Data Elezioni USA 2016: quando si vota, orario, come seguire i risultati in tempo reale e diretta tv, sondaggi su chi vincerà

Pubblicato il 5 Nov 2016 - 5:00pm di Ubaldo Cricchi

Ci avviciniamo a gran velocità alla data delle elezioni USA 2016 che decreteranno il prossimo presidente degli Stati Uniti: come molti di vuoi sapranno il duello è tra Hillary Clinton e Donald Trump, ma scopriamo come seguire i risultati in tempo reale o in diretta tv, quali sono date e orario del voto e chi vincerà secondo gli ultimi sondaggi.

Meccanismo e data delle elezioni USA

Il meccanismo di elezione di quello che sarà il 45° presidente statunitense è un po’ particolare: per i cittadini la data delle elezioni USA è fissata per l’8 novembre, ma visto che si tratta di un suffragio semidiretto con il loro voto non eleggeranno direttamente il nuovo presidente, ma i componenti del collegio elettorale (chiamati grandi elettori) che in un secondo momento, e più precisamente il 19 dicembre, nomineranno formalmente il nuovo inquilino della Casa Bianca. Il numero di grandi elettori nominati in ogni stato dipende dalla popolazione di quest’ultimo: con quasi 40 milioni di persone la California è lo stato con più abitanti e che quindi può nominare il maggior numero di delegati (55), mentre l’Alaska, per quanto grande, è tra gli stati meno popolati e può nominare solo tre grandi elettori. In tutto i grandi elettori sono 538 e il candidato che riuscirà ad ottenere almeno 270 voti diventerà il nuovo presidente degli Stati Uniti. Nella stragrande maggioranza degli stati vige la regola “winner taks all”: solo il Nebraska e il Maine eleggono i loro quattro delagati con un sistema proporzionale.

Come seguire i risultati in tempo reale: orario e canali di dirette tv, speciali e approfondimenti

L’elezione del nuovo presidente viene naturalmente ritenuto un evento molto importante, soprattutto se si considerano le grandi differenze tra i due programmi e le conseguenze che potrebbe portare la vittoria dell’uno e dell’altro candidato: anche in Italia verrà dato ampio spazio all’election day e vari canali televisivi si occuperanno dell’argomento con dirette tv, puntate speciali e approfondimenti. La tv di Stato seguirà gli ultimi momenti di avvicinamento alla data delle elezioni USA con La Casa Bianca (lunedì 7 novembre alle 23:10 su Rai Tre), poi il 9 novembre in prima serata su Rai Uno ci sarà l’immancabile speciale di Porta a Porta e il 10 ci sarà lo Speciale Elezioni USA su Rai Due alle 21:15; naturalmente anche su Rai News 24 ci saranno continui aggiornamenti.

Mediaset invece propone la lunga maratona su TgCom24: dalle 21:30 dell’8 novembre fino alla mattina del 9 i cinque inviati racconteranno l’election day dalla Casa Bianca, dal quartier generale di Trump e da quello della Clinton. Sempre la sera dell’8 su Canale 5 ci sarà l’approfondimento di Matrix con Nicola Porro e i suoi ospiti, seguito dal lungo Speciale TG5. Naturalmente anche il giorno dopo ci saranno gli approfondimenti sia nelle classiche trasmissioni-contenitore del mattino e del pomeriggio che nei tradizionali appuntamenti con l’informazione dei telegiornali.

Su Sky Cinema l’avvicinamento alle elzioni USA viene scandito dalla messa in onda dei più importanti film sulla politica statunitense (a partire dal 6 novembre verranno trasmessi The Contender, Recut, The Runner, Leoni per agnelli, Game Change, e All the Way). Su SkyTG24 a partire dalle 22:40 dell’8 novembre ci sarà la maratona USA 2016: La notte del presidente.

Gli ultimi sondaggi e la lotta per gli stati incerti: chi vincerà tra Trump e Clinton?

Con l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale l’attenzione si concentra sempre di più sugli ultimi sondaggi: secondo le ultime elaborazioni Hillary Clinton sarebbe al di sotto della soglia dei 270 grandi elettori che sono necessari per essere nominati presidente; al momento l’ex first lady potrebbe contare sull’appoggio di 268 delegati, quindi, anche se molto vicina all’obiettivo, la battaglia è ancora aperta, soprattutto se si considera che Trump sta recuperando terreno. Il divario è ancora netto, ma nelle ultime ore l’Ohio, lo Utah e il secondo distretto del Maine sono passati da uno status di incerti (o come dicono gli americani battleground-toss-up) a inclini verso Trump: sommando gli stati certi e quelli a lui inclini, il magnate arriverebbe a 204 grandi elettori.

È evidente la grande importanza che assumeranno le scelte dei rimanenti sei stati incerti, ovvero Arizona, Florida, New Hampshire, North Carolina, Nevada e Nebraska. Con i numeri attuali e con 66 grandi elettori ancora in bilico, alla Clinton basterebbe vincere anche solo su due di questi stati, mentre Trump deve sperare di vincere in tutti. L’Arizona è uno stato storicamente repubblicano (l’unica vittoria recente dei democratici fu proprio quella di Bill Clinton) e Trump appare in vantaggio; un discorso simile si può fare per il Nevada, anche se il duello è più acceso (Las Vegas super liberale, il resto del territorio pià democratico); nel New Hampshire il vantaggio di cui godeva la Clinton si è molto assottigliato negli ultimi giorni, scendendo ad un solo punto percentuale; in North Carolina si prospetta una lotta all’ultimo voto, con la Clinton che sembra avanti per una manciata di preferenze; la Florida (che assegna ben 29 elettori) è lo stato cruciale: in controtendenza rispetto agli altri territori, il vantaggio di Hillary Clinton da queste parti sembra aumentare e potrebbe rivelarsi decisivo.

Info sull'Autore

Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

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