Frattura Femore Anziani: tempo di recupero, sintomi, conseguenze e possibili complicazioni

Pubblicato il 29 Mag 2018 - 6:40pm di Sara Fiori

Oggi insieme andremo a parlare del femore e di quello che succede a questa parte del nostro corpo nel momento in cui vi è una frattura.

Frattura Femore: perché negli anziani è più diffusa?

Probabilmente sarà capitato a molti di voi di aver sentito che qualche persona anziana di vostra conoscenza si è fratturata il femore, l’osso più voluminoso di tutto il corpo umano. Certamente non è una cosa che avviene solo negli anziani, ma questi ultimi, con l’avanzare dell’età, sono più soggetti alla frattura del femore rispetto a chi ha un corpo più giovane e attivo.

La frattura del femore è una frattura molto comune fra le persone anziane in quanto è molto correlata all’osteoporosi che è frequente nell’anziano e soprattutto nella donna anziana dopo la menopausa. La frattura del femore infatti è una frattura tipica delle donne anziane. L’osteoporosi si presenta nel momento in cui si riduce la componente minerale dell’osso e quindi quest’ultimo è più incline a fratturi e a sgretolamenti, poiché perde di consistenza. Compreso ciò sarà dunque semplice capire che anche nel momento in cui vi è una caduta che all’apparenza potrebbe sembrare innocua, in realtà c’è molta probabilità che ci possa essere una frattura del femore.

Nell’anziano con l’osteoporosi non è necessario che ci sia un trauma importante per provocare una frattura, perché l’osteoporosi che rende l’osso molto più fragile fa in modo che una persona anziana possa romperlo per questioni molto più blande. Gli anziani hanno anche le difese immunitarie molto più basse rispetto a chi è più giovane di loro e per questo motivo loro rischiano molto di più le infezioni ospedaliere rispetto ad altre persone.

Quando una persona anziana si frattura il femore tendenzialmente ci sono due possibilità di procedere in base alla situazione ed alla sua gravità. Il medico che avrà visitato la persona e visionato la frattura saprà certamente se quello che ha davanti è un caso da operare oppure è una situazione che può essere ripristinata senza che la persona in questione debba necessariamente sottoporsi ad un intervento chirurgico.

Andiamo ora a vedere insieme quelle che possono essere alcune delle complicazioni che possono avvenire durante un intervento chirurgico per la frattura del femore.

Conseguenze e possibili complicazioni per gli anziani dopo la frattura del femore

La cosa che è necessario ribadire è il fatto che noi oggi ci stiamo occupando della frattura del femore nelle persone anziane. Come abbiamo già anticipato quindi è importante tenere conto di tante altre problematiche che una persona anziana può avere in più rispetto ad una giovane e che quindi potrebbero andare ad avere delle influenze anche in quelle che sono le dinamiche di un’operazione chirurgica.

Ad esempio infatti durante l’intervento chirurgico possono esserci delle complicazioni come delle emorragie, poiché potrebbe accadere che la persona in questione in quanto anziana potrebbe prendere degli anticoagulanti. Un altro caso di complicazione che potrebbe emergere in conseguenza al fatto che la persona che si trova sul tavolo operatorio sia anziana, è quello legato al cuore. Quest’ultimo infatti, se il soggetto in questione ha già problemi cardiologici, potrebbe cedere. Questi sono solamente alcuni casi ipotetici di quelle che sono delle complicazioni che possono avvenire durante un’operazione chirurgica. Ci si augura ovviamente che possa andare sempre tutto per il meglio.

Le complicazioni più frequenti invece per quanto riguarda questo tipo di problematica nelle persone anziane sono legate principalmente al post-operatorio ed al recupero.

Il post operatorio della frattura del femore a priori è lungo, in quanto chi si rompe il femore deve stare fermo immobile. Questa situazione di immobilità è chiaramente una situazione un po’ differente rispetto a quando ci si rompe ad esempio un osso del braccio. In quest’ultimo caso infatti, per quanto l’osso possa essere bloccato, consente al resto del corpo di fare i suoi movimenti. Per una persona anziana stare ferma ed immobile è una situazione che potrebbe risultare problematica. Per quanto riguarda la riabilitazione una persona più è giovane e più attiva si riprende prima. Se la persona giovane riesce a riprendersi prima, la persona anziana ci metterà almeno tre mesi a riprendersi. Ovviamente poi le tempistiche di ripresa sono soggettive e variano di persona in persona, dunque ogni singolo caso può essere differente rispetto agli altri.

