati da musiche varie che rallegravano la città nonostante il lutto che aveva colpito la comunità afroamericana, un elicottero che sorvolava la zona avvertiva i cittadini che tutti coloro che non si trovavano nelle proprie abitazioni erano passibili di arresto. Per questa violazione del coprifuoco sono state arrestate 53 persone, 38 delle quali strettamente legate alle proteste scaturite dall’omicidio di Freddie Gray.

I sei agenti, invece, sono già tutti liberi in seguito al pagamento di una cauzione che va dai 250.000 ai 350.000 dollari, e dovranno comparire in tribunale il 27 maggio per l’udienza preliminare.
Durante questi giorni di intense proteste, gli agenti di polizia hanno rivolto diversi appelli a media e giornalisti affinché si trattenessero unicamente nelle zone a loro predisposte, appelli in larga misura ignorati, come ha dimostrato la diretta televisiva di un’irruzione degli agenti di polizia nella zona della City Hall, per disperdere i manifestanti rimasti e arrestare coloro che non volevano abbandonare la piazza nonostante lo scoccare delle 22.

Info sull'Autore

Laureata in Scienze Politiche e Giornalismo ed Editoria, da anni si occupa di geopolitica e relazioni internazionali, con particolare interesse per il Medio Oriente e il conflitto arabo-israeliano. Due grandi passioni, scrivere e viaggiare, l'hanno portata a trascorrere gli ultimi sei anni tra Roma, Valencia e Israele/Palestina. Ha inoltre frequentato il Master in Giornalismo Internazionale organizzato dall'IGS (Institute for Global Studies) e dallo Stato Maggiore della Difesa, nell'ambito del quale ha avuto modo di trascorrere due settimane come giornalista embedded nelle basi Unifil in Libano.

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