Requisiti per donare il sangue: regole e controindicazioni

Pubblicato il 14 Giu 2017 - 9:53am di Livia Larussa

Donare il sangue è una virtuosa abitudine che tutti dovremmo avere. Tuttavia, e non è inutile dirlo, essendo una pratica delicata, esistono delle regole da seguire per farlo nel modo giusto. È dunque il caso di essere ben informati circa le controindicazioni e le modalità da seguire, prima di decidersi ad offrire il proprio contributo. Soprattutto in questo periodo dell’anno, moltissimi sono gli appelli dei medici per indurci a donare il sangue: questo perché l’estate è un periodo particolarmente critico in tal senso.

In primis perché la popolazione tende ad aumentare per via della naturale crescita del flusso di turisti che raggiungono la nostra splendida nazione. Ma non è da sottovalutare un secondo elemento: le tante attività caratteristiche dell’estate, stagione all’insegna del divertimento più sfrenato, statisticamente conducono, purtroppo, ad un incremento degli incidenti. Sembra, dunque, non esista periodo dell’anno migliore di questo per donare: prepariamoci a farlo al meglio con le semplici indicazioni che seguono.

La scarsa informazione e talvolta la paura degli aghi, possono indurre a rinunciare a donare il sangue anche coloro che invece sarebbero astrattamente intenzionati ad offrire il proprio sostegno al prossimo. Di fatto, è bene essere consapevoli della – forse scomoda – verità che donare il sangue, oltre ad essere estremamente semplice, è anche sicuro. Non solo il personale incaricato di eseguire i prelievi è sempre altamente qualificato, in più gli strumenti che vengono utilizzati durante il prelievo vengono precedentemente sterilizzati e sono sempre usa e getta. Non resta che ammettere dunque che la paura che l’idea di subire un prelievo di sangue potrebbe incutere in alcuni di noi è del tutto irrazionale. Legata ad una suggestione autoindotta e nient’affatto fondata, detto in altri termini: non ci sono rischi per i donatori.

I requisiti richiesti per le donazioni di sangue

I soggetti interessati a compiere una donazione di sangue, per essere legittimati a farlo, devono essere in possesso di pochi requisiti imprescindibili, ai sensi della normativa italiana in materia. Intanto: chiunque doni il proprio sangue deve senz’altro trovarsi in stato di buona salute, il che garantisce che il sangue sia utilizzabile: nessuna patologia infettiva trasmissibile, alterazione a carico di fegato e cuore, patologia cronica sono da considerarsi compatibili con la donazione.

È poi richiesto il requisito dell’età: per poter donare devono essere stati raggiunti i diciott’anni, la scelta di donare il sangue deve essere libera e consapevole; mentre, dopo i sessant’anni è richiesto il consenso del medico prima di procedere al prelievo. Il peso corporeo dei donatori deve superare i 50 chili, la pressione arteriosa massima deve rientrare tra i 110 e i 180 mmhg; mentre la minima deve rientrare tra i 50 ed i 100 mmhg. Infine, il polso arterioso ritmico deve trovarsi tra i 50 ed i 100 battiti al minuto.

A tutta una serie di categorie di soggetti è poi fatto divieto di donare in ogni caso. Si tratta coloro che hanno contratto, nell’arco della propria vita, l’epatite B o C; coloro che fanno uso abituale di sostanze stupefacenti; chi soffra di patologie cardiovascolari gravi; coloro che fanno abuso di alcool. Tutti questi soggetti anche se in possesso dei requisiti su riportati, non posso donare: questo per mantenere alti gli standard qualitativi di sangue da utilizzare sui pazienti che ne necessitano.

Donare il sangue: controindicazioni

Una volta appurato di essere parte della categoria dei potenziali donatori essendo in possesso di tutti i requisiti necessari, nulla più ci impedisce di recarci presso i centri aditi a tal fine e fare la nostra buona azione; nulla, o quasi. Esistono delle fasi della vita di ognuno di noi in cui donare sangue è caldamente sconsigliato. Si tratta di periodi temporanei e legati a circostanze che in qualche modo potrebbero penalizzare la sicurezza nonché la buona riuscita della donazione. Le donne in stato interessante o in periodo di allattamento – e comunque per almeno un anno dopo il parto –, ad esempio, devono astenersi dal donare il sangue: questo perché può essere pericoloso per la donatrice stessa.

Ancora, chiunque assuma regolarmente farmaci o sia spesso sottoposto a interventi chirurgici, per la stessa ragione è bene che si astenga dal donare. L’organismo, indebolito dai trattamenti subiti, non deve subire prelievi di sangue che non siano strettamente necessari. Infine, non posso donare coloro che hanno fatto di recente ritorno da un viaggio in terre tropicali. Il periodo di astinenza dalla donazione, in questo caso, varia in base alle aree geografiche visitate e al rischio di malattie infettive eventualmente contratte.

In ogni caso, quando ci si reca a donare per la prima volta è sempre richiesto di rispondere ad un questionario che renderà i medici edotti dello stato di salute dell’aspirante donatore e consentirà loro di valutare consapevolmente l’opportunità e la sicurezza della donazione da parte di ogni singolo soggetto. Ricordiamoci che donare il sangue non è un mero gesto simbolico, ma una pratica che può salvare la vita a moltissima gente. Cerchiamo perciò di compiere quello che per noi non altro che un piccolo sacrificio e che, per qualcun altro, potrebbe significare tutto.

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