Come e dove fare spesa e shopping con Bitcoin e criptovalute in Italia: negozi e supermercati aderenti

Pubblicato il 27 Giu 2023 - 11:20pm di Luca Apolloni

La prima moneta metallica fu stata coniata nel VII secolo a.C. nel Regno di Lidia. Era un regno situato nell’Asia Minore,  in un territorio corrispondente alla Turchia occidentale. Da allora i pagamenti sono stati effettuati con lo scambio materiale di denaro. Con l’entrata nell’era digitale e lo sviluppo della rete di internet, la compra-vendita, le operazioni bancarie e finanziarie si svolgono con lo scambio di moneta virtuale. Proprio in questo mondo digitale sono nate le criptovalute, a cominciare dalla nota Bitcoin. Sarà questa la fine definiva delle banconote e del conio? Per adesso, si sta cominciando a poter pagare un bene o un servizio con una criptovaluta.

Forse, un giorno, il denaro fisico sarà sostituito completamente dalla moneta digitale, e il primo esempio è rappresentato dal Bitcoin  (BTC). Certo, ci sono altre criptovalute come Ethereum (ETH) e Tether (USDT), ma il bitcoin, attualmente, è la più utilizzata. Le monete virtuali si comportano come le monete nazionali, cioè hanno una propria quotazione sul mercato delle valute. Accanto al dollaro ($) e all’Euro (€) troviamo anche la Bitcoin  (BTC). Il cambio attuale Euro/Bitcoin è di circa 000036, cioè 1 € equivale a 0,000036 BTC.

Dove comprare con i Bitcoin in Italia?

Molti esercizi commerciali si sono attrezzati e si sono aperti ai pagamenti con criptovalute. In molti paesi stranieri è già una realtà, ma in Italia solo da poco si possono trovare negozi che accettato pagamenti in BTC. I primi a partire sono stati quei marchi che hanno fatto dell’innovazione tecnologica la loro identità.  Precursori dei pagamenti in criptovalute sono le società di e-commerce  come lo Store di Windows-Microsoft, Xbox,  Sephora, AmazonExpedia.

A essi, pian piano si sono aggiunti negozi e società di servizi presenti sul mercato. Non è difficile trovare un b&b o un hotel che accetti, senza problemi, il check-out in Bitcoin. Nell’elenco possiamo inserire ristoranti, alimentari, tabaccherie, locali notturni, centri sportivi, società di trasporti e qualche catena di grandi magazzini o shopping center.  Il trend è in crescita. Sempre più esercizi commerciali si aggiungono all’elenco. Il nord d’Italia ha il primato, ma il centrosud si difende bene, a partire dalle grandi città come Roma e Napoli. Inoltre, bisogna segnalare che sono attivi sul territorio anche dei bancomat abilitati per il servizio di prelievo da depositi in criptovalute. ATM che convertono automaticamente l’importo scelto da prelevare, da bitcoin in euro, e ci sono dei punti di trezor retailer, cioè dei dispositivi per usati per connettere il nostro computer alla rete ed effettuare le operazione di deposito, di invio o ricezione di criptovalute.

Chissà, se tra qualche anno, ci sarà un’unica criptovaluta a essere usata come moneta di riferimento per tutti i pagamenti?  Ne sentiremo parlare molto delle criptovalute nel futuro.

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