Dieta del limone: controindicazioni, rischi ed effetti collaterali

Pubblicato il 3 Mar 2017 - 11:00am di Pietro Paolucci

A fronte delle molteplici guide per dimagrire e dei regimi dietetici vari per perdere peso con l’ausilio del limone, nell’articolo che qui introduciamo, vogliamo affrontare l’aspetto in una maniera differente dal consueto. Detto altrimenti, nei paragrafi che seguono ci prenderemo qualche minuto per poter trattare in dettaglio i rischi, gli effetti collaterali e le controindicazioni varie che concernono la tanto decantata dieta al limone.

Controindicazioni ed effetti collaterali lievi della dieta al limone

In prima istanza: cosa si intende per dieta al limone? Ebbene, la definizione, tutto sommato non sta a racchiudere un aspetto preciso e delimitato, bensì vuole sottintendere a tutte quelle tipologie di regimi dietetici che vanno a prevedere l’utilizzo sostanziale o marginale del nostro agrume. Fondamentalmente, le situazioni per le quali viene consigliato il limone sono due: il dimagrimento vero e proprio (fra cui la nota ‘Lemonade Detox Diet’, o la disintossicazione e purificazione dell’organismo.

Lasciando a un’eventuale trattazione futura tali argomenti, passiamo allora a indicare quali sono le controindicazioni e i rischi che si possono incontrare nel caso in cui si volesse adottare e seguire una dieta al limone. Con ciò, chiariamo anzitutto che gli esperti concordano nell’indicare che il nostro agrume, se ingerito in quantità moderate, non presenta affatto particolari controindicazioni e rischi.

Non per questo bisognerà prestare attenzione su alcuni dei seguenti punti. Fra le più note minacce si menziona l’effetto che il limone provoca sullo smalto dentale, a rischio di compromissione nel caso in cui se ne facesse un uso quotidiano senza poi lavarsi i denti prontamente. In molti, per risolvere in parte tale rischio, consigliano di ingerirlo con l’ausilio di una cannuccia.

Fra i maggiori imputati contro le diete al limone o contro la fruizione per la disintossicazione dell’organismo, si menziona spesso la capacità di causare acidità gastrica e irritare lo stomaco. Per quanto ciò sia spesso ripetuto da persone comuni è bene confutare tale affermazione ribadendo soltanto che, il succo di limone, con la metabolizzazione trasforma gli acidi contenuti in carbonati alcalini, situazione che risulta viceversa benefica contro acidità gastriche e problemi di questo genere.

Limone: rischi per situazioni particolari

Detto ciò, le controindicazioni, teoricamente, finirebbero con la frase anzi terminata nel precedente paragrafo. Tuttavia, c’è da considerare che, come ogni sostanza che il nostro organismo assimila, per alcuni soggetti che lamentano alcuni tipi di patologie, questa andrà invero a causare problemi.

Ad esempio, chi soffre di ulcere gastriche, dispepsie, reflusso gastroesofageo, infiammazioni gengivali, piorrea o consimili, dovrà prestare particolare attenzione e, sebbene gli esperti ne escludano effetti collaterali tangibili, ascoltare il parere di un medico risulta pur sempre la scelta migliore.

La questione si complica maggiormente qualora individui con insufficienze epatiche gravi, gastrite, iperacidità gastrica cronica, rachitismo o grave astenia intendessero assumere il limone periodicamente. I rischi che possono incorrere tali soggetti risiedono nella difficoltà di trasformare l’acido citrico nel corso della digestione e causare effetti collaterali più o meno gravi a seconda delle problematicità della persona.

A ogni modo, il consueto consiglio che ci permettiamo di indicarvi in ultima istanza è quello di ponderare bene la questione, informarsi molto e, semmai, consultare il proprio medico di fiducia.

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