Secondo la Corte dei Conti, le tasse comunali negli ultimi tre anni sono aumentate del 22%: nella relazione sulla finanza locale viene evidenziato il fatto che la pressione fiscale dei Comuni è passata dai 505 euro pro capite del 2011 ai 618 euro dello scorso anno. I magistrati contabili hanno anche evidenziato che nelle città con più di 250.000 abitanti i tributi comunali toccano il record con una media pro capite di oltre 880 euro.
Tasse comunali: aumenti maggiori in grandi città e piccoli paesi
L’andamento delle tasse comunali è strettamente legato al deterioramento del quadro economico e ai vari provvedimenti di risanamento della finanza pubblica. A subire di più gli aumenti dei tributi locali sono, come detto, gli abitanti delle grandi città, ma anche chi vive nei Comuni più piccoli (al di sotto dei duemila abitanti) è stato danneggiato.
Le città che superano i 250.000 abitanti sono solo 12, ma raccolgono quasi un quarto dell’intera popolazione italiana, costretta a sborsare 881,94 euro per le tasse comunali. La cifra scende a quasi 650 euro nei Comuni con 60.000/249.000 abitanti. Gli abitanti dei paesi con meno di 2.000 abitanti spendono 628 euro a testa, ma sono penalizzati da una minore capacità fiscale.
Tasse comunali più basse invece nei centri che hanno tra i 5.000 e i 10.000 abitanti, che sborsano 511,76 euro. La Corte dei Conti ha rilevato che il 2012 e il 2014 sono stati particolarmente pesanti per le tasche dei cittadini, soprattutto nelle Isole, dove l’anno scorso i tributi locali hanno si sono praticamente raddoppiati rispetto al 2011, con un incremento del 93,62%.
Corte dei Conti: il peso dei tributi è ai limiti della compatibilità con le capacità fiscali
E proprio le Isole, insieme all’area meridionale del Paese, hanno dovuto subire in questo periodo delle importanti riduzioni dei trasferimenti. Tra il 2010 e il 2014, si legge nella relazione sulla finanza locale, i Comuni hanno subito tagli per 8 miliardi di euro: per mantenere un equilibrio, la soluzione scelta è stata quella di aumentare le tasse comunali, portando il peso dei tributi ai limiti della compatibilità con le capacità fiscali locali.