Una delle principali complicazioni in cui vi è la possibilità di imbattersi in conseguenza alla frattura del femore in una persona anziana è la trombosi venosa profonda. La trombosi venosa profonda avviene quando nelle vene profonde delle gambe si forma un trombo che impedisce il corretto flusso del sangue. Da questo trombo, con il trascorrere del tempo, si possono sgretolare dei pezzetti, i quali essendo piccoli piccoli viaggiano in tutto il torrente circolatorio e possono arrivare al polmone, si incuneano nelle piccole arterie polmonari ed ostruiscono i vasi. Ciò potrebbe poi portare anche alla morte.

Una seconda complicanza principale della frattura del femore è che dal momento che è previsto un lungo allettamento possono venire alla persona in questione delle infezioni. Le infezioni in ospedale si chiamano infezioni nosocomiali. Ad esempio possono esserci delle infezioni legate all’utilizzo del catetere, oppure quelle da respiratore. Anche la cistite e la polmonite sono delle infezioni che possono presentarsi in questi casi e sono chiaramente da tenere sotto controllo in quanto possono avere delle conseguenze molto negative e gravi.

Frattura Femore Anziani: sintomi e tempi di recupero

Uno dei sintomi che si può avvertire quando si pensa di avere una frattura del femore è chiaramente il dolore che si può provare subito, proprio nel momento esatto in cui avviene la caduta o il movimento brusco che fa in modo che il femore si fratturi. Altri sintomi possono essere legati al fatto che non si riesca a muovere in maniera corretta la zona presa ora in considerazione ed il fatto che possano esserci dei dolori quando si sta in piedi e che quindi non si riesca a starci del tutto. Un altro sintomo della frattura al femore può essere legato al gonfiore che si può venire a creare proprio nella zona femorale.

Dunque non bisogna sottovalutare mai i segnali che il nostro corpo ci manda, perché tramite il dolore o anche tramite dei piccoli fastidi, ci comunica sempre che cosa c’è che non va come dovrebbe andare. Appena percepiamo grazie al nostro corpo, che c’è qualcosa che non va, ma non riusciamo a comprendere che cosa sia, la cosa migliore da fare è rivolgersi nella maniera più repentina possibile al proprio medico curante. Se invece stiamo parlando di una situazione in cui il dolore è davvero atroce ed insopportabile ed in cui non ci si riesce quasi a muovere per quanto si sta male, la cosa migliore da fare è probabilmente farsi accompagnare da qualcuno al pronto soccorso dell’ospedale più vicino, oppure se non c’è nessuno che ci può accompagnare o comunque se la situazione sembra essere davvero grave, potrebbe essere meglio fare una telefonata e far arrivare prontamente un’ambulanza. Chiaramente ogni persona ha una soglia del dolore differente rispetto a tutti gli altri, ma è sempre bene non sottovalutare mai anche i piccoli dolori, perché anche quelli sono segnali importanti che il nostro corpo sta tentando di mandarci.

Per quanto concerne i tempi di recupero possiamo vedere che anche in questo caso la situazione è molto soggettiva e il tempo di ripresa può essere differente andando a vedere i casi in maniera singola. Ovviamente ognuno poi potrà gestire il proprio recupero in maniera singola, sempre accompagnato dalla guida del proprio medico di fiducia che saprà certamente guidare il proprio paziente e consigliargli la via migliore per il proprio caso e la propria guarigione. Il problema delle riprese che possono esserci conseguentemente alla frattura del femore in una persona anziana, è il fatto che se questa persona deve stare a letto per un po’ di tempo per riabilitarsi ciò potrebbe comportare invece degli altri tipi di conseguenze negative. Lo stare troppo fermo a letto sappiamo non essere ottimale e come abbiamo già visto in precedenza potrebbe avere delle conseguenze molto negative sulla persona in questione.

Oggi abbiamo parlato a grandi linee di quella che è la frattura del femore per una persona anziana e del perché quest’ultima è così frequente fra le persone che hanno superato una certa età rispetto alle persone che sono più giovani. Ci siamo occupati dei tempi di ripresa e di alcune delle varie conseguenze che avere una frattura al femore può comportare. Abbiamo proposto alcuni esempi ed abbiamo tentato di essere il più esaustivi possibili. Ovviamente per qualunque approfondimento la cosa migliore da fare in casi come questo è rivolgersi ad un medico che sappia rispondere nella maniera migliore e più dettagliata possibile a tutti quelli che possono essere i quesiti in merito ad una questione così tanto chiacchierata come quella della frattura del femore. Speriamo sempre che tutti coloro che si trovano in questa situazione possano uscirne nella maniera più serena e migliore possibile e possano riprendersi e tornare a fare la vita di tutti i giorni senza essere costretti a restare a letto per tempi troppo lunghi, come abbiamo visto purtroppo accade molte e molte volte.

Info sull'Autore

Lascia Una Risposta