Quorum Referendum Costituzionale Confermativo 2016: regolamento, numero votanti e percentuale per voto valido

Pubblicato il 7 Nov 2016 - 10:17am di Ubaldo Cricchi

Anche se ormai da diversi mesi si parla del Referendum Costituzionale che si terrà a breve, molti italiani non hanno ancora chiaro il meccanismo di questa consultazione: proviamo a fare un po’ di chiarezza dando uno sguardo al regolamento e vediamo se è necessario raggiungere un quorum, ovvero un determinato numero di voti o una percentuale di votanti necessario affinché l’esito del referendum confermativo venga considerato valido.

Serve un numero preciso di votanti? Il quorum del Referendum Costituzionale Confermativo

La prima cosa da fare è spiegare il significato delle parole che vengono usate; partiamo da “referendum”: si tratta di un appello al corpo elettorale affinché di pronunci su determinate questioni. In questo caso il popolo è chiamato ad esprimere il suo parere sulla riforma costituzionale già approvata dal Parlamento durante lo scorso mese di aprile. Il quorum, come accennato prima, è il numero di elettori o partecipanti alla consultazione che è necessario affinché l’esito di una votazione sia valido; quello del 4 dicembre 2016 sarà un Referendum Costituzionale, ovvero uno strumento tramite il quale i cittadini potranno confermare o respingere una legge costituzionale approvata con una maggioranza inferiore ai 2/3 di ciascuna camera del Parlamento: per questo motivo questa consultazione viene anche definita confermativa o sospensiva.

Qualche mese fa parlammo tanto del cosiddetto Referendum Trivelle a cui andò a votare solo il 31,2% degli aventi diritto al voto: non venne raggiunto il quorum del 50%+1, quindi nonostante la netta vittoria del Sì (che sfiorò l’86%) l’esito non venne ritenuto valido. Ma si trattava di un referendum abrogativo, ovvero uno strumento tramite il quale viene chiesto ai cittadini se abrogare (del tutto o solo parzialmente) una legge ordinaria o un altro atto avente valore di legge (quindi decreti legge e decreti legislativi). Si tratta quindi di una cosa diversa dal Referendum Costituzionale, per il quale non è previsto un quorum: in altre parole, l’esito del voto del 4 dicembre 2016 sarà valido a prescindere dal numero o dei votanti.

Contenuto della riforma, quesito e regolamento del referendum

Il regolamento del Referendum Costituzionale è abbastanza semplice: abbiamo visto che non serve che venga raggiunta una percentuale di votanti per far sì che l’esito della consultazione venga ritenuto valido, ma ora andiamo a chiarire altri aspetti. Innanzi tutto bisogna aver chiaro su cosa si vota: il contenuto della riforma è già stato approfondito, ma qui ci limitiamo ad elencarne solo i punti principali, ovvero:

  • Superamento del bicameralismo perfetto;
  • La nascita del nuovo Senato dei 100 (con composizione e poteri diversi da quello attuale);
  • L’introduzione di nuovi procedimenti legislativi;
  • Limiti ai decreti legge (strumento di cui spesso i Governi hanno abusato), ma creazione di una corsia preferenziale per i ddl governativi;
  • Ridefinizione delle competenze e dei rapporti tra Stato e Regioni;
  • Abbassamento del quorum per i referendum abrogativi che hanno raccolto almeno 800.000 firme, innalzamento delle firme necessarie per la presentazione di una legge di iniziativa popolare (da 50.000 a 150.000), introduzione del referendum propositivi;
  • Nuove modalità di elezione del Presidente della Repubblica e dei giudici della consulta;
  • Abolizione delle Province e del CNEL.

Domenica 4 dicembre 2016 gli italiani potranno recarsi dalle 7:00 alle 23:00 nei soliti seggi elettorali per esprimere con un solo voto (Sì o No) la loro opinione sulla riforma. Il seggio dove andare a votare è indicato sulla tessera elettorale di ciascun cittadino. Sulla scheda chi si recherà alle urne troverà questo quesito:

Approvate il testo della legge costituzionale concernente “disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?

Immediatamente sotto questo testo saranno presenti due grandi caselle: chi è favorevole alla riforma e vuole confermarne l’approvazione deve tracciare un segno X sul , mentre gli oppositori della riforma devono barrare la casella con la scritta No. Molti cittadini si sono lamentati della difficoltà di esprimere con un unico voto un giudizio su una riforma che va a toccare tantissimi temi, ma anche se se n’era parlato per qualche giorno, l’ipotesi di uno spacchettamento non è considerata. Si tratta di un appuntamento politico molto importante a cui gli italiani dovrebbero presentarsi ben informati: sulle pagine di questo sito sono presenti anche degli articoli che spiegano i motivi per cui si dovrebbe votare Sì o No al Referendum Costituzionale.

Info sull'Autore

Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

